Sì, sarebbe più corretto chiamarla neve da nebbia. La galaverna è la solidificazione delle goccioline sopraffuse di nebbia (la temperatura deve essere ben al di sotto dello zero) su un qualsiasi ostacolo con la formazione di un deposito di ghiaccio opaco sulle superfici. L'acqua è pigra e fa fatica a cambiare stato, per cui in stato di quiete può rimanere liquida anche in ambiente a temperatura negativa (sopraffusione o sottoraffreddamento); appena subisce un urto o impatta un ostacolo abbiamo quella "spintarella" che riesce a farla cambiate di stato solidificando all'istante. Le goccioline di nebbia a temperatura ben negativa seguono questa caratteristica: rimangono liquide in stato di quiete; solidificano all'istante al minimo urto. Segnalo, finalmente, una temperatura minima degna della stagione invernale ad Alfonsine (stazione meccanica ARPAE) con un valore di -8.1°C alle 5.20 (in una fase di un'oretta senza nebbia).
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Ultima modifica di Gigiometeo; 19/01/2021 alle 09:43
"“La democrazia, a differenza di altri sistemi reggitori, è quella situazione politica e social-politica, dove il popolo viene preso a calci dal popolo, su mandato del popolo; è la pratica certosina dell'autoinganno” C. Bene
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