In provincia di cuneo faggi in abbondanza dai 1000 ai 1600 m circa, (sotto dominano I castagneti), nella val casotto, corsaglia, ellero, pesio, vermenagna, mentre I larici sono pochi.
In alta valle pesio molti abeti, specialmente abeti bianchi.
In valle gesso molti faggi fino a 1500-1600 metri, larici piuttosto rari nel comune di entracque e diffusi nel comune di valdieri dai 1500-1600 metri in su.
In valle stura faggi abbastanza diffusi fino al comune di vinadio
anno 2008:1176 mmanno 2009:1222,5 mmanno 2010:1265 mm
...Always looking at the sky...
Si e no - direi che l'arco Alpino, almeno quello meridionale, ha visto l'espansione del faggio ben prima - studi palinologici trentini (suggerisco di leggere questo interessante summary di quanto trovato nei laghi trentini a questo link https://www2.muse.it/pubblicazioni/6...cta_Geo_09.pdf) parlano di circa 4,500 anni BP. Invece verso Ovest (Pirenei e Spagna, in particolare), l'espansione del faggio secondo alcuni autori sarebbe molto piu recente, diciamo una cosa avvenuta negli ultimi 3,000 anni - partendo dai rifugi glaciali dell' EU orientale. Altri autori invece propendono per una diffusione del faggio da rifugi iberici, probabilmente supportata da un clima migliore "piu atlantico". Altre due considerazioni:
1) fateci caso, ma il faggio ed il cembro raramente coesistono nelle stesse vallate: certo, il cembro vive a quote molto piu alte, ma necessita di climi continentali (in aree umide infestazioni fungine quando coperto dal manto nevoso ne limitano la diffusione). Il faggio invece necessita di alta umidita' relativa, e nelle zone continentali riesce a crescere solo in aree piovose (e sono ovviamente ristrette)
2) Le mie impressioni, basate esclusivamente sul "sentimento" ed "a pelle" sono che la diffusione del faggio segue fedelmente i flussi umidi oceanici. E la valle dell' adige e' fondamentalmente un grande aspirapolvere/aspiranebbie della valpadana. Sono recentemente stato ad esempio in val Passiria, sopra Merano. Nella parte bassa della valle qualche faggio si incontra (non in fondovalle, ma sui versanti esposti ad ovest, e meno a sud). La valle come Heinrich potra' ben dirci pur essendo abbastanza "dentro" l'arco alpino riceve parecchie precipitazioni (sono bassi i rilievi direttamente a sud).
Ho visto vari faggi anche nella zona di Avelengo,e in una striscia in Bassa Val Passiria sopra Rifiano.
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Grazie per i contributi ed il link!
Però di faggi ce n'è tanti anche nella valle dell'Inn, e già da Innsbruck, che ha clima estremamente continentale, con non infrequenti record negatividi di umidità (föhn).
Continuo a preferire l'approccio oggettivo a quello induttivo.
Qualche sparuto orniello e carpino nero nella valle della Drava poco a valle di Lienz (luogo gelido d'inverno) a circa 600 m di quota. Anche qui i carpini neri sono massacrati da quella che credo sia una malattia ma che non conosco.
Scendendo da Dobbiaco, i faggi cominciano prima di Lienz e sono più abbondanti che a pari quota nella Pusteria italiana (dove sono praticamente assenti).
In Pusteria austriaca ben presente l'abete bianco.
Anche qui come da noi si vedono tante conifere secche (bostrico?)
Comunque è possibile che ciò consenta un punto di svolta per la conquista delle Alpi da parte del faggio. È solo una ipotesi.
Interessante il bosco misto a quota 1300/1350 del monte Sulfo ,un balcone sulla conca di Merano.
Tra alberi che riconosco ,vedo il Pino Silvestre,Betulla ,Abete Bianco raro il Rosso, qualche Faggio,almeno dove ho fatto l escursione. Ma quello che mi ha incuriosito di più é la varietà di funghi,qualche bel Porcino e molti velenosi ,ma bellissimi,e nessun finferlo.Mentre poco più a Nord in Val Passiria stessa altezza sono abbondanti i finferli,forse il bosco di abete é più adatto a questo fungo?
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Tra l'altro scendere la Drava su quella strada è un bel viaggiare rilassato: sono arrivato al Waissensee dove ho nuotato molto. Acqua superpulita da bere e a 22 gradi nonostante i 930 metri di quota. Praticamente un sogno! Anzi, credo che da un lato il fatto di attraversare un inverno comunque sempre gelido (più grande pista di pattinaggio d'Europa) tenga buone le piante acquatiche e le altre forme di vita indesiderate. Dall'altro a quel che mi hanno detto i locali, i 22 gradi li tiene regolarmente per due mesi all'anno.
scusate l'OT
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