continua la salita
è tornato il grafico del lamma, il nam al 5 dicembre è di 2.2...
Se non sbaglio il grafico evidenzia un'ulteriore e repentina impennata dell'indice NAM, tale da sfondare addirittura quota 2: perciò rivolgo a tutti gli utenti esperti in teleconnessioni una domanda da autentico profano: questa ulteriore impennata oltre quota 2 quali ripercussioni può avere sulle dinamiche stratosferiche e teleconnettive? Cosa cambia rispetto alle precedenti considerazioni, allorché l'indice ballava sull'1,5, senza sfondarlo decisamente all'insù? Esistono studi specifici e statistici al riguardo?
Grazie mille sin d'ora per le delucidazioni!
NAM-2011-20121.jpg
.......ne parliamo dopo metà gennaio come nel 2011/2012? Un mese più tardi ed un mese in meno, questo è l'inverno dalle nostre parti.
Citta' di Castello(PG):
http://www.tifernometeo.tk/
10 giorni di neve e gelo già farebbero la storia, vedi il 1991.
Da noi non servono mesi di inverno, ma eventi da ricordare seppur brevi..
Stazione meteo Davis Vantage Pro2
Dati Valdobbiadene (fraz. S.Pietro di Barbozza) http://valdobbiadene.altervista.org
Rete Stazioni Meteonetwork: http://my.meteonetwork.it/station/vnt201
La relazione vortice stratosferico-superficie è fondamentalmente lineare, una spiegazione teorica esiste da parecchio tempo:
http://www.met.reading.ac.uk/~sws97m.../jclim2002.pdf
L'articolo di Ambaum-Hoskins è incentrato sulla nao, anche se il meccanismo dettagliato del coupling stratosfera-troposfera non è del tutto noto e probabilmente coinvolge qualche feedback troposferico la loro descrizione teorica è in linea con quanto osservato nel mondo reale, un vortice forte in media stratosfera innalza la tropopausa polare (dHtpp nell'eq. 9) e l'impatto sui gpt-slp di superficie ne è proporzionale.
Le soglie del nam sono solo una scelta di convenienza per avere un segnale ed un numero di casi sufficientemente elevato. Il segnale è facilmente rilevabile nella tropopausa dove il rapporto segnale/rumore è alto mentre in troposfera è sovrapposto alla normale(ampia) variabilità atmosferica, con un anomalia così ampia sostanzialmente scompaiono valori molto negativi dell'AO, diventano possibili valori molto elevati e nel complesso c'è una maggiore probabilità di AO positiva tanto più tanto maggiore è l'anomalia stratosferica.
Our theoretical model predicts that a fractional
change in stratospheric potential vorticity is associated
with a fractional change in tropopause pressure that is
one-half in magnitude and opposite in sign. So a 1 standard
deviation increase in the NAO index, which is
associated with a 10% increase in stratospheric potential
vorticity, will lead to an associated 5% drop in Arctic
tropopause pressure. This corresponds to a 300-m rise
of the Arctic tropopause. These predictions are in accord
with the observed regressions. Such a rise of the Arctic
tropopause is estimated to lead to a 5-hPa drop in pressure
close to the North Pole. This value is somewhat
higher than the observed pressure signal perhaps due to
the simplicity of the model.
Elz, ti sei fatto un'idea di cosa potrebbe succedere ?...io penso che non avremo vie di mezzo, premettendo che perlomeno per i prox 10/15 gg resteremo grossomodo nelle attuali condizioni: ovvero o questa trottola impazzita che sta girando a regimi inusitatamente elevati andrà "fuori giri" (MMW) spaccandosi , oppure rischiamo un inverno totalmente anomalo dominato dalla zonalità medio-alta e hp spalmato sui paralleli centromeridionali europei (mediamente)....
...magari fosse una trottola impazzita, a me pare un sistema tutto d'un pezzo, strutturato ed efficace come un rullo compressore.
Citta' di Castello(PG):
http://www.tifernometeo.tk/
Nei prossimi 10 gg., il vps all'altezza corrispondente a 10 hpa, girerà tra i 50 e i 54 m/s quando la sua velocità media in condizioni normali si aggira tra i 40 e i 45 m/s in questo periodo.
Il NAM (che è l'AO anch'esso corrispondente a 10 hpA) ha varcato la soglia critica dell'ESE cold lo scorso 27 novembre e ad oggi i rilevamenti ne attestano il massimo valore di +2.3.
Il vortice polare risulta molto chiuso e compatto con una tendenza media ad AO+ così come da copione in base alle dinamiche del t-s-t event che secondo gli studi statistici di Baldwin e Dunkerton potrebbe risultare condizionato dalla stratosfera per i prossimi 45/60 giorni.
Mi preme sottolineare che lo studio parla di precondizionamento sull'indice AO con una tendenza media ad AO positiva.
Questo significa che un temporaneo calo del valore non vanifica gli effetti dell'ESE in troposfera se poi il trend medio rimane attestato su valori positivi (strong vortex).
I fattori esacerbanti questo andamento sul piano teleconnettivo sono principalmente, a mio avviso, da ricercarsi nel fattore Enso positivo strong e nella Qbo positiva che indubbiamente hanno evidenziato un netto rinforzo di gradiente ed una bassa propensione ad attività di trasporto in seno alla Brewer Dobson Circulation.
A mio avviso non possono ravvisarsi altri motivi di disturbo all'attuale andamento stagionale se non quelli legati ad un possibile forte raffreddamento dell'area euroasiatica che in concorso proprio con le elevate velocità zonali potrebbero sviluppare rapidi disturbi all'attività del vortice con riflesso sui piani orizzontali e verticali.
Ma si tratta, ribadisco, solo di una possibilità ( e dell'unica via di uscita in tempi relativamente brevi) da valutare entro la fine dell'anno ovvero sulla base delle forze oppositive alla rotazione del vortice polare scaturenti proprio da una forzante troposferica di natura termica.
Diversamente il vortice polare avrà ben pochi ostacoli sul proprio percorso e prevalenti dinamiche zonali si alterneranno a rapide ondulazioni nelle temporanee fasi di fisiologico rilassamento zonale fino al termine degli effetti del precondizionamento.
Matteo
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