
 Originariamente Scritto da 
mat69
					
				 
				L'analisi per cercare di individuare la strada più probabile (non certamente giusta a priori) circa l'evoluzione strato va cercata in troposfera, una volta accertato che ciò che è avvenuto nella massa del 
vps (intrusioni di momento e calore negativi) non abbia portato a compimento la dinamica di split o comunque nemmeno ad un Mmw.
Dalle evidenze che emergono proprio dalla troposfera è del tutto probabile che si entri in una fase tipicamente da 
NAO negativa, contraddistinta dalla risoluzione di tutte le barriere fisiche ed orografiche che hanno fin qui facilitato il trasporto eddy.
Pertanto, con 
AAM in calo, venti globali attorno alla fase 7,5/8 si va a notare come diretta conseguenza anche un calo temporaneo del 
PNA. Si va in soldoni verso una 2a decade di gennaio contraddistinta da flussi di calore a basso regime che indubbiamente potrebbero permettere al vortice stratosferico di riprendere un assetto circolare e di rinforzarsi tenendo peraltro presente ancora una moderata residua compressione di massa visibile ancora su W1.
Tuttavia, dalle analisi oggi visibili che accrediterebbero la traslazione dei centri di convezione tropico-equatoriali dall'oceano indiano all'oceano pacifico e che accondiscendono pertanto al segnale 
enso+ di fondo, la fase di bassi flussi potrebbe aver carattere del tutto temporaneo portando ad una nuova inversione di rotta nel corso della 3a decade.
Lo valuteremo meglio nei prossimi giorni.
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