max 18.6
giretto pomeriduani sulla cima del San Simeone (foto fatte col cell,)
Mentre scendevo tramonto super col sole che tramontana ad ovest è l'una piena che sbucava ad est proprio dietro la cima drl Plauris
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Sempre sereno e secco, estremi 3.8°C/20.9°C; giornate sublimi, molto adatte per fare alvori all'aperto, sport o andar per monti.
Ecco la parte finale di ottobre per i radiosondaggi di Udine-Rivolto:
• Media ad 850 hPa 6.6°C, +0.4°C dalla media 1991/2020, estremi 2.2°C/10°C, ventunesimo posto tra le più fredde insieme al 2000, due valori sotto i cinque gradi.
• Quota media ZT 2683 metri, -108 dalla media, estremi 1763/3502 metri, diciassettesimo posto tra le più basse, otto valori sotto i 2500 metri (di cui due inferiori ai duemila) e sette oltre i tremila (di cui uno sopra i 3500).
• Geopotenziali 500 hPa 5598 metri, -80 dalla media, estremi 5460/5760 metri, quarto posto tra i più bassi.
La parte finale di ottobre ha portato un deciso cambio di scenario: siamo passati da un clima secco e fresco ad uno decisamente più piovoso, con il passaggio di alcune perturbazioni.
In particolare, si segnala la perturbazione di giovedì 23 che ha portato parecchia pioggia, vento e pure una forte grandinata a Trieste (minuto 11:21): Edizione del 24/10/2025 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia
Al suolo questa decade ha avuto le medie seguenti, tra parentesi gli scarti dalla 1991/2020: 8.9°C (+1.4°C), 12.8°C (+0.6°C) e 16.9°C (-0.3°C).
Essa è al decimo e sedicesimo posto tra le più calde per le minime e le medie, mentre è al dodicesimo tra le più fredde per le massime.
Le minime inizialmente sono state sopra i dieci gradi, poi sono scese al di sotto di tale limite e tra i giorni 27 e 28 anche sotto i cinque (però mantenendosi sempre positive); in seguito sono rapidamente risalite sopra i dieci gradi.
Le medie sono rimaste sopra i dieci gradi fino al giorno 26, poi si sono portate attorno ai dieci durante i tre giorni successivi per poi risalire attorno ai 15-16; le massime sono state sempre comprese fra i quindici ed i venti.
In quota la temperatura è rimasta sempre positiva, essa è scesa sotto i cinque gradi solo durante il giorno 27; lo zero termico si è attestato sotto i 2500 metri tra i giorni 24 e 28 (è stato sotto i duemila durante il giorno 27) e per il resto è rimasto un po' sopra i tremila.
Ecco il riassunto mensile:
• Media ad 850 hPa 6.3°C, -0.7°C dalla media 1991/2020, estremi 2.2°C/10.6°C, undicesimo posto su 45 tra i più freddi, diciotto valori inferiori ai cinque gradi e due sopra i dieci.
• Quota media ZT 2735 metri, -180 dalla media, estremi 1763/3775 metri, decimo posto tra i più bassi, 23 valori sotto i 2500 metri (di cui sei inferiori ai duemila) e 21 sopra i tremila (di cui sei oltre i 3500).
• Geopotenziali 500 hPa 5666 metri, -24 dalla media, estremi 5460/5850 metri, dodicesimo posto tra i più bassi insieme al 1993.
Ottobre ha avuto le medie seguenti al suolo, tra parentesi gli scarti dalla 1991/2020: 7.8°C (-1.1°C), 13.2°C (-0.6°C) e 18.6°C (-0.4°C).
Esso è al decimo, quattordicesimo e tredicesimo posto tra i più freddi per le minime, medie e massime.
Ottobre è stato discretamente freddo a tutte le quote, pur non insidiando concretamente i migliori è stato decisamente diverso e parecchio più freddo rispetto ai suoi immediati predecessori, in particolare rispetto al triennio 2022-2024.
Le prime due decadi sono state prevalentemente secche e ventilate, la prima è stata fredda ovunque e la seconda solo in quota; da segnalare la perturbazione di domenica cinque che, seppur rapida, ha portato la prima neve a quote medie (Neve in montagna, pioggia e vento: un piccolo inverno sul FVG).
L’ultima decade, come scritto sopra, ha riportato il tempo umido e piovoso; nonostante ciò, le medie decadali sono state vicine a quelle di riferimento.
Anche durante la terza decade, il giorno 23, si è distinta una perturbazione: (minuto 11:21): Edizione del 24/10/2025 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia
Come accennato qualche riga più sopra, ottobre è stato decisamente diverso rispetto agli ultimi tre e soprattutto molto più freddo: esso è stato più freddo di 3-4 gradi per le minime, 2.5-3.5 per le medie, 1-4.5 per le massime, 2-4 gradi ad 850 hPa ed ha avuto lo zero termico più basso di 500-600 metri.
I tre ottobre precedenti hanno stabilito anche alcuni record: il 2022 è stato il più caldo per le medie e le massime, il 2023 ad 850 hPa e durante il biennio è stato prima stabilito e poi migliorato il picco massimo ad 850 hPa (17-19 gradi).
Per trovare un ottobre simile a questo dobbiamo tornare indietro al biennio 2020-2021.
Come vedremo sotto, anche ottobre si è mitigato nel corso del tempo ed in particolare dal 2017 in poi: nonostante ciò, esso riesce ancora a proporre mesi freddi ogni tanto e senza che passino molti anni tra uno e l’altro, ottobre non sembra completamente perso come ad esempio dicembre o giugno.
La temperatura in quota è stata sempre positiva: dal 1981 al 2012 potevano arrivare, in media un mese su due, temperature negative in quota durante ottobre.
A partire dal 2013 questo fatto non accade più e in precedenza una serie di mesi consecutivi così lunga non è presente; d’altro canto, per questo ottobre credo che questo sia un peccato veniale.
Infine, breve riassunto di ottobre da parte dell’Osmer (minuto 12:28): Edizione del 31/10/2025 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia
Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:
Distribuzione_T850.jpg Decenni_T850.png
Ottobre, analogamente a settembre, si era raffreddato durante gli anni ’90 raggiungendo il proprio minimo e poi è gradualmente tornato ai livelli di partenza; se invece partiamo dagli anni ’90 come al suolo, notiamo che esso si è scaldato come nel caso delle temperature medie (nove decimi invece di un grado) ma in questo caso l’aumento è stato più graduale.
Nel complesso la frequenza delle varie classi di temperatura e le medie dei picchi minimi e massimi sono rimasti molto simili, ma facendo il confronto rispetto agli anni ’80.
Ottobre è stato il mese più caldo dell’autunno nel 1995, 2001 e 2022 e c’era mancato pochissimo anche nel 1990 e 2017; a differenza del suolo è riuscito ad essere il più freddo di tutti (nel 2003) e c’era mancato poco anche nel 1994, 2015 e 2020.
I valori sopra i dieci gradi sono praticamente scontati, dato che tutti i mesi ne hanno avuto almeno uno; in dodici casi abbiamo perfino superato i quindici gradi, come nel 1983, 1986, 1990, 2001, 2004, 2005, 2006, 2011, 2012, 2017, 2018, 2022 e 2023.
Tale soglia può essere superata perfino in terza decade, come accaduto nel 2005, 2006, 2012, 2018 e 2022; fra i mesi che hanno avuto molti giorni con temperatura sopra i dieci gradi abbiamo il 2023 con ben 17, il 1995 (16.5), il 2022 (tredici), il 2006 (12.5), il 2014 (dodici), il 2001 (undici) ed il 2019 (dieci).
Dall’altro lato ottobre è il primo mese del semestre freddo durante il quale la temperatura poteva scendere sotto lo zero.
Ho usato l’imperfetto e non il presente poiché questo fatto, dal 1981 al 2012, accadeva mediamente una volta ogni due anni; dal 2013 in poi esso non si è più verificato ed una pausa così lunga non è presente durante il trentennio precedente.
In genere i valori negativi erano pochi, si trattava di temperature poco sotto lo zero e spesso si verificavano durante la seconda parte mensile; nel 1991 abbiamo avuto ben 6.5 giornate con temperatura negativa, nel 2003 otto e 5.5 nel 2009.
Fra i valori negativi segnaliamo in particolare quello del 1994 per la sua precocità: la temperatura era scesa sotto lo zero il giorno sei ed il picco minimo è stato raggiunto due giorni dopo, si tratta dell’irruzione fredda più precoce in assoluto dagli anni ’80 e l’unica che si è verificata nella prima decade mensile.
Ricordiamo anche il picco minimo del 1997 (giorno trenta) che è l’unico inferiore ai -5°C e degno di un’irruzione invernale moderata.
Ottobre, similmente a settembre, si era raffreddato durante gli anni ’90 raggiungendo il proprio minimo e poi si è riportato ai livelli di partenza.
Tra i dieci mesi più freddi ne abbiamo ben cinque appartenenti a quel decennio: il 1991 (secondo), il 1997, 1996 e 1992 fra il quarto ed il sesto posto e poi il 1994 al decimo (poi c’è il 1998 che è dodicesimo); fra i mesi più freddi abbiamo anche il 2003 (primo), il 2010 (terzo), il 2009 ed il 2016 al settimo posto, il 2020 al nono ed il 2025 al decimo (con il 2021 subito dietro in compagnia del 1981, 1998 e 2002).
Tra i mesi più caldi ne abbiamo ben otto che si sono verificati a partire dallo scorso decennio: il 2023 e 2022 ai primi due posti, il 2018, 2019 e 2024 appaiati al sesto posto, poi il 2017, 2014 e 2012 fra il decimo ed il dodicesimo.
Il podio è completato dal 1995, il 2001 è quarto, il 2006 quinto, il 1990 nono, il 1986 è dodicesimo insieme al 2012 ed è seguito dal 1988 e dalla coppia 1989-1999.
Adesso metto lo ZT:
Distribuzione_ZT.jpg Decenni_ZT.png
Anche in questo caso gli anni ’90 sono il decennio avente la media più bassa, a cui è seguito una graduale rialzo fin quasi alla media di partenza; anche in questo caso le caratteristiche medie di ottobre sono molto simili a quelle degli anni ’80.
A differenza della temperatura, ottobre ha scavalcato settembre in ben otto occasioni (1984, 1990, 1995, 1996, 2001, 2008, 2017 e 2022) e c’era mancato molto poco anche nel 2002; ha fatto meglio di novembre per quattro volte (1992, 2003, 2015 e 2020).
Durante ottobre possiamo avere ancora valori prettamente estivi, ossia superiori ai 3500 metri ed anche ai quattromila, e pure valori più tipici dell’inverno (inferiori a 1500 metri).
Non sono stati superati i 3500 metri solo nel 1992, mentre non sono stati raggiunti i quattromila metri anche nel 1984, 1990, 1993, 1994, 1996, 1998, 1999, 2000, 2002, 2015, 2016 e 2025.
I valori estivi sono raggiungibili durante tutto il mese, occasionalmente è possibile superare i quattromila metri anche durante la terza decade come è accaduto nel 1989, 2001, 2004, 2005, 2006, 2012, 2013, 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022; nel 2001 e 2017 il picco massimo aveva addirittura superato i 4500.
Fra i mesi aventi molti giorni sopra i 3500 metri abbiamo il 1986 (tredici), il 1995, 2001 e 2023 (quattordici), il 2006 e 2022 (12.5), il 2017 (undici) ed il 2019 (16.5).
Dall’altro lato è molto frequente avere almeno un valore sotto i duemila metri; tale fatto non si è verificato nel 1984, 2000, 2001, 2005, 2006, 2019, 2022, 2023 e 2024.
A volte lo ZT è sceso sotto i 1500 metri come nel 1981, 1986, 1988, 1991, 1992, 1994, 1997, 2003, 2007, 2009, 2010, 2011 e 2012; nel 1994, 1997, 2003 e 2012 lo ZT era addirittura andato sotto i mille (valori praticamente invernali).
Notiamo che valori così bassi sono scomparsi, analogamente alle temperature sotto lo zero, a partire dal 2013.
Anche in questo caso il valore del 1994 si segnala per la sua precocità (è stato registrato il giorno otto) ed anche in questo caso è l’unico caso in cui valori invernali sono stati registrati durante la prima decade mensile (in altre parole, solo nel 1994 lo ZT è sceso sotto i 1500 metri durante la prima parte di ottobre, per la precisione dalle 12 del giorno sei alla mezzanotte del nove); pure nel caso dello ZT spicca la punta molto bassa del 1997.
I mesi che hanno avuto molte giornate con ZT inferiore ai duemila metri sono il 2003 (12.5), il 1991 e 2016 (nove), il 2011 (7.5), il 1981 (sette) ed il trittico 1997-2007-2020 (6.5).
L’andamento decennale dello ZT è simile a quello delle temperature: ottobre ha raggiunto il minimo durante gli anni ’90 per poi riportarsi quasi alla media degli anni ’90.
Anche in questo caso gli anni ’90 si prendono ben cinque mesi fra quelli con le medie più basse: il 1992 e 1991 sono secondo e terzo, il 1997 ed il 1996 sono quinto e sesto mentre il 1998 è ottavo e la coppia 1994-1993 è al quattordicesimo e quindicesimo posto.
La classifica dei mesi aventi le medie più basse è completata dal 2003 (primo), 2016 (quarto), 2009 (settimo), 1982 (nono), 2025 e 2020 (decimo ed undicesimo).
A differenza della temperatura, le prime posizioni fra le medie più elevate non vedono la netta prevalenza di un decennio rispetto ad un altro: i primi dodici della classifica sono il 2001, 1995, 2022, 2019, 2023, 2006, 2024, 1986, 2013, 2017, 2005 e 1990.
Infine, le medie dei primi dieci mesi del 2025:
• Media ad 850 hPa 8°C, +0.9°C dalla media 1991/2020, quarto posto su 44 tra i più caldi.
• Quota media ZT 2826 metri, +147 dalla media, sesto posto tra le più alte.
• Geopotenziali 500 hPa 5694 metri, +34 dalla media, secondo posto tra i più alti.
Al suolo i primi dieci mesi di quest’anno hanno avuto le medie seguenti, tra parentesi gli scarti dalla 1992/2020: 10.8°C (+1.4°C), 16°C (+1.1°C) e 21.3°C (+0.8°C).
Queste medie sono al secondo, terzo e settimo posto tra le più calde.
Notiamo che stiamo avendo l’ennesimo anno molto caldo a tutte le quote e a distanza molto ravvicinata dai precedenti.
Da una parte abbiamo avuto solamente ottobre che è stato sotto le proprie medie sia al suolo che in quota, mentre maggio e luglio sono stati molto vicini alle proprie; agosto è stato un po' sopramedia.
Dall’altro lato i mesi del quadrimestre gennaio – aprile e settembre hanno avuto scarti positivi di 1-2 gradi, 120-220 e 30-90 metri; giugno è stato molto caldo a tutte le quote, con zero termico e geopotenziali da record.
I periodi sotto la media e freschi non sono completamente assenti ma, come sta accadendo spesso da vari anni a questa parte, essi sono più brevi ed hanno scarti inferiori rispetto ai periodi caldi.
Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota
Minima stagionale 3.2 e brinata piuttosto estesa
Asiago -5.5
Dolina toraro -16.4
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Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
+0,1 qui, peccato
-1,9 a Colognola e in negativo anche Galzignano e Castelnuovo del Garda.
Cielo praticamente sereno.
C'è una lingua di nebbia tra bassa veronese, bassa padovana e che poi punta al delta del po.
Внимание!
Un brillamento solare di classe M7 avvenuto nella mattinata di mercoledì 5 novembre, ha generato una espulsione di massa coronale (CME), la quale assieme alla precedente di martedì 4 e alle due sucessive di mercoledì 5 novembre, potrebbero colpire marginlmente la Terra, a causa della loro posizione al limite del disco solare durante i brillamenti.
Allo stesso momento vi è anche una intensificazione del vento solare a causa di un buco coronale.
Per questo La NOAA ha diramato un avviso per una possibile tempesta geomagnetica forte di classe G3 con indice Kp fino a 7, tra la sera di oggi giovedì 6 e la giornata di venerdì 7 novembre.
Potrebbe quindi essere visibile attività aurorale fino a basse latitudini, complice il fatto che il cielo è ancora quasi del tutto sereno, anche se le nubi della prossima saccatura atlantica in arrivo sul centro sud potrebbero disturbare, assieme al notevole chiarore della Luna piena sorta proprio a NE.
Sempre sereno, secco e limpido con estremi 3.8°C/20.4°C.![]()
Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
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Minima 1,7
Ventilato
minima più alta di ieri:
3,1°
niente brina stamattina
inversione di poche decine di metri con differenze anche di 8 gradi in 30 metri
saliti di 8 gradi in 2 ore
ora siamo a 11,9°
sereno ma più foschia di ieri e l'altro ieri
eravamo più intelligenti quando eravamo analfabeti.
estremi 2.8 / 16.8
Estremi 4°C / 18.5°C, naturalmente sempre cielo sereno.
Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
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