Volevo riportare una considerazione che credo interessi tutto il Sud Italia e non soltanto la Puglia, anche se ovviamente la sensibilità del dato che riporto è maggiore per la mia regione e soprattutto il Salento. Ma a 850 hPa quest'inverno non si è fatto di meglio da nessuna parte, forse solo in Campania è giunta una -4° (che sono comunque briciole):

Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
In quota l'isolamento rispetto a qualsiasi precedente storico è ancor più completo a 850 hPa: per tutto l'inverno, non si è rilevato ALCUN VALORE INFERIORE AI -3°. E', senza ombra di dubbio, record assoluto dell'intera serie dei radiosondaggi fin dal remoto 1954, mai era accaduto che un inverno, per quanto pessimo (il 2013/14 ad es., che eppure scese anche solo una volta fino a -4°, persino lo scorso inverno ci era riuscito!), non rilevasse nemmeno una volta una T850 inferiore ai -3°.
Questo dato vergognoso condensa in sè tutto lo scempio di una stagione che non è mai entrata nel vivo, e la cosa grave è che già l'anno scorso l'inverno, sul valore minimo a 850 hPa, era stato il secondo peggiore della storia o sul livello del peggiore (il 2013/14), dove il riferimento del peggiore esclude il 2024/25.
Sono dunque DUE ANNI che si continua a versare in uno stato di totale assenza di ondate di freddo moderate, un digiuno così prolungato da essere snervante e senza dubbio privo di precedenti. Ritengo che da un lato questo digiuno sia una sorta di contrappasso per i tre inverni precedenti che, in fatto proprio di valore minimo a 850 hPa, aveva registrato sempre picchi inferiori ai -10°, e non capitava dagli anni 60; dall'altro lato non si può semplicemente applicare una logica umana di "vendetta" o di "giustizia" ad un ente inanimato come il clima, per quanto la regressione alla media della statistica funga da "giustizia" naturale e consenta di giustificare la considerazione fatta da pocanzi.
In ogni caso, resta la preoccupazione che questo dato porta con sè, poichè due sono le possibili interpretazioni:

  • si è di fronte ad un mero scherzo del destino, una fluttuazione stocastica che in qualche maniera cerca di riportare alla media, con un eccesso opposto, le tre invernate consecutive precedenti che sono state eccezionali persino per il passato e che lo sono ancor di più in quest'epoca
  • si è davanti al primo segnale di un cambiamento tragico dell'inverno del Sud Italia, finora piuttosto resiliente almeno in termini di episodi intensi (la cui frequenza non è mai diminuita o solo leggermente, anche dopo l'aumento significativo delle medie e il generale deterioramento della stagione invernale occorso dopo il 2013), un cambiamento per il quale in effetti potremmo essere in anticipo netto sulle tempistiche che si erano avute fino a questo momento, nel qual caso si apre lo spettro di invernate anonime e insulse nelle quali saranno assenti persino brevi episodi sufficientemente intensi (quelli che danno "senso", o "sapore", all'inverno, anche il più sciapo) e che diverranno relativamente comuni già nel medio termine

La risposta, come sempre, non la si può avere già a portata di mano. Personalmente sarei teso a considerare più attendibile la prima delle due possibilità, sarà tuttavia soltanto il corso del tempo a dirci se sia solo il caso o se dietro ci sia l'ennesimo scalino del GW a livello locale.