Dai test che abbiamo effettuato è risultato che un flusso d'aria anche minimo rende trascurabile l'impatto della radiazione termica proveniente dalla carrozzeria, di intensità nettamente inferiore a quella diretta solare.
Il test è consistito nel far sporgere una unità oltre il tetto dell'auto con un particolare supporto e confrontare i dati con quelli riportati da una unità posizionata in modalità standard.
La radiazione solare diretta, invece, impatta le misure anche a velocità sostenute, impatto che è ovviamente maggiore nel semestre aprile-settembre e nelle ore centrali del giorno. E che cresce piuttosto rapidamente al diminuire della velocità di movimento (e quindi di ventilazione indotta), con un andamento che tende a essere esponenziale all'avvicinarsi a zero della velocità. Questo fenomeno, nei sistemi che si basano su schermatura, crea una dipendenza tra velocità e dato rilevato (minore è la velocità, maggiore è il valore riportato) che rappresenta una fonte di errore.
Nel dispositivo MeteoTracker, il sistema di correzione dell'errore radiativo rileva l'errore dovuto alla radiazione termica e lo trasforma in un parametro correttivo che riallinea il dato misurato a quello corretto.
Segnalibri