
Originariamente Scritto da
snowaholic
Non ho idea degli aspetti ingegneristici legati alla realizzazione di una barriera di simili dimensioni ma in teoria potrebbe funzionare, tuttavia avrebbe grossi rischi in termini di impatto climatico, la cosa che temo maggiormente è una soppressione delle precipitazioni nelle regioni tropicali e dei monsoni in generale, come avviene anche con le grandi eruzioni vulcaniche.
L'aerosol in stratosfera avrebbe lo stesso problema come effetti climatici, non vedo però problemi con l'ozono visto che basterebbe evitare elementi chimici pericolosi (nelle eruzioni vulcaniche sono i composti di cloro e bromo contenuti nei gas magmatici a creare problemi, analogamente ai CFC di origine antropica).
Da questo punto di vista aumentare l'albedo al suolo, in particolare sugli oceani, avrebbe molto più senso per evitare questo tipo di effetti collaterali. Un esempio in piccolo che a mio avviso vedremo praticato molto presto saranno i pannelli fotovoltaici collocati in strutture galleggianti sugli specchi d'acqua, in particolare gli invasi artificiali dove ridurre l'evaporazione ha il vantaggio aggiuntivo di risparmiare acqua. L'acqua ha albedo elevato ed intrappola molto calore, schermare la luce in arrivo sull'acqua fa assorbire molta meno energia senza inibire l'attività convettiva.
Ovviamente ogni tentativo su larga scala (come sarebbe necessario per avere un impatto climatico globale) rischierebbe di alterare il clima in modo poco prevedibile e sarebbe da considerare come opzione estrema di mitigazione solo dopo averlo studiato con molta attenzione, ma quando si tratta di schermare la luce in arrivo dal sole prima che arrivi a terra le problematiche sono particolarmente evidenti.
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