al largo del perù le acque si stanno raffreddando, non è che andiamo verso un NINO modoki
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-16,1 il 6 e il 14/02/2012 +41,1 il 04/08/2017
www.meteosystem.com/stazioni/savignanosulpanaro/
Lo spostamento in CP/west based a fine estate era contemplato in alcuni modelli dinamici dei quali mi ricordo sicuramente il GFDL.
Andrea
Ultima modifica di FilTur; 31/08/2015 alle 09:00
Lo shift climatico sembra essere presente e databile 1976:
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I Cicli pluriennali del clima – Lo shift del 1976 | Climatemonitor
anche se le cause sembrano essere ancora poco chiare.
Se non erro, nel 1976 c'è stata l'inversione di tendenza dell'AMO, che da calante è diventata crescente e nello stesso tempo la PDO è entrata nel suo ciclo positivo.
Nel 1976 si passò da una nina fortissima ad un debole Nino, un bel salto, poi è iniziata la fase predominante del Nino ( forse anche a causa della PDO positiva ).
Solo alcune considerazioni da profano.
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Francamente, io non credo che questi "salti" (ma...natura non facit saltus) possano essere attribuiti sempre e singolarmente ad un'unica causa. Come appunto già detto, al di là delle singole anomalie sul singolo anno, il 1983 non presentò lo shift del 1998. Evidentemente in certi anni abbiamo le condizioni favorevoli per un aumento delle anomalie che può perdurare anni prima del successivo step (e sicuramente è vero anche il contrario, se mai avremo condizioni favorevoli al raffreddamento): magari non tutte le condizioni insieme, ma sicuramente più che il semplice Nino/Nina.
No, non esiste una correlazione consolidata, Elz ha dato alcune info importanati, da quello che appare diciamo che dipende dal contesto. Nel 73 eravamo in fase negativa AMO e PDO negativa e questo impedi' qualunque shift. Lo shift climatico, se cosi' possiamo parlarne, riguarda la difficoltà di upwelling e quindi la difficoltà di eliminare le acque relativamente calde in superficie. In questo una situazione PDO-facilità l'upwelling, una PDO+ la ostacola favorendo condizioni di diffusione superficiale.
L'ho messa sul semplice xche' in realtà i veri attori sono le disposizioni medie dei venti zonali in rapporto con i tropici e l'equatore (e il perche' di questi e' assai + complesso e, credo, extraterrestre, solare e astronomico).
In pratica se, come penso, siamo in AMO in calo e PDO negativa di bassa frequenza, non avremo nessuno shift climatico e, anzi, avremo un calo nel tempo ... se invece non dovesse essere come penso si potrebbe avere shift.
A UK:
In primo luogo la situazione in NE pacifico e' in netta evoluzione e stanno emergendo cadute del getto + basse e + simili ad un quadro PDO- (lo attendo in netto calo gia da settembre), le ssta si stanno stemperando nella zona nord del "blob".Come pensi possa interagire, in chiave invernale e in area Atlantica, el Nino con possibili anomalie positive su Nord Pacifico?
Questa variazione unita al quadro ENSO che si manterrà positivo (anche se a mio avviso in netto calo gia da ottobre-novembre) creera' un quadro teleconnetivo estremamente diverso da quello dello scorso anno. Poi analizzeremo il come ma al secondo anno di Nino mi attendo una botta forte sul VP con forte perdita di forza e vedremo come questo si espliciterà in troposfera.
Ultima modifica di Sandro58; 01/09/2015 alle 20:23
La parte apicale del ciclo solare fa seguire grossomodo nei 2 anni successivi i massimi di elettromagnetismo.
L'interdipendenza tra forte elettromagnetismo e una fase positiva della NAO è stata in qualche modo correlata.
Gli ultimi 2 inverni hanno portato segno + ed infatti l'ultimo in particolare dovrebbe aver segnato la fase massima dell'elettromagnetismo solare.
Il fatto che poi in realtà si possa essere trattato di un massimo relativamente debole potrebbe trovare riscontro ad esempio nel mantenimento di un delta di gradiente polo/equatore comunque piuttosto debole (anche se in lieve ripresa) ovvero in un segno dell'AO index non troppo distante dalla neutralità o ancora meglio in un Arctic Dipole positivo.
Se volessimo andare oltre opportunamente rilevando che la NAO+ è stata in realtà indotta da un dislocamento forzato del vp a causa del Blob pacifico (NPM+) diciamo un altro pezzo dello stesso mosaico fino a risalire al fattore Enso come possibile causa primaria ( o quasi primaria).
In tal senso rileverebbero infatti, nel aver provocato le forti anomalìe positive di segno + nel nord Pacifico a partire dall'autunno 2013, le sue prevalenti fasi negative ovvero il mantenimento delle SSTA+ nelle regioni 3.4 e 4.
Potremmo quindi arrivare a correlare direttamente il fattore Enso con l'influenza elettromagnetica della nostra stella?
Forse....~
Matteo
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