Mi sembra osservando un po tutto che il timido ponte con forma arcuata vada a radicarsi sui balcani invece di disporsi verso nord est..in tal modo l unica aria fredda disponibile sarebbe quella stagnante in suolo europeo...mentre il gelo continentale sfilerebbe rapido a est..che ne pensate...
AO e NAO in netto calo, buone prospettive confermate?
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Interessante articolo tratto da MG
L'inverno affila le armi e minaccia di salire prepotentemente in cattedra - METEO GIULIACCI.IT
Potrebbe essere l'inverno del modello inglese ? Difficile dire con gli altri due che vanno a ovest. Ricordo che UKMO se ne rimase ad est sul precedente episodio apripista del 27 dicembre, contrariamente agli altri due che facevano passare la colata a sud-ovest dell'Irlanda.
Parlando al telefono con Matteo con la presenza di gelo a est le traiettorie meridiane vanno spesso a ovest, ma ora come allora il gelo dov'era?
domattina sveglia presto
Andrea
Davvero molto problematica l'interpretazione del very long range di questa tormentata stagione invernale.
Gli stessi modelli stanno mostrando molta fatica nel dipingere i possibili scenari e gli scostamenti da una corsa all'altra anche su tempistiche non troppo dilatate si sono fatti molto spesso problematici.
Detto ciò.. sembra non potersi attribuire alla seconda invernata stagionale (la prima per il nord Italia) alcun carattere di eccezionalità dal momento che le temperature medie in bassa troposfera (850 hpa) si attesteranno nell'ambito della prossima settimana su un valore all'incirca di -2°/ -4° C al nord.
Le dinamiche di natura polare marittima portano con sé valori piuttosto bassi di geootenziale con associati valori termici a 500 hpa non lontani dai -30°C.
Alla luce di ciò è atteso comunque un raffreddamento consistente al suolo grazie alla probabile presenza di precipitazioni che si distribuiranno nel corso della settimana che viene anche se, come ripeto, non c'è da fare granché affidamento a contributi di natura avvettiva in quanto non esiste uno strato vero di freddo consolidato al suolo che possa ritenersi coadiutore rispetto le dinamiche convettive.
Gli scenari futuri, per quanto poco predicibili, mettono poi in evidenza una possibile ripresa di vorticità in area canadese ma contestuale ad un forte raffreddamento del suolo nelle pianure russo-siberiane:
Questo deve essere ben valutato in un'ottica di possibile contrapposizione tra una ripresa zonale in Atlantico e una frenata che la stessa potrebbe subire nei pressi del Vecchio continente.
E' molto probabile che qualora non vi siano elementi termici di rilievo intesi come opposizione, vista l'attenuazione prevista dei flussi di calore prevista tra qualche gg. (benché temporanea), gli scenari più verosimili siano quelli di una ripresa di vorticità in Atlantico e quindi la ripartenza di una fase ove la "giostra zonale" la fa da padrona.
Se invece venisse confermata il forte raffreddamento al suolo previsto nel cuore del continente, è allora probabile che il vortice canadese, benché parzialmente rimpinguato, trovi filo da torcere.
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Matteo
Non vedo infatti forzanti dinamiche di rilievo che possano essere in grado di smuovere in maniera seria verso episodi invernali di rilievo se non si parte da una ripresa dei flussi principalmente ascrivibili ad un'opposizione termica da parte del continente europeo.
Flussi che al momento sono in calo e che probabilmente lavoreranno a basso regime per i prossimi 7 giorni:
time_series_cfsr_vt_100mb_2015_NH.gif
La ripresa, a carico principalmente della wave 1, sarà più avvertita in strato ove l'e.p. flux potrebbe risultare da subito convergente fino al limite quasi di un displacement del vps:
Ma tutto ciò tradotto in troposfera ove si continueranno a fare ( o a NON fare) i giochi significherà in soldoni quanto detto sopra ovvero un forte raffreddamento del continente eurasiatico.
Non credo affatto invece ad un completo svuotamento di vorticità nell'area canadese in quanto gli isospessori delle masse artiche in bassa strato e in media alta troposfera non sono al momento ancora così poco significativi a meno che non intervenga anche nel comparto Atlantico un flusso di calore molto significativo, cosa che, per ora, non sarebbe dato pensare.
Potrebbe invece essere sufficiente una seria opposizione termica, dal momento che è verosimile che prossimamente nel cuore del Vecchio continente, possa fare molto freddo.
Matteo
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