
Originariamente Scritto da
djordj
Proprio a questo proposito si possono fare un paio di considerazioni guardando un altro diagramma, quello che lega l'umidità relativa all'impedenza misurata... girato!

Infatti il micro che controlla il sensore dovrebbe acquisire solamente una tensione, che è inversamente proporzionale (logaritmo) all'impendenza del sensore.
Quindi quando misuriamo un'impedenza di 10^5 ohm e sappiamo (dal sensore di temperatura) che ci troviamo a 25°C, dobbiamo dire alla stazione che
stimiamo un'umidità relativa pari a circa 48%.
Purtroppo i micro sono stupidi e non sanno memorizzare una caratteristica non lineare come quella in figura (la curva è... curva!).
Solitamente si procede linearizzando la risposta del sensore.
Il metodo più semplice ma anche meno preciso è quello mostrato in figura, dove si sono presi gli estremi della caratteristica a 25°C e si è tirata una linea che
li congiunge (interpolazione lineare): in questo modo sappiamo che (in scala logaritmica) la
RH è inversamente proporzionale all'impedenza misurata.
Però questo metodo ha tre almeno grossi svantaggi:
- bisognerebbe avere una linea diversa per ogni temperatura di utilizzo
- bisognerebbe quindi decidere ogni quanti gradi (o decimi) ricalcolare quella linea
- in ogni caso la linea si scosta sempre dalla caratteristica reale (area verde)
Dal grafico tuttavia si nota che assumendo un simile algoritmo, nel range 35-50% l'umidità dovrebbe essere
sovrastimata (se misuro 10^5 dovrei stimare una
RH pari al 58% contro il 48% reale).
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