
Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Da quel che ne so io, i due indici "principali" da guardare per noi sono la
NAO (come già hai postato) e l'
AO.
La
NAO è la differenza di pressione tra l'Anticiclone delle Azzorre in alto Atlantico e la depressione islandese. Viene stabilito un valore "medio", vengono misurati gli scarti rispetto a questo valore. Con scarti positivi (regime di
NAO+) si ha un rafforzamento del vortice islandese, alta pressione molto robusta e di conseguenza il flusso perturbato resta alle alte latitudini, mentre il Mediterraneo (soprattutto Occidentale) rimane sotto alte pressioni.
Viceversa con un regime di
NAO- si ha una depressione islandese più blanda, un'alta pressione molto indebolita, e dunque facilmente il flusso perturbato può raggiungere latitudini più meridionali.
L'
AO (Oscillazione Artica) è invece globale, e si calcola in base alla differenza di pressione tra l'Artico e le latitudini medio-basse (tra il 45° e il 37° parallelo).
Con
AO+ si ha bassa pressione alle latitudini polari e alta pressione a quelle inferiori, e si traduce in un vortice polare particolarmente profondo che spinge forte le correnti occidentali: esse sono tese, poco ondulate, e il freddo rimane concentrato alle alte latitudini (vortice "compatto"). Al contrario un'
AO- significa alta pressione alle latitudini polari e bassa pressione a quelle inferiori: è un vortice polare "sfilacciato", che ondula e causa ondate di freddo alle latitudini più basse, anche da noi.
L'accoppiata peggiore in assoluto per noi è ovviamente un regime di
NAO+/
AO+, che significa sempre e solo
HP ingombrante e ridotta possibilità di discese fredde (a causa dell'
AO+) e atlantiche (a causa della
NAO+).
E, guarda caso, ecco cosa abbiamo ora...
Allegato 581857
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