Su questo siamo d'accordo, era un'iperboleDiciamo che c'è una grossa fetta di Italia e giustamente ne andiamo orgogliosi, come in Cassini-Huygens e in Rosetta, anche se è giusto pure ricordare gli altri paesi (spesso con contributi determinanti). Vale anche per le parti non citate della tua risposta!
Non è questo il problema. Il problema è che si prende meriti oltre la (discutibile, vedi risposta a Paolo) gestione dei fondi pubblici. L'ASI è un ente pubblico con meriti e demeriti, che vive grazie ai nostri soldi, non un'impresa eroica di scienziati ed ingegneri. E' vero che è nel trio dei maggiori enti spaziali europei, e possiamo dire nella top8 di quelli mondiali (ma rischiamo la top9 se i nordcoreani riusciranno a sviluppare un programma spaziale efficiente), ma dobbiamo anche ricordarci di chi sta dietro questa posizione, che non è un dipendente ASI e spesso opera anche oltre l'ASI.
No, è solo la parte FONDAMENTALE di ogni missione spazialeSenza lanciatore non esiste nemmeno l'idea di andare nello spazio. Ho capito che siamo il paese di Colombo, non il paese che lo fornì di denaro, uomini, navi ecc. (e infatti si prese le Americhe), ma un minimo di obiettività ci vuole.
Ma non l'ASI/Italianon per lanci fuori dall'orbita terrestre.
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