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Bava di vento
Göbekli Tepe
Un sito archeologico (non l'unico, a dire il vero) capace di mettere seriamente in discussione la storia dell'umanità per come, in modo forzatamente "lineare", ci è stata raccontata fino ad oggi.
Alcuni stralci da wikipedia:
"Göbekli Tepe (trad. collina tondeggiante in turco, Portasar in armeno, Girê Navokê in curdo) è un sito archeologico, situato a circa 18 km a nordest dalla città di Şanlıurfa nell'odierna Turchia, presso il confine con la Siria, risalente all'inizio del Neolitico, (Neolitico preceramico A) o alla fine del Mesolitico. [...] Göbekli Tepe è costituita da una collina artificiale alta circa 15 m e con un diametro di circa 300 m, situata sul punto più alto di un'elevazione di forma allungata, che domina la regione circostante, tra la catena del Tauro e il Karaca Dağ e la valle dove si trova la città di Harran. [...] Gli scavi rimisero in luce un santuario monumentale megalitico, costituito da una collina artificiale delimitata da muri in pietra grezza a secco.
Sono inoltre stati rinvenuti quattro recinti circolari, delimitati da enormi pilastri in calcare pesanti oltre 15 tonnellate ciascuno, probabilmente cavati con l'utilizzo di strumenti in pietra. Secondo il direttore dello scavo le pietre, drizzate in piedi e disposte in circolo, simboleggerebbero assemblee di uomini.
Sono state riportate in luce circa 40 pietre a forma di T, che raggiungono i 3 m di altezza. Per la maggior parte sono incise e vi sono raffigurati diversi animali (serpenti, anatre, gru, tori, volpi, leoni, cinghiali, vacche, scorpioni, formiche). Alcune incisioni vennero volontariamente cancellate, forse per preparare la pietra a riceverne di nuove. Sono inoltre presenti elementi decorativi, come insiemi di punti e motivi geometrici.
Indagini geomagnetiche hanno indicato la presenza di altre 250 pietre ancora sepolte nel terreno.
Un'altra pietra a forma di T, estratta solo a metà dalla cava, è stata rinvenuta a circa 1 km dal sito. Aveva una lunghezza di circa 9 m ed era probabilmente destinata al santuario, ma una rottura costrinse ad abbandonare il lavoro.
Oltre alle pietre sono presenti sculture isolate, in argilla, molto rovinate dal tempo, che rappresentano probabilmente un cinghiale o una volpe. Confronti possono essere fatti con statue del medesimo tipo rinvenute nei siti di Nevalı Çori e di Nahal Hemar. Gli scultori dovevano svolgere la loro opera direttamente sull'altopiano del santuario, dove sono state rinvenute anche pietre non terminate e delle cavità a forma di scodella nella roccia argillosa, secondo una tecnica già utilizzata durante l'epipaleolitico per ottenere argilla per le sculture o per il legante argilloso utilizzato nelle murature.
Nella roccia sono anche presenti raffigurazioni di forme falliche, che forse risalgono ad epoche successive, trovando confronti nelle culture sumere e mesopotamiche (siti di Byblos, Nemrik, Helwan e Aswad) [...]
Ian Hodder, del programma archeologico della Stanford University, ha detto a proposito del sito: “Molte persone pensano che questo possa cambiare tutto. Cambia completamente le carte in tavola. Tutte le nostre teorie erano sbagliate. Le teorie sulla ‘rivoluzione del Neolitico’ hanno sempre sostenuto che tra 10 e 12 mila anni fa agricoltori ed allevatori hanno iniziato a creare villaggi, città, lavori specializzati, scrittura e tutto ciò che sappiamo delle antiche civiltà. Ma uno dei punti salienti delle vecchie teorie è che sia nata prima la città e solo dopo i luoghi di culto. Ora, invece, sembra che la religione sia apparsa prima della vita civilizzata ed organizzata in centri urbani; anzi, che sia quasi stata il motore primario per la creazione di città”.
Alcune immagini:
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Brezza tesa
Re: Göbekli Tepe
Una domanda sorge spontanea: non essendoci elementi di confronto con altre opere analoghe, su cosa è basata la datazione? sarebbe interessante avere le pubblicazioni originali degli scavi, perché probabilmente i reperti non sono solo pietre monumentali...
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Bava di vento
Re: Göbekli Tepe
Ultima modifica di Senmut; 31/10/2014 alle 18:28
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Bava di vento
Re: Göbekli Tepe
Da notare, comunque, l'impressionante livello artistico raggiunto - misteriosamente - da quella popolazione di cui nulla si sa. Gli altorilievi (tra l'altro in pietra e posti sui pilastri a "T") sono di pregiatissima fattura e certamente non il frutto di "abilità" nate, per caso, nei giorni precedenti all'edificazione del complesso archeologico (ufficialmente vecchio di 12.000 anni circa). Sono anche raffigurati alcuni animali da poco estinti (tesi ufficiale) e - tesi non ufficiale - alcuni animali da "troppo tempo" estinti.
Impossibile non rendersi conto, inoltre, delle diverse conoscenze che avevano coloro che hanno edificato la struttura nel suo insieme. I pilastri a "T", infatti, sembrano decisamente più vecchi rispetto alle mura perimetrali e di contenimento ma, nonostante ciò, denotano un metodo di lavorazione decisamente più raffinato e complicato (pur senza voler considerare l'enorme peso dei manufatti) che stride, e anche molto, con la rozzezza delle pietre utilizzate per l'edificazione delle mura perimetrali (messe una sopra l'altra abbastanza alla rinfusa e senza l'applicazione di una particolare tecnica costruttiva). Sembra quasi che chi è venuto dopo abbia utilizzato quei pilastri ormai in rovina (insieme all'enorme basamento), lì da parecchio tempo, per costruire qualcosa di diverso e di rudimentale (per scopi di gran lunga inferiori in rapporto all'originaria destinazione dell'intero complesso). Ne sarebbe prova, del resto, il fatto che i pilastri in pietra risultano spesso "decorati ed incisi" su tutte e quattro le facce, anche quelle più estese su cui poggiano le pietre costituenti le mura circolari. A che scopo, quindi, scolpire ed abbellire un pilastro se poi la decorazione deve essere coperta da rozza pietra priva di valore artistico? Ecco quindi che la tesi dell'edificazione contemporanea dei pilastri e del basamento da una parte, e delle mura circolari dall'altra, risulta essere messa seriamente in crisi da questi semplici aspetti. Del resto, in ambito archeologico, esistono diversi casi dubbi di costruzioni più antiche (molto più dispendiose in termini di difficoltà di edificazione e su cui non si sa nulla) utilizzate da chi è giunto successivamente e non è stato in grado di replicare la magnificenza edificatoria di chi lo ha preceduto (in possesso, paradossalmente, di abilità e conoscenze superiori). Un esempio su tutti: il sito archeologico di Baalbek (dove il basamento, secondo molti studiosi, è molto più antico del tempio sovrastante edificato dai romani).
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