Intanto il vice presidente del consiglio nazionale dei geologi in una intervista all'ansa raccomanda agli abitanti della zona di dormire in macchina per stanotte e per le prossime 2-3 notti. http://m.ilmattino.it/m/mattino/articolo/NAPOLI/414776 A mia memoria è la prima che un esperto di tale calibro dia una raccomandazione del genere. Asserisce che tale dichiarazione scaturisce dalla consapevolezza della non antisismicità delle costruzioni della zona.
Il che è tutt'altro che positivo... le faglie che appaiono nelle cartine e di cui ci sono studi sono quelle NOTE, cioè hanno generato terremoti più o meno forti in epoche recenti (i terremoti sono catalogati dall'anno 1000 circa). Molte faglie accumulano energia anche per millenni prima di scaricarla, il caso più recente è quello del terremoto del 2002: http://www.earth-prints.org/bitstrea...ucciarelli.pdf
Mi preoccuperebbe più un terremoto come quello di oggi che non ad esempio nella faglia irpina del terremoto dell'80, dove con tutta probabilità si tratterebbe ancora di un aftershock (ce ne sono stati fino al 2005).
l'energia misteriosa sotterranea continua ad essere più viva del solito, sciami che si alternano tra di loro..
la scossa principale ha dato energia anche a faglie secondarie e relativamente distanti, secondo me questa ne è un esempio:
2013-12-29 22:53:59 41.1 16.2 25.7 Ml 1.8 ANDRIA(BA) CANOSA DI PUGLIA(BA) MINERVINO MURGE(BA) ...
Grosso lo puoi dir forte... Mi trovo in provincia di avellino e ti assicuro si e sentita bene... Ad ogni modo si sono susseguite parecchie repliche alcune anche di magnitudo 4 ... Stanotte qui si dorme poco ma in ogni caso se svapora cosi l'energia il pericolo é di meno... Il punto é quando ci sono troppe pause.... Speriamo bene!!
Premesso che un terremoto di questa intensità desta sempre preoccupazione e che non sono un sismologo o geologo che dir si voglia ma che comunque ho qualche nozione di sismologia, forse il mio "fortunatamente" è stato male interpretato. Preciso che si riferiva alla mia zona, dove i terremoti distruttivi sono legati al sistema di faglie citato. Credo sia naturale fare riferimento alla storia prima di qualunque altro discorso.
Solo dopo che lo sciame prende corpo si può fare qualche altra considerazione, che ovviamente lascio agli esperti.
Tuttavia il fatto che, a quanto pare, si tratti di faglie sconosciute, non accresce uno stato di preoccupazione già esistente. Sono poche le faglie distruttive, il grosso fa parte, diciamo così, della naturale evoluzione di un sistema attivo e complesso quale è l'Appennino. Potendo scegliere preferisco così, ben conscio però che il Matese è una brutta bestia. Mi conforta, ma non mi rende comunque tranquillo, il fatto che statisticamente ogni sequenza parta sempre dalle scosse principali e che le repliche raramente superino l'intensità della prima.
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