
Originariamente Scritto da
EnnioDiPrinzio
Ingegneria climatica oppure pratiche green fin dove è possibile?
Io dico che se c'è più calore in giro non è un dramma ma un'opportunità nei climi temperati per riscaldarsi d'inverno con pompa di calore invece che soltanto una caldaia a gas.
Io sto costruendo una palazzina con sistemi autonomi fotovoltaici, impianti di riscaldamento a pavimento ed impianti di acqua calda sanitaria, alimentati da pompa di calore e caldaia a condensazione ausiliaria per ogni appartamento ( la pompa di calore, attraverso gli split può, in caso di necessità, raffrescare gli ambienti).
In questo caso l'edificio è già di per se poco emissivo ( grazie all'isolamento a cappotto) in più sottrae calore all'ambiente esterno per riscaldare gli appartamenti ed una parte di energia elettrica è prodotta sul posto tramite i pannelli fotovoltaici.
Credo che se su ogni tetto di abitazione ,( esclusi i centri storici) e su ogni copertura industriale mettessimo pannelli fotovoltaici contribuiremmo alla produzione di energia elettrica evitando di bruciare combustibile che fa aumentare la co2.
Ingegneria climatica?
Il massimo che riesco a pensare è andare a "rompere le scatole" alla Corrente del Golfo, ma si avrebbe solo una parziale influenza sull'Europa occidentale.
Basterebbe approfittare della strettoia e dei fondali relativamente bassi in cui si incanala il flusso della Corrente del Golfo, di fronte alla Florida .
Lì potremmo mettere delle vele subacquee per rallentare il flusso e magari usarlo a fini di produzione idroelettrica convogliandolo verso sistemi tipo pale eoliche subacquee .
Ammesso che riesca a rallentare e o diminuire il 5% della Coerente del Golfo, si potrebbe avvertire un leggero raffreddamento invernale in Europa ma inglesi e norvegesi ne sarebbero lieti,?
Non badate alle mie idee balzane però ...

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