
Originariamente Scritto da
cavaz
Come diceva il buon Andrea @4cast sul gruppo whatsapp, la componente fotochimica è palese in questa seconda inversione zonale e lo si nota appunto dalla scarsa intensità dei flussi di calore. La stagione ormai avanzata (con raggi solari che arrivano ora sulla verticale del Polo) e il buon livello dell’ozono stanno alla base di questa dinamica che, nonostante una configurazione barica un po’ sgangherata (con un vortice secondario canadese nettamente minoritario), ha certamente caratteristiche chiare da evento split, come ad esempio la destrutturazione delle
EPV in medio/alta strato e la ripartenza del
VPS dall’alto.
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