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  1. #71
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Inverno 1951..... Sessantesimo anniversario "dell'inferno bianco" sulle Alpi.....

    Citazione Originariamente Scritto da meteo_vda_82 Visualizza Messaggio
    Per la VdA orientale tra i piu nevosi mettiamoci anche il 2008/2009!
    alla diga di Cignana ( 2100 mt,Alta Valtournenche, VdA orientale) il 50/51 fu l'inverno più nevoso del secolo (serie di dati a partire dal 1917).
    il mitico 2008/2009 si è avvicinato a tale accumulo senza però oltrepassarlo (neve fresca stagionale 840cm)
    al Lago Goillet (2530mt, Alta Valtournenche) il 2008-2009 ha battuto di poco il 1950/1951 con 1258cm di neve fresca stagionale!

    anche al Lago Gabiet (2380mt, Alta Valle di Gressoney, VdA orientale) il 2008-2009 straccia tutti con 1323cm di accumulo stagionale (il record precedente era di 1219cm nel 1935-1936)
    qui il 50-51 fu un po meno nevoso malgrado i non trascurabili 900cm (la media annua del Gabiet è di 631cm)

    [...]
    Ciao!
    Mi sa che non si possono confrontare i dati riportati dall'Atlante climatico della VDA (che poi son gli stessi degli Annali APAT) con quelli del rendiconto nivometeorologico. Se non sbaglio la neve fresca per l'inverno 08/09 è stata misurata su tavoletta mentre i dati riportati sull'Atlante climatico sono stati rilevati con un'altro metodo. A pag. 238 dell'Atlante c'è un'ottima tabellina che spiega bene.

    Ecco qua: a pag. 256 di questo documento c'è una tabella con la neve fresca misurata con il metodo degli Annali APAT e dell'Atlante alla stazione del L. Goillet dall'anno idrologico 1971 al 2009. Per il 2008/09 vengono riportati 930 cm, cioè circa il 35% in meno dei 1258 cm misurati con la tavoletta, più o meno la stessa percentuale di cui parlavo qualche post fa. Alla fine il 08/09 scivola al 4° posto dopo il '51, il '77 e il '78.

  2. #72
    Burrasca forte L'avatar di meteo_vda_82
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    Predefinito Re: Inverno 1951..... Sessantesimo anniversario "dell'inferno bianco" sulle Alpi.....

    Dimenticavo, tra gli anni più nevosi, per la VdA (sia montagna che fondovalle), è doveroso aggiungere il 1977/1978
    In quella stagione si misurano quasi 3metri di neve fresca ad Aosta/St-Christophe (550mt) con ben 283cm, 306cm ad Aymavilles (700mt), 7-8km ad ovest di Aosta, 415cm a St-Oyen (1300mt), 630cm a Rhemes-Notre Dame (1730mt).
    Per il fondovalle fu l'inverno più nevoso del secolo dopo il 1916-17 (292cm ad Aosta), in montagna fu uno dei piu nevosi. (a Rhemes il record è di 778cm nel 1917-1918)

  3. #73
    Vento fresco L'avatar di lukeud
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    Predefinito Re: Inverno 1951..... Sessantesimo anniversario "dell'inferno bianco" sulle Alpi.....

    Citazione Originariamente Scritto da est Visualizza Messaggio
    Non posso non partecipare a questa discussione!

    Riporto qualche dato dall'estremo nord est della penisola.

    Ecco i totali mensili per due stazione del FVG rappresentative delle Alpi e Prealpi Giulie e delle Alpi Carniche:
    Codice:
                     N  -  D  -  G  -  F  -  M  -  A 
    Coritis:        575 - 380 - 540 - 960 - 555 - 325 tot. 3335 mm
    Sauris di Sotto:178 - 241 - 253 - 510 - 183 - 130 tot. 1495 mm
    Coritis si trova ai piedi del monte Canin (quello dei 6 metri di spessore max a marzo 2009), la media per il periodo novembre-aprile è di 1299 mm, siamo quindi a ben +157% di precipitazione per il periodo. Il valore che colpisce di più però è febbraio, con ben 960 mm contro una media di soli 121 mm (quindi ben il 693% in più!!!). Considerato che sopra i 2000 metri fu all' 80% neve, fate un po' voi le dovute proporzioni.
    Sauris ha una media novembre-aprile di 649 mm, anche in questo caso febbraio vide quasi il 400% in più di precipitazioni.
    Altro dato ancora più estremo è quello del piccolo paese di Frasseneit nelle Prealpi Carniche. In tutto il mese di febbraio totalizzò ben 1059.1 mm con un picco di 405.1 mm in 24h il giorno 13, quel giorno al vicino Passo della Mauria (1298 m) la Tmax fu di 0°C, i dati si commentano da soli

    Ecco alcuni valori di neve fresca cumulata in tutta quella stagione invernale:

    Codice:
    Lago Cavia 2100 m -     1688 cm
    Falcade 1150 m -        1150 cm
    Arabba 1630 m -         900 cm
    Cortina 1250 m -        740 cm
    Cave del Predil 901 m - 1017 cm
    Esistono poi numerose testimonianze che riportano quasi 8 metri a Tarvisio, 11 metri a Sappada e Sauris, 14 metri in Cadore e 20 metri al Tonale.

    Gli spessori al suolo superarono i 3 metri in molti centri abitati mentre sopra i 1800 metri si viaggiava oltre i 6 metri

    Codice:
    P.so Tonale 1850 m -        865 cm
    P.so Rolle 1984 m -         595 cm
    Monte Grappa 1690 m -       678 cm
    Kredarica (SLO) 2510 m -    1000 cm stimati
    Villacher Alpe (A) 2140 m - 710 cm
    Tanto per fare due confronti basti sapere che nel 2008/09 al Tonale non si superarono i 250 cm come spessore max e così anche alla Villacher Alpe.



    ALPI GIULIE

    Agli anni di siccita, che ininterrottamente si sono succeduti in quest'ultimo
    periodo di tempo e che tentavano di estinguere per sempre i
    piccoli ghiacciai delle Giulie, e subentrata un'annata eccezionale per
    I'abbondanza della pioggia e della neve caduta, per la insistente nebulosita
    del cielo e per Ie temperature medie estive mantenutesi a valori
    piuttosto bassi. Queste particolari condizioni meteorologiche ebbero di
    necessita la loro ripercussione nella regione, con I'efletto che nei versanti·
    settentrionali delle montagne i canaloni portavano ancora neve fino a
    quote basse gia ad autunno avanzato. Ed i ghiacciai del Canin e del Montasio,
    nello scorso settembre, erano ancora COS1 ricoperti da ingenti masse
    di neve, defluente attraverso i canaloni fino nei ripiani e nelle conehe
    sottostanti, che non fu possibile eflettuare alcuna misura, ne conoscere
    ad un di presso I'eventuale posizione delle fronti .
    . Un'annata COS1 eccezionale merita, seppure brevemente e quale premessa
    di questa nota, un cenno illustrativo.
    I dati relativi alle precipitazioni, alle temperature, alla nebulosita
    del cielo, i tre fattori meteorologici che voglio qui prendere in considerazione,
    provengono tutti dal locale Osservatorio che fondai nel 1947
    con 1'aiuto della Sezione Meteorologica del Magistrato alle Acque e del
    dott. ing. GIOVANNI NOGARA, Direttore Generale della « Raibl » Societa
    Mineraria del Predil. Detto Osservatorio si trova a m. 900 s.m. , nel cuore
    di una regione che per instabilita di clima e per abbondanza di precipitazioni,
    a parita di quota, non trova riscontro con alcun 'aItra localita del1'
    intera catena delle Alpi. La sua posizione poi, qualche chilometro a nord
    della maggior catena delle Giulie (Mangart, Cima del Lago, M. Rombon,
    M. Canin) baluardo naturale ai venti sciroccali caldo-umidi provenienti
    dall'Adriatico etale che, pur non essendo a quota eccessivamente elevata,
    gode di un insieme di condizioni meteorologiche che rispecchiano molto
    bene il clima medio regionale.
    Nel quadro climatico che presento nella figura 1 sono riassunte: Ie
    medie mens ili delle precipitazioni, ricavate dal pluviografo, tenendo
    distinta l'acqua caduta come pioggia e come neve; la quantita di neve
    caduta mensilmente determinata all 'asta nivometrica ; le temperature medie
    mensili delle minime, medie e massime giornaliere ; la nebulosita media
    mensile del cielo.
    ......
    Vediamo che nei dodici mesi considerati sono caduti 1683,8 mm.
    d'acqua sotto forma di pioggia e 956,4 mm. d'acqua sotto forma di neve;
    in tot ale mm. 2640,2 di acqua!
    II mese con maggiori precipitazioni risulta
    il febbraio 1951 che nei suoi 28 giorni ha dato mm. 534,4 di acqua, di
    cui 228 come neve e 306,4 come pioggia.
    A Cave del Predil la neve e comparsa per sette mesi consecutivi,
    raggiungendo un totale di m. 10,17 con un massimo mensile, nel
    dicembre 1950, di m. 3,05. Osservando poi nel diagramma la quantita di
    neve caduta in rapporto all'acqua ad essa corrispondente, si puo facilmente
    rilevare che nei mesi di ottobre, novembre, febbraio, aprile la neve era
    sciroccata, fino a molto sciroccata. Questo sta a dimostrare che la quantita
    di neve complessivamente riscontrata a Cave del Predil, pari a m. 10,17,
    pili la quantita di pioggia caduta nei sette mesi considerati, con temperatura
    media mensile fra + 6°.6 e - 2°.2, dovevano equivalere, aIle quote
    dei ghiacciai del Canin e del Montasio (m. 2.200 - 1.850), ad una coltre
    di neve secca non inferiore ad un trentina di metri di potenza.
    Debbo ancora far notare che, nella notte fra il 6 e 7 febbraio, accompagnata
    da temporali con lampi e tuoni e da violente raffiche di scirocco,
    ecaduta nelle Alpi Giulie e nella Carinzia della neve rossa, che ho analizzato
    per via chimica e mineralogica e sulla quale ho in preparazione
    . una nota. Quando nello scorso settembre mi recai sui ghiacciai del Canin
    e del Montasio trovai affiorante 10 straterello di neve rossa; il che voleva
    dire che si era sciolta fino allora soltanto la neve caduta dal febbraio alla
    fine di aprile-maggio, cioe appena 1/5 0 tutt'al pili 1/4 del totale neve
    caduta. Ci si puo rendere quindi conto delle quantita di neve ancora
    restante.
    Per quanto riguarda la temperatura dobbiamo notare la mancanza
    di forti valori estremi (minima - 15°, il giorno 20 dicembre 1950, massima
    +28° il giorno 2 agosto 1951) e di forti escursioni giornaliere. II mese
    pili freddo estato il dicembre 1950 con una temperatura media di - 2°.2;
    fra i mesi pili caldi si riscontrano luglio e agosto 1951 con t:emperatura
    media mensile rispettivamente di + 16°,4 e + 16°,9. Le escursioni quindi
    della temperatura media invernale ed estiva risultano comprese entro
    valori non eccessivi. E cia estato di grande importanza per la conservazione
    della neve nel tardo autunno fino a bassa .quota, come vedremo in
    seguito. Faccio ancora rilevare che la mancanza di basse temperature
    invernali ein stretta relazione con la massa d'acqua caduta sotto forma di
    pioggia e di neve ' in questo periodo;e COS1 pure e da ritenere. che la
    discreta quantita di pioggia che sl eriversata dal maggio al settembre 195I
    (mm. 566) ha evitato l'eccessivo riscaldamento dell'atmosfera.
    L'andamento della nebulosita media del cielo presenta pure delle
    carattcristiche molto significative. Puo meravigliare infatti che il cielo sia
    rimasto coperto per 6-7 decimi (media) durante otto mesi e per circa
    5 decimi nei rimanenti. E questa abbondanza di nebulosita ha necessariamente
    influenzato la temperatura, in comune accordo con le precipitazioni,
    evitando gli eccessi termici sia in un senso che nell'altro.

    Volendo concludere, quali sono gli effetti di una annata COS1 eccezionale?
    che a Cave del Predil rimaneva della neve di valanga (valanga del
    canalone Barenklamm) fino a tutto settembre; che nella Val Saisera (alta
    Val Bruna), sette chilometri a ovest di Cave del Predil,nello stesso mese i
    nevai scendevano dal gruppo del Piccolo e Grande Nabois e dal Montasio
    fino a q. 960; che presso il paese di Tamaroz in Val Raccolana (la Valle
    che si affonda lungo il versante settentrionale del gruppo del M. Canin) in
    piena posizione di sole, ancora alla fine dello scorso ottobre esisteva un
    banco di neve di valanga foracchiato dal torrente a q. 560; che infine nella
    zona dei ghiacciai del Canin e del Montasio, come gia dissi, erano pre senti
    ammassi di neve COS1 notevoli da occultare non solo lc fronti dei ghiacciai
    rna da mascherare anche la loro posizione sul terreno.
    Non resta da augurare che gli effetti della eccezionale annata si ripercuotano
    favorevolmente sulla vitalita dei nostri ghiacciai COS1 minata e
    pericolante in questi ultimi anni.

    pag 184:

    http://www.glaciologia.it/wp-content...51_102_194.pdf
    Ultima modifica di lukeud; 25/10/2015 alle 20:02

  4. #74
    Vento fresco L'avatar di bru
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    Predefinito Re: Inverno 1951..... Sessantesimo anniversario "dell'inferno bianco" sulle Alpi.....

    nel 51 a gares (1300) misurarono un accumulo stagionale di 19 metri e mezzo

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