Allarme acqua in Puglia e Basilicata

[marvi1]

Ricordiamo che la metà dell'acqua che passa nelle tubature si perde lungo il percorso

questo lo diamo per scontato. ma gli acquedotti sono datati e quindi tutto cio è inevitabile.

[Andrea Manzo]

Niente di particolare a dir la verità ci furono annate molto peggiori siamo noi che non sappiamo gestire la situazione idrica o ad avere i paraocchi
Solo nel salento /spece ionico/ invece siam messi abbastanza male con accumuli annui ancora inferiori ai 200mm.Anche la costa barese pensandoci bene
Potremmo chiudere l'anno con un deficit del 30%-50%

[ataru]

Niente di particolare a dir la verità ci furono annate molto peggiori siamo noi che non sappiamo gestire la situazione idrica o ad avere i paraocchi
Solo nel salento /spece ionico/ invece siam messi abbastanza male con accumuli annui ancora inferiori ai 200mm.Anche la costa barese pensandoci bene
Potremmo chiudere l'anno con un deficit del 30%-50%

Sono perfettamente d'accordoCerto in alcune zone non siamo messi bene ma come dici tu ci furono annate mooolto peggiori

[franko]

Niente di particolare a dir la verità ci furono annate molto peggiori siamo noi che non sappiamo gestire la situazione idrica o ad avere i paraocchi
Solo nel salento /spece ionico/ invece siam messi abbastanza male con accumuli annui ancora inferiori ai 200mm.Anche la costa barese pensandoci bene
Potremmo chiudere l'anno con un deficit del 30%-50%

verissimo Andrea, ci sono state annate peggiori. ma facciamo attenzione a guardare oltre gli accumuli pluviometrici, negli ultimissimi anni i consumi hanno raggiunto livelli inimagginabili anche solo 10 anni fa. il consumismo, dopo aver toccato il fondo, ha deciso di scavarlo ulteriormente, ragion per cui ritengo che un deficit del 50%, oggi vale tanto, troppo di più rispetto a ieri
p.s. però purtroppo hai ragione, poteva andare molto peggio! immaginaiamo se il resto del SE avesse avuto una situazione analoga alla nostra

[sirlight]

il discorso di stefano e masinga è giustissimo; inoltre tutto ciò fà molto pensare a quanto previsto dalle proiezioni modellistiche relative al riscaldamento globale circa le nostre zone meridionali, ovvero una rapida evoluzione verso la desertificazione: questa non può che non partire dalla diminuzione degli accumuli e dalla modifica del tipo di perturbazione "standard" a cui siamo abituati (e che dobbiamo purtroppo dimenticare...)