Quello che sorprende è anche l'incapacità di autocritica. E' in tutto evidente che prima di protestare, si debba procedere a un comportamento meno impattante, altrimenti il "bla bla bla" non è delle vecchie generazioni ma soprattutto delle nuove. La massima di Gandhi è ogni giorno che passa sempre più attuale "sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo". Del resto si può fare molto con le nostre scelte perchè il mercato si muove in base alle nostre scelte.
Già.
Vorrei vedere come reagirebbero giovani e non se “i governi” domani decidessero di limitare i consumi di energia obbligando le persone a muoversi in bici o mezzi pubblici, eliminando lavatrici, televisori (al max uno x casa), lavapiatti e telefoni.
Le prime cose che mi sono venute in mente.
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La prima cosa che mi manda fuori dai gangheri è vedere quanti miei coetanei comprino paccottiglia da H&M, Primark, vestiti di scarsa qualità che durano poco, e di cui il più delle volte non hanno assolutamente bisogno. Non è che abbia tutti i torti il tizio, anche se ha citato gli esempi sbagliati
Perchè ha fatto gli esempi sbagliati? credo siano quelle le abitudini che impattano di più. Certamente anche l'usa e getta, ma mi sembra che gli altri esempi fossero calzanti, anche se SCOMODI. Detto questo non si vuole criminalizzare i giovani tout cour (non so se si scrive così!), ci saranno moltissimi ragazzi che con coerenza perseguono obbiettivi di vera sostenibilità nella loro vita. Però è l'atteggiamento di critica continua verso l'ALTRO che non va bene, senza guardare prima le nostre abitudini e i nostri atteggiamenti. I giovani hanno una loro responsabilità e tattarli sempre e solo come ragazzini a cui bisogna sempre dar ragione, non aiuta nè loro nè noi nè il pianeta.
Sempre vestiti sono e non è detto che durino poco, poi certo, c'|è chi li compra perché sa che gli servono e chi lo fa in modo compulsivo senza una reale necessità.
A me dà più fastidio chi si compra continuamente borsette e accessori di ogni tipo spesso superflui ed esclusivamente per rincorrere le mode del momento, magari costruiti con pelle di animali (se vogliamo fare qualcosa per limitare consumismo, caccia e allevamenti devono essere proprio le produzioni di superflue pellicce che devono essere abolite, non certo gli allevamenti per la produzione della carne), chi acquista dispositivi elettronici nuovi anche quando il vecchio va ancora benissimo (es. acquisto di ogni singolo iPhone o altro modello ogni anno) , ecc.
Non, ad esempio, schierarsi contro le cannucce di plastica per poi comprare quelle di carta avvolte nella plastica o condurre campagne di demonizzazione randomiche a turno sulle cose più disparate
In Africa il futuro sarà il petrolio:
https://www.pau.go.ug/the-oil-and-ga...andas-economy/
Uganda sees growth climbing to 4.3%, debt surging to 51.9% of GDP | Reuters
L'Italia senza nucleare pagherà un prezzo salatissimo per la transizione ecologica. Il bombardamento mediatico della "Crisi climatica" (media di settembre +0.3 gradi a livello mondiale rispetto alla 1979/2000) serve a proprio a far accettare a cittadini ed imprenditori l'aumento spropositato dei costi dell'energia e di conseguenza di tutto il resto.
Non sarebbe una brutta idea, anche perché nel 2021 è palesemente fatto per trollare.
Tornando IT, negli ultimi giorni alcuni giornali e associazioni continuano ad insistere per fermare il dibattito sul nucleare in Italia, pure in occasione della Pre-COP 26.
Evidentemente la disinformazione ancora dilaga, pure tra quelli che si definiscono ambientalisti, anche se queste tecnologie sono necessarie per una vera transizione ecologica, visto che le rinnovabili purtroppo non possono arrivare a coprire il 100% della produzione energetica.
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
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