Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
Non è affatto banale la tua considerazione Giuseppe e quindi merita di ritornarci sopra.
E' evidente tu ti riferisca al rischio di un blocco semistazionario generato da un'onda di Rossby avente velocità inferiore a quella critica.
Ricordo che un blocco circolatorio semistazionario ove la velocità dell'onda di Rossby sia inferiore a quella critica genera un'inibizione nella trasmissione verticale dei flussi di calore con le immaginabili conseguenze.
Banalmente: si tratta di situazione di blocco anomale in quanto vengono generate non tanto da un comportamento dinamico della troposfera bensì da fattori anch'essi anomali di riscaldamento oceanico.
Ci si riferisce in particolar modo al Blob warm del nord pacifico il quale ha caratterizzato e, crediamo, condizionato sensibilmente la circolazione autunno-invernale degli anni dal 2012/2013 al 2014/2015 grazie ad una situazione di blocco al getto polare generato appunto da un forte riscaldamento oceanico.
In tal caso veniva a crearsi una divergenza del jet stream al di sotto di tale blocco.

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Trattandosi, come si diceva prima, di un'onda stazionaria costituente un blocco importante alla circolazione polare, andava a generare flussi verticali scarsamente propagativi e come tali impattanti sul raffreddamento della media alta stratosfera.

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Il dubbio, legittimo viene a riproporsi a proposito del trend ondulatorio attuale ove spesso l'onda pacifica, in posizione centrale rispetto i meridiani oceanici, tende a configurare un'anomalìa media di geopotenziale in qualche modo assimilabile alle dinamiche anzidette.

Se vogliamo attribuire, come in premessa, la causa di tale anomalìa all'anomalo riscaldamento del Pacifico settentrionale, mi sentirei più tranquillo nel non considerare l'attuale anomalìa media di geopotenziale assimilabile a quella del blob pacifico in quanto quest'ultimo può dirsi in tutto o quasi risolto dalla modifica del comportamento della circolazione del Pacifico tropico -equatoriale sulla quale non entro ora nel merito (vedi modifica IPO- in IPO+ post ENSO 2015/2016).
Mi pare invece un'anomalìa caratteristica del segnale ENSO- e connotata da PNA negativa in quanto comunque si nota una tendenziale diminuzione del geopotenziale alle latitudini medie e subtropicali e che pertanto rende papabile una tendenza alla divergenza del getto.

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ma con una componente dinamica maggiore evidenziata da una migliore propagazione dei flussi di calore:

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Ovviamente questo non significa escludere la possibile insorgenza di raffreddamenti stratosferici tanto più, come ben si evidenziato, in condizioni di La Nina ove mediamente non di rado il vps risulta mediamente più forte, tuttavia mi sento di attribuire all'attuale sinottica pacifica un comportamento maggiormente riferibile a fattori di normale variabilità climatica e quindi suscettibili di maggiori variazioni vista la prevalente componente dinamica della circolazione.

Matteo molto esaustivo.
Aggiungo che l'onda troposferica pacifica sia espressione di una dinamica troposferica ondulatoria e senza nessun "doping" oceanico laddove un Nina moderata si stia manifestando con anomalie che alimentano l'onda troposferica pacifica in location più occ.le rispetto agli scorsi anni.
Dunque risolti gli esiti del segnale ENSO+ sia in sede tropicale e subtropicale e sia in sede polare le TLC "classiche" la faranno da padrone con un'attività convettiva (MJO) legata a questa tipologia di Nina debole che favorisce, appunto, quest'onda pacifica troposferica così posizionata.
Inoltre anche che lo snowcover su Eurasia sta alimentando gli attriti che poi si stanno esplicando nelle vorticità in uscita dal continente

Un'altra considerazione mi viene spontanea.
A posteriori pare evidente come il blob su nord pacifico abbia condizionato la circolazione atmosferica sul settore Atlantico andando ad inibire l'oscillazione del pattern in area PNA limitando fortemente le oscillazioni del getto in entrata sull'Atlantico.
Oltretutto la limitazione indotta da quel blob pacifico alla modulazione del getto in tutto quel settore ha contribuito a "comprimere" la colonna del VP tutto fungendo da "acceleratore".
Se pensiamo al modello concettuale proposto sopra capiamo come il VP non avendo valvola di sfogo in quel settore gioco forza si trovava costretto ad accelerare in quei settori andando ad aumentare le possibilità degli SC poi puntualmente accaduti.