Minime sempre ventate all'idro: +3.3°C.
+0.3°C invece all'aeroporto a Bz sud, a riprova del fatto che lì le brezze e le raffiche da nord smettono prima.
All'idro è stata comunque una nottata para-desertica, u.r. mai sopra il 37% la notte. Dew Point molto bassi.
Minime in A.Adige odierne:
Brixen (560mt.) -2°C, ventosa
Bruneck (820mt.) -2.5°C, ventosa
Toblach (1220mt.) -8.2°C
S.Martino in Badia (1150mt.) -7.1°C
Selva Gardena (1450mt.) -9.3°C
Nova Ponente (1460mt.) -6°C, ventosa
Plan in Passiria (1600mt.) -9.7°C
Naturno (540mt.) -1.8°C, ventosa
In totale assenza di vento le minime sono scese sottozero in alcuni rari punti della fondovalle dell'Adige, a 250-300mt. -1°/-2°, sopra i 400mt. anche -4°, sopra i 500mt. fino a -5° e dai 600mt. in su in assenza di vento potrebbero esserci stati diffusi -5°/-6° in condizioni d'inversione ottima.
Scenario termico qua nelle Alpi di NE decisamente tardo-invernale:
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Pomeriggio ventoso con scaccianeve nelle cime ,temperatura anche a fondovalle bella fresca per la stagione
La campagna questa mattina a Naturno
Pomeriggio passato a Merano. Freddo e vento della madonna! Invasione di turisti tutti imbacuccati come in inverno. Le montagne dietro la città erano coperte e nevicava mentre in città il sole andava e veniva.
Ora a pineta 9º e vento che continua a soffiare bello potente.
Estremi a bz sud 0.3/12.8º fraschetto.
4.4°C minima odierna all'idro.
2.4°C l'odierna all'aeroporto.
Nottata ventosa: dopo i 54km/h di ieri pomeriggio ci sono stati altri varie raffiche notturne oltre i 40km/h mentre nevicava a Nord di Merano e Bressanone-Fortezza.
A Brunico sono caduti da nord 1-2cm nella notte, Pusteria imbiancata.
A Innsbruck invece il colpaccio di primavera:
E qui Brunico stamane all'alba con la sua spolverata tardiva:
Ne resiste ancora un po' tuttora stando alle webcam.
Ben ritrovati a tutti! Cielo poco nuvoloso, a tratti raffiche di vento. Quando non tira vento si sta proprio bene
M'è tucaa imparà che:
1. la roeda la gira che ogni taant se stravàcca el buceer de la bìra (D. Van de Sfroos)
2. Puttòst che avègh nagòtt, l'è mèj puttòst (proverbio milanese)
Inizia a tinteggiarsi di verde la fondovalle ed i versanti fino a mezza costa sui 600mt.
Per le colline vinicole dell'Oltradige è un periodo climaticamente splendido questo, per chi vive lì da maggio a novembre i paesaggi offerti sono spettacolari. D'inverno il panorama è più monocromatico e grigio.
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Oramai dalla webcam dell'hotel Steinegger di Appiano con vista NE si intuisce che fino ai 1900mt. non c'è più molta neve visibile. Solo sopra i 2000mt. ne resiste molta, sul Corno del Renon, visibile al centro e sullo Sciliar e l'Alpe di Siusi ad est della conca.
Mentre questa è la webcam dell'hotel-ristorante al lago grande di Monticolo a 580mt. circa, sui boschi del Mitterberg, il Monte di mezzo che separa Oltradige da fondovalle dell'Adige più sotto.
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Qua ad Oberinn, 1300mt. l'unica ripresa vegetativa è quella dell'erba:
La giornata odierna in A.Adige mi fa stupire dei luoghi in cui son cresciuto! Che luci oggi!
Si, il paesaggio in queste ultime settimane è migliorato molto!
In effetti da San Michele vedo il Penegal e il Macaion senza neve, un po' di neve verso il Roen.
Sul Roen sono salito in cima dal Passo della Mendola due weekend fa, il versante sudtirolese aveva poca neve, quello trentino era invece più innveato, presenti circa 30 cm di neve in cima. adesso penso che la neve sarà meno.
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M'è tucaa imparà che:
1. la roeda la gira che ogni taant se stravàcca el buceer de la bìra (D. Van de Sfroos)
2. Puttòst che avègh nagòtt, l'è mèj puttòst (proverbio milanese)
Non stupisce. L'appartenenza ad un'altra terra, dal regime climatico già più mitigato come l'A.Adige, è visibile anche nella storia dei popoli che da quasi duemila anni la abitano: è considerevole notare la coincidenza di un altro gruppo linguistico fra due versanti. Le aree altoatesine col clima più clemente sono state prese da popoli di foreste del nord, che si sono trovati aperti a sud, altre stirpi.
La differenza fra le due provincie infatti, oltreché essere linguistica, è anche sorprendentemente climatica, ma con una precisione notevole. Il clima più favorevole è più interno alle Alpi.
Comunque entro breve vi scriverò dalle rive dell'Elba, e cito:
"Terre che per migliaia di anni sono state solo foreste infinite attorno a delle anse paludose del grande fiume. E che ora, in pochissimi secoli hanno visto svilupparsi una città. Praticamente terre che sono passate da centinaia di anni di nomadismi di diversi popoli pieni di pellicce e bestie a un primo doppio insediamento di capanne stanziale sulla curva più stretta del fiume, su rive ampie ma piene d'alberi. A secoli di capanne e fuochi seguirono climi più miti e allora in mezzo al bosco iniziarono a sorgere strade e un primo grosso edificio in pietra, un castello, vicino a riva. La riva, semi-addomesticata, poteva iniziare a venire curata e coltivata. Il bosco, per la prima volta, arretra. Cinque secoli dopo questo evento Dresda è inscritta per la prima volta in un testo scritto da quegli uomini che per millenni hanno guadato, sostato e abitato quella valle dell'Elba.
Dal 1206 in avanti Dresda, che non ha ancora un ponte e vede svilupparsi solo la riva a sud, inizia ad unirsi giuridicamente e visivamente con la sponda nord, quella con più componente di Slavi, già probabilmente fondatori del toponimo della città: Dresda va ricondotto all'antico slavo che significava "genti delle foreste paludose", dove si può risentire il greco antico "-dendro" albero, da cui la "driade", la ninfa del bosco, e lo si può ricondurre a quella traccia di lingua comune indoeuropea che anche gli Slavi portano con sé da secoli, prima ancora che arrivassero a sostare lì i primi gruppi di famiglie.
Poi, grazie agli investimenti di un margravio, un essere umano d'inizio '400, la città in pietra sorge, il fiume viene incanalato attorno ad essa, la foresta arretra, ma mai abbastanza ancora. E le umane stirpi lì stanziate iniziano ad aumentare. Mai però come tre secoli dopo.
Dresda ha subito piene, incendi ed è scampata a enormi masse di umani che si scontravano fra loro lungo le grandi vie più a sud, ma di queste masse ne ha subito le conseguenze.
Se nel '400 le strade che uscivano dai boschi erano trafficate, con le guerre erano soltanto buie.
Dal '700 la civiltà umana accelera. Sorge un enorme ponte in pietra, più mura, più guerre e ce n'è una che travolge la città che intanto ha conosciuto le prime lastricate ed enormi edifici di potere religioso -e non- l'hanno arricchita, la vallata boscosa dell'Elba ospita un angolo monumentale.
Dopo due secoli, nel '900, la città cresciuta dentro la valle è diventata irriconoscibile. Forse è quadruplicata, forse di più. Almeno quattro centinaia di migliaia di persone, enormi quantità di legna bruciata, a sudest della valle, verso i monti di confine gli umani spalancano colline e valli per del carbone. Nero che esce da camini alti, nero che giace al suolo dove c'erano boschi. Va avanti così in crescendo per cent'anni forse. Poi Dresda, distrutta a un certo punto come mai prima grazie ad aerei americani, culminata l'espansione rallenta e si sistema. Sorgono enormi pale bianche al vento, in cima ai pendii che chiudono la valle, e in parte la città.
Dell'antico enorme bosco resta un'ampia fetta a nord, protesa verso l'est ma non più allacciata alla foresta più vicina, per poco: per una questione di pochi campi. A nordovest della città c'è una chilometrica lingua d'asfalto che è l'aeroporto, mentre a sudest, verso le Erzgebirge, i giacimenti di carbone, esauriti, sono stati riempiti d'acqua e sono diventati laghi. Con di nuovo boschi attorno.
Visti da fuori
la storia dell'umanità ci sembra
un corrimano
ed una ridente scala a chiocciola
proliferare
diciamo."
(Tratto da I. Schulze, 'scorrerie')
Mentre qui a sud, negli insediamenti ex-paludosi ma anche al sole di Bozen, la giornata è trascorsa ventosa e la nottata lo è pure. Lenticolari incrociano la Luna scendendo verso i mari. La conca ha vissuto uno dei periodi più asciutti e ventosi da un anno a questa parte almeno, ma per intensità e durata anche più.
Comunque già a 16.2°C la massima odierna all'idro e ora raffiche sui 40km/h col 19%, aria tersa e buona.
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Nottata ventosa qui.
Differenze molto marcate oggi dalla stazione sotto il versante a quella nel fondovalle.
4.9°C l'idro.
1.1°C l'aeroporto.
H 10:00, +8°C.
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