L'abete bianco è uno dei miei alberi preferiti. Non so se per la crescita lenta o per il fatto che è sensibile all'inquinamento ma viene usato pochissimo in città. Si vedono invece tanti abeti rossi, comprese certe varietà pendule, che mi piacciono molto meno.
Comunque se non si fosse capito sono per gli alberi "autoctoni". Con l'eccezione delle sequoie, che ormai a Campobasso fanno parte del paesaggio urbano, eliminerei tutte i cipressi tuie e pseudotsuie di origine americana che hanno infestato il paesaggio grazie ad una politica sconsiderata dei vivaisti forestali negli anni 70.
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Ad un centinaio di metri c'è questo bel Pino domestico.
Fino all'anno scorso il tronco non si vedeva a causa della vitalba che lo avvolgeva completamente. Col covid e i 200 metri mi sono messo un giorno e l'ho completamente ripulito, compresi i rifiuti che si erano accumulati nel tempo.
E sono venute fuori anche due roverelle spontanee che ho "protetto", in particolare quella più a destra che ho potato in basso e che sta esplodendo.
Tra l'altro sempre "grazie" al covid e i famosi 200 metri nelle mie passeggiate attorno casa ho scoperto che anche i lecci si riproducono molto spontaneamente. E in alcune proprietà private ce ne sono di secolari.
OT: arrivati i rondoni.
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Anemoni nel bosco di cui sopra, domenica scorsa
Ottimo lavoro Trebor, i miei complimenti. Qualche pino d'aleppo l'avrei messo, giusto come esperimento per capire il grado di attecchimento alla tua altitudine. Anche a me non fanno impazzire ma sono un'ottima specie pioniera nelle riforestazioni.
I bagolari hai mai pensato di piantarli? Sono alberi eccezionali, super resistenti e dalla chioma stupenda
No, pini no. Ci sono pini domestici intorno, non mi piacciono e di questo tipo sono un problema per la neve. Non a caso li stanno togliendo via via in città. Il bagolaro non lo conosco, l'idea è di mettere ciò che trovo nei boschi e ancora lo trovo.
E poi già sto stretto ed avrei delle "precedenze". E comunque è da vedere cosa succede se crescono.
Peró tengo presente.![]()
Leggendo quanto scrive questo Commissario Capo del Corpo Forestale qui
https://www.carabinieri.it/editoria/...ino-d%27aleppo
forse il motivo sta nel fatto che la stragrande maggioranza dei pini d'Aleppo in Italia sono stati piantati dall'uomo e che originariamente forse era presente nel solo Gargano. Da qui la definizione di specie rara?
Forse le carte di distribuzione non tengono conto della distribuzione delle piante introdotte dall'uomo ma comunque mi sembra strano lo stesso.
Dalle mie parti non dovrebbe essere diffuso perché leggo che prediligerebbe le coste a suolo calcareo, quindi immagino suracusano, ragusano, palermitano, trapanese e forse agrigentino.
Vuol dire che farò più attenzione.
Direi il contario.
Al Conero le alte scarpate rocciose esposte al mare sono ricoperte di contorti halepensis, luoghi dove non solo non è proprio possibile piantare alberi, ma spesso nemmeno arrampicarsi a meno di essere rocciatori.
Si parla di estensioni notevoli, tutti alberelli di bassa taglia per via del suolo roccioso, ripido e sferzato dal vento marino.
Viaggiando sulla statale 106 dalla piana del Metaponto a quella di Sibari, si vede che tutte le vaste fiumare sassose sono ricoperte di halepensis, generalmente piantine piccole, perchè periodicamente travolte dalle piene maggiori. E' vero che alcuni autori attribuiscono questi popolamenti (vastissimi) ad una sottospecie calabrese, ma sempre di halepensis.
Gargano e Tremiti idem.
Anche in Liguria, dove prevale il pinaster, l'halepensis è presente in forma massiccia ed assolutamente spontanea (cioè su rocce dove è quasi impossibile arrivare arrampicandosi, figurarsi piantare alberi).
Il popolamento della bassa valle del Nera tra Narni ed Orte è anch'esso su pareti rocciose.
Addirittura ho visto alcuni halepensis di media taglia abbarbicati alle pareti rocciose quasi verticali che sovrastano Limone sul Garda!
Insomma può anche essere partito da piantagioni (e chissà quando), ma adesso è tutto meno che raro.
Ultima modifica di alnus; 25/04/2021 alle 07:31
La mia visuale:
Da sinistra: si intravede qualcuno di quegli odiosi alberi di cui parlavo tranne l'ultimo che è un cedro, in lontananza si intravedono grossi pini domestici, al centro il pino che ho ripulito, di nuovo in lontananza grosse conifere, tra cui anche sequoie, in una proprietà privata che potrebbe essere tranquillamente un parco, fila di cedri ed altri due pini domestici sulla estrema destra.![]()
Ultima modifica di TreborSnow; 25/04/2021 alle 08:35
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