Help Temperatura del mare | MeteoAM.it - Servizio Meteorologico Aeronautica Militare
Mi piace postare sti spunti didattici
Dopo ne metto un altro
Help Temperatura del mare | MeteoAM.it - Servizio Meteorologico Aeronautica Militare
Mi piace postare sti spunti didattici
Dopo ne metto un altro
Grazie Marco
Andiamo pure avanti.. fra tanti propositi, anche dei fatti, ma finchè si lascia campo libero a paesi emergenti (Cina su tutti) e paesi CHIAVE per l'amica di fuoff (D) quali la Polonia... hai voglia proclami...
e sono stato sin troppo sintetico...
dai buona serata a tuttiserata di ciccia in locale kama, fra carlino e tgsoap (quello passa oltre a compagnia piacevole)
![]()
28/01/2025: ore 12.14, +19,9 di scirocco.
Il GW è una cagata pazzesca!!!!!!
Dama ritorna presto. Ti aspetto.
A regola comunque, qui in costa ed umidità permettendo non abbiamo mai superato i +35°C di massima nell' ultima settimana.
Ho vissuto ondate di calore ben peggiori.
L' umidità frega.
ONDATA DI CALORE: ECCO L’ENERGIA ACCUMULATA DAI MARI ITALIANI NEGLI ULTIMI 5 GIORNI.
Della pesante ondata di calore che sta interessando tutta l’Italia non risente solo l’atmosfera, ma anche la superficie marina. A causa della persistenza delle condizioni di stabilità atmosferica, l’azione di riscaldamento ad opera della radiazione solare è particolarmente efficace, dal momento che concorre ad accelerare il processo di riscaldamento delle acque anche una scarsa ventilazione che poco agisce sullo stato del moto ondoso, rendendo quindi minimi gli effetti di rimescolamento tra gli strati d’acqua superficiali e quelli inferiori. A cinque giorni dall’avvio di questa pesante ondata di calore, andiamo allora a vedere quali sono stati gli effetti di questa fase meteorologica anche sulla temperatura della superficie marina che bagna l’Italia, settore per settore (vedi tabella). Dal confronto tra le misure rilevate il 15 luglio e quelle rilevate il 20 luglio, emerge che il riscaldamento è stato quasi ovunque superiore a 1 °C, con picchi superiori ai 2 °C sul Mar Ionio Settentrionale e sul Mar Adriatico Settentrionale. Per trasformare in energia accumulata questo aumento di temperatura, ricorriamo al CALORE SPECIFICO, definito in questo caso come “la quantità di energia che deve assorbire un chilogrammo di sostanza affinché la sua temperatura aumenti di 1 °C”. Sapendo, allora, che il CALORE SPECIFICO dell’acqua salata è 3925 joule/(kg * °C) – vuol dire che se voglio fare aumentare di 1 °C la temperatura di un chilogrammo di acqua di mare devo fornirle 3925 joule – è facile calcolare quanta energia è stata incamerata da un chilogrammo di acqua di ogni bacino moltiplicando questo valore del CALORE SPECIFICO per la VARIAZIONE DELLA TEMPERATURA che ha subito ogni bacino in questi cinque giorni: facendo due conti, si scopre per esempio che un chilogrammo di acqua dell’Adriatico Settentrionale ha incamerato quasi 9800 joule per veder la sua temperatura aumentare di 2.5 °C in cinque giorni. Possiamo quindi immaginare, a questo punto, a quanto potrebbe ammontare l’accumulo di questa energia se consideriamo non il singolo chilogrammo di acqua riscaldato, ma i miliardi di chilogrammi di acqua che sono contenuti nello strato superficiale di questo bacino e che hanno subito, mediamente, lo stesso riscaldamento. Aggiungiamo poi tutti gli altri bacini e abbiamo, forse, un’idea un po’ più completa di quanta energia hanno incamerato i mari italiani.
COME SI DISSIPERÀ QUESTA ENERGIA?
Tenendo conto che questa ondata di calore durerà ancora 5-6 giorni – e che quindi le condizioni di stabilità atmosferica continueranno a rimanere immutate – molto probabilmente entro la fine del mese i nostri mari subiranno un ulteriore riscaldamento. Considerando poi che abbiamo ancora agosto davanti, si ritiene probabile che – a meno di radicali cambiamenti della circolazione atmosferica – potremmo andare incontro ad un ulteriore aumento della temperatura anche nell’ultimo mese estivo. Ma non è scontato, a questo punto, sapere come potrebbe dissiparsi questa quantità di energia, all’arrivo della stagione autunnale: è vero che acque più calde forniscono un maggior contenuto di vapore acqueo in atmosfera che, se è a sua volta più calda del normale, è capace di incamerarne di più, ma al momento questo discorso va inteso in termini di “potenzialità”. Vale a dire che lo stato della superficie marina è ora messa nelle condizioni di incamerare calore che potrebbe essere restituito all’atmosfera nella stagione autunnale, ma i fattori che concorreranno a rendere più o meno massiccio questo processo non sono pochi. La natura del riscaldamento delle nostre acque è di tipo pellicolare (vale a dire che si riscaldano molto gli strati superiori, mentre quelli inferiori si riscaldano di meno): questo significa che, in caso di mareggiate, il rimescolamento verticale delle acque è capace di dissipare questo contenuto di energia, raffreddando così gli strati superficiali. Bisognerà quindi arrivare a settembre-ottobre per avere un'idea più chiara dell’entità di queste potenzialità e cioè di quanto si sarà effettivamente riscaldato il Mediterraneo: prevedere adesso alluvioni autunnali solo perché il mare è a 29 °C non mi sembra un approccio serio al problema. Anche perché è la dinamica atmosferica ad impostare, eventualmente, la genesi degli eventi.
Andrea Corigliano
TRATTO DA ASCANIO LUIGI SCAMBIATI DA FB
Le cause della persistente ondata di caldo sull’Italia
presa del caldo. Ma quali sono le cause di questa lunga e persistente ondata di caldo? Per capirlo dobbiamo volgere lo sguardo in Africa, in particolare nell’Africa centro-occidentale. Su queste aree nel corso del trimestre giu.-lug.-ago. si attiva il Monsone estivo detto anche Monsone di Guinea. Quest’anno però il Monsone si sta rilevando molto più attivo del normale. Questo è dovuto al fatto che l’Africa sahariana si è scaldata moltissimo con la genesi di una depressione termico piuttosto profonda (1010hPa, cfr. immagine) che si colloca tra Niger, Mali e Sud dell’Algeria, mentre sul Golfo di Guinea è presente un cold spot delle SST.
In tal modo si viene a creare un marcato gradiente termo-barico tra il caldo entroterra dell’africa sahariana occidentale, dove è presente la depressione termica, e le fresche acque del Golfo vicino, dove invece la pressione è più elevata. Questo gradiente fa da trigger per l’intensificazione dell’Aliseo che si spinge verso Nord intensificando il Monsone stesso che si spinge sino nel cuore della fascia del Sahel.
Infatti questi venti umidi e più freschi interagendo con il serbatoio bollente presente nella fascia sahariana/saheliana sviluppano convezione molto più a Nord del previsto sino nell’Algeria Meridionale/Mali, con un conseguente spostamento netto verso nord dell’ITCZ (Inter Tropical Converge Zone) sull’Africa Occidentale in risposta alla spinta del Monsone da Sud.
In tal modo tutta la circolazione atmosferica sull’Africa settentrionale ne è modificata, con lo spostamento a latitudini settentrionali della Cella di Hadley. In tal modo la fascia degli anticicloni sub-tropicali permanenti (Azzorre e Africano), che si formano sul ramo settentrionale della cella, cioè il ramo laddove è attiva la subsidenza, si sposta verso Nord, con l’anticiclone sub-tropicale africano che trova via libera nel Mediterraneo.
Tutto ciò è associato anche la scarsa attività delle onde di Rossby, dovuta ad una marcata zonalità della Corrente a Getto. Questo potrebbe essere un forzante indotta dal Niño. Infatti è noto che in condizione di ENSO++ la circolazione oceanica e atmosferica pacifica è profondamente modificata. In particolare in presenza del Niño viene meno il gradiente termico Pacifico settentrionale Artico con il conseguente “stiramento” della Corrente a Getto che non fa partire quelle ondulazioni ampie e marcate, che interagendo con le Montagne Rocciose, si propagano poi verso l’Europa rendendo le saccatura atlantiche intrusive sino al Mediterraneo, ostacolando in estate l’eccessiva persistenza delle alte pressioni sub-tropicali in sede mediterranea e apportando quei benefici break forieri di fresco e temporali che da oltre un mese sull’Italia non si vedono. Questi due fattori concomitanti: ITCZ elevata e debolezza della corrente a Getto, stanno permettendo un’eccessiva persistenza dell’alta pressione sub-tropicale.
Quindi almeno sino alla giornata di venerdì tutta l’Italia vivrà condizioni di caldo intenso, con temperature massime tra i 34/36°C in maniera diffusa, con punte di 35/37°C in Val Padana, ma punte diffuse di 38/39°C sull’Emilia, dove non sono escluse anche punte intorno ai 40°C, specie nelle zone di bassa pianura tra modenese e reggiano.
Il tutto si traduce anche ad un ulteriore aumento delle SST del Mediterraneo, con i nostri mari che stanno letteralmente bollendo, con SST che raggiungono valori diffusamente tra i 27/29°C, come è tipico nei mari tropicali.
![]()
La mia media cinquantennale (1955-2004) di luglio è +23,3
a tutt'oggi questo luglio è a +26,5 !!!
Il secondo, dietro a questo, il luglio 2012 : +26,2
Ciao,
Giorgio
![]()
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Segnalibri