
Originariamente Scritto da
Lucas80
Si, sarebbe interessante studiarne le cause in modo approfondito. In linea generale si possono comunque fare alcune considerazioni, legate a quelle 2 righe che ho scritto ieri ed qualche altro post in passato.
Per comodità faccio riferimento ai principali centri d'azione in Atlantico indicandoli come
NAO.
Molto brevemente.
La
NAO è soggetta a spostamenti ciclici, verso Est e verso Ovest, a causa dell'aumento delle temperature aumentano anche i geopotenziali e il valore della
NAO - nelle serie storiche a lungo termine, almeno fino ad ora perché il futuro non si sa ancora - va verso valori positivi (circa 0,2/decade se non erro, poco? Mica tanto).
Al di là degli episodi una
NAO tendente al positivo, come forse è facile immaginare, rende più difficile la formazione di depressioni in una delle zone più "calde" d'Europa (anche la più prolifica in alcuni mesi dell'anno).
Negli ultimi 30 anni circa, la zona Mediterranea è diventata sempre più sensibile al rialzo delle temperature della zona Tropicale, sia nei confronti di aree relativamente vicine (Africa, Oceano Atlantico) sia lontane (Pacifico, Indiano); un esempio di questa invadenza sempre maggiore si è dimostrata bene quest'anno con gli alisei arrivati molto in alto come latitudine (giravano anche diverse foto su internet). Da notare che con la migrazione dei monsoni africani nell'altro emisfero, andando verso il nostro inverno, l'influenza Tropicale non sparisce affatto ma, proprio a causa del riscaldamento globale, va ad aumentare. Dagli scenari IPCC e simulazioni varie, basate anche sul recente passato, si arriva a 60/70 km di "invadenza" /°C , questa conseguenza è su scala globale mentre restringendo l'area di interesse i calcoli si complicano ovviamente. Gli altri oceani agiscono principalmente attraverso la circolazione atmosferica, un esempio banale (banale perché altri prima di noi hanno sudato 7 camice per arrivarci) è la modulazione della Corrente a Getto in uscita dagli stati uniti . Esempio pratico:
SSTA positive in alcune aree del Pacifico centrale hanno come conseguenza il rinforzo della Corrente a Getto nella suddetta zona e, come ulteriore conseguenza, meno probabilità di vedere le cosiddette falle Atlantiche o, peggio ancora, Portoghesi (attenzione, non è automatico ma entrano anche altri fattori in gioco), e maggiori probabilità di depressioni sul Mediterraneo. Sul piatto della bilancia ci finisce inevitabilmente anche l'amplificazione artica, che tende a ridurre la potenziale instabilità atmosferica, e che , attraverso meccanismi complessi, va a braccetto con l'aumento degli episodi brevi ma potenzialmente violenti, sempre legati al riscaldamento globale.
P.s.: la posizione della depressione atlantica non sarebbe proprio l'Islanda, almeno nell'ultimo trentennio.
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