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  1. #61
    Vento moderato L'avatar di Blizzard90
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Citazione Originariamente Scritto da Fabry18 Visualizza Messaggio
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  2. #62
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Siamo alle porte di un forte disturbo al VPS, che porterà un sensibile rallentamento delle velocità zonali che si porteranno fin verso valori inusuali per questo periodo
    IMG_4499.png
    Questo disturbo, principalmente canalizzato sulla prima onda, trova molto probabilmente origine dall’evoluzione della convezione tropicale verso il settore Pacifico, nonostante il segnale a bassa frequenza rimanga improntato verso una Madden stazionaria sul continente marittimo
    IMG_4500.png
    Un altro fattore che potrebbe aver favorito un disturbo così intenso e ficcante con la scarsa energia presente attualmente, è la QBO negativa. Come ben spiegato dal nostro @mat69 durante il webinar, recenti studi hanno illustrato come una QBO orientale vada a spostare verso nord la linea di “surf” mediana delle
    onde di Rossby, che hanno quindi bisogno di meno energia per creare ondulazioni capaci di disturbare l’evoluzione del VP.

    Le caratteristiche di questo Warming potrebbero alla fine rientrare nella casistica dei Canadian Warming, tra cui il riscaldamento più intenso in media stratosfera (30 hPa) rispetto all’alta stratosfera (10 hPa e oltre) come indicato dal paper di Labitzke del 1977, una pietra miliare degli studi su questo fenomeno.
    IMG_4502.pngIMG_4501.png
    Rimane qualche dubbio in merito, in quanto abbiamo comunque una modesta attività anche del pattern a 2 onde, seppur nettamente minoritario
    IMG_4504.jpegIMG_4503.png
    Un altro aspetto che potrebbe concretizzarsi in questo passaggio è la possibilità di t-s-t event, in cui la propagazione verticale dell’onda proseguirebbe fino alla sua rifrazione in stratosfera e il segnale verrebbe nuovamente trasmesso verso la troposfera. Questa dinamica richiederebbe tempo e per avere nuovi effetti sul
    VPT si dovrebbe attendere probabilmente inizio dicembre, passando prima per un rinforzo dello stesso nell’ultima decade del mese di novembre.
    Nel frattempo, la rottura d’onda prevista sul settore groenlandese lascerebbe pensare ad un sensibile calo dell’attività dei flussi prima di fine novembre. In questa direzione vanno anche altri segnali teleconnettivi come il GLAAM, previsto nuovamente negativo dopo la breve fase neutra attuale e il GWO in stage 4/1 (fasi 1 e 2/3)
    IMG_4506.pngIMG_4505.png
    Questi segnali denotano una cronica mancanza di energia, probabilmente figlia della fase ENSO negativa, che non pare sbloccarsi in tempi rapidi. Forse uno stage 2 (fasi 4/5) si potrebbe avere ad inizio dicembre, con la possibile attivazione di mountain e frictional torque, le basi iniziali per avere le possibilità di creare onde di Rossby forzanti, che poi necessiterebbero di uno stage 3 (fasi 6/7) per concretizzarsi.

    Possiamo quindi attenderci un’evoluzione contraddistinta da un dipolo artico pronunciato pure ai piani troposferici, con vorticità sbilanciate sul settore russo nel prossimo futuro. La rottura d’onda sul nord atlantico porterà verosimilmente ad un travaso di vorticità verso l’oceano con attivazione di un ramo del JS sull’Europa Centro-meridionale.
    Successivamente (intorno all’inizio della terza decade), in caso di conferma del t-s-t event, il rinforzo del VPT potrebbe portare ad un aumento dei principali indici teleconnettivi (ao e nao) e ,in questa fase, un blocco ad onda corta basterebbe a veicolare parte del freddo precedentemente affluito sull’Europa centro-settentrionale, brevemente fin sulle nostre regioni settentrionali.
    In questo caso, dopo una fase più zonale per fine mese, non è da escludere una nuova fase di blocco atlantico per inizio dicembre. Il tutto mentre in stratosfera si potrebbe andare verso un primo raffreddamento, con le vorticità precedentemente compresse sul settore eurasiatico che tornerebbero più vicine al polo geografico.

  3. #63
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
    Siamo alle porte di un forte disturbo al VPS, che porterà un sensibile rallentamento delle velocità zonali che si porteranno fin verso valori inusuali per questo periodo
    IMG_4499.png
    Questo disturbo, principalmente canalizzato sulla prima onda, trova molto probabilmente origine dall’evoluzione della convezione tropicale verso il settore Pacifico, nonostante il segnale a bassa frequenza rimanga improntato verso una Madden stazionaria sul continente marittimo
    IMG_4500.png
    Un altro fattore che potrebbe aver favorito un disturbo così intenso e ficcante con la scarsa energia presente attualmente, è la QBO negativa. Come ben spiegato dal nostro @mat69 durante il webinar, recenti studi hanno illustrato come una QBO orientale vada a spostare verso nord la linea di “surf” mediana delle
    onde di Rossby, che hanno quindi bisogno di meno energia per creare ondulazioni capaci di disturbare l’evoluzione del VP.

    Le caratteristiche di questo Warming potrebbero alla fine rientrare nella casistica dei Canadian Warming, tra cui il riscaldamento più intenso in media stratosfera (30 hPa) rispetto all’alta stratosfera (10 hPa e oltre) come indicato dal paper di Labitzke del 1977, una pietra miliare degli studi su questo fenomeno.
    IMG_4502.pngIMG_4501.png
    Rimane qualche dubbio in merito, in quanto abbiamo comunque una modesta attività anche del pattern a 2 onde, seppur nettamente minoritario
    IMG_4504.jpegIMG_4503.png
    Un altro aspetto che potrebbe concretizzarsi in questo passaggio è la possibilità di t-s-t event, in cui la propagazione verticale dell’onda proseguirebbe fino alla sua rifrazione in stratosfera e il segnale verrebbe nuovamente trasmesso verso la troposfera. Questa dinamica richiederebbe tempo e per avere nuovi effetti sul
    VPT si dovrebbe attendere probabilmente inizio dicembre, passando prima per un rinforzo dello stesso nell’ultima decade del mese di novembre.
    Nel frattempo, la rottura d’onda prevista sul settore groenlandese lascerebbe pensare ad un sensibile calo dell’attività dei flussi prima di fine novembre. In questa direzione vanno anche altri segnali teleconnettivi come il GLAAM, previsto nuovamente negativo dopo la breve fase neutra attuale e il GWO in stage 4/1 (fasi 1 e 2/3)
    IMG_4506.pngIMG_4505.png
    Questi segnali denotano una cronica mancanza di energia, probabilmente figlia della fase ENSO negativa, che non pare sbloccarsi in tempi rapidi. Forse uno stage 2 (fasi 4/5) si potrebbe avere ad inizio dicembre, con la possibile attivazione di mountain e frictional torque, le basi iniziali per avere le possibilità di creare onde di Rossby forzanti, che poi necessiterebbero di uno stage 3 (fasi 6/7) per concretizzarsi.

    Possiamo quindi attenderci un’evoluzione contraddistinta da un dipolo artico pronunciato pure ai piani troposferici, con vorticità sbilanciate sul settore russo nel prossimo futuro. La rottura d’onda sul nord atlantico porterà verosimilmente ad un travaso di vorticità verso l’oceano con attivazione di un ramo del JS sull’Europa Centro-meridionale.
    Successivamente (intorno all’inizio della terza decade), in caso di conferma del t-s-t event, il rinforzo del VPT potrebbe portare ad un aumento dei principali indici teleconnettivi (ao e nao) e ,in questa fase, un blocco ad onda corta basterebbe a veicolare parte del freddo precedentemente affluito sull’Europa centro-settentrionale, brevemente fin sulle nostre regioni settentrionali.
    In questo caso, dopo una fase più zonale per fine mese, non è da escludere una nuova fase di blocco atlantico per inizio dicembre. Il tutto mentre in stratosfera si potrebbe andare verso un primo raffreddamento, con le vorticità precedentemente compresse sul settore eurasiatico che tornerebbero più vicine al polo geografico.
    Si Daniele.
    Questo disturbo presenta proprio la più peculiare delle caratteristiche del CW ovvero un riscaldamento troposferico o della bassa stratosfera indotto da:

    un forte anticiclone aleutinico,

    che si sviluppa nei bassi livelli stratosferici.

    il disturbo è potente nei livelli “bassi” della stratosfera (30 mb ≈ metà stratosfera) ma non è in grado di propagare molto in alto fino ai 10 mb.
    Qui riporto uno dei passi più risalenti degli studi di K.Labitzke:
    IMG_20251110_214710.jpg

    T_2025111900_F216_30.jpg
    T_2025111900_F216_10.jpg
    Matteo



  4. #64
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Ho come l’idea che questa stagione sarà più sorprendente di quello che pensiamo


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    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  5. #65
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Citazione Originariamente Scritto da Fabry18 Visualizza Messaggio
    Ho come l’idea che questa stagione sarà più sorprendente di quello che pensiamo


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    Io non vedo nulla di diverso dagli ultimi anni sinceramente
    "Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."

  6. #66
    Brezza leggera L'avatar di bunicorn
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
    Siamo alle porte di un forte disturbo al VPS, che porterà un sensibile rallentamento delle velocità zonali che si porteranno fin verso valori inusuali per questo periodo
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    Questo disturbo, principalmente canalizzato sulla prima onda, trova molto probabilmente origine dall’evoluzione della convezione tropicale verso il settore Pacifico, nonostante il segnale a bassa frequenza rimanga improntato verso una Madden stazionaria sul continente marittimo
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    Un altro fattore che potrebbe aver favorito un disturbo così intenso e ficcante con la scarsa energia presente attualmente, è la QBO negativa. Come ben spiegato dal nostro @mat69 durante il webinar, recenti studi hanno illustrato come una QBO orientale vada a spostare verso nord la linea di “surf” mediana delle
    onde di Rossby, che hanno quindi bisogno di meno energia per creare ondulazioni capaci di disturbare l’evoluzione del VP.

    Le caratteristiche di questo Warming potrebbero alla fine rientrare nella casistica dei Canadian Warming, tra cui il riscaldamento più intenso in media stratosfera (30 hPa) rispetto all’alta stratosfera (10 hPa e oltre) come indicato dal paper di Labitzke del 1977, una pietra miliare degli studi su questo fenomeno.
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    Rimane qualche dubbio in merito, in quanto abbiamo comunque una modesta attività anche del pattern a 2 onde, seppur nettamente minoritario
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    Un altro aspetto che potrebbe concretizzarsi in questo passaggio è la possibilità di t-s-t event, in cui la propagazione verticale dell’onda proseguirebbe fino alla sua rifrazione in stratosfera e il segnale verrebbe nuovamente trasmesso verso la troposfera. Questa dinamica richiederebbe tempo e per avere nuovi effetti sul
    VPT si dovrebbe attendere probabilmente inizio dicembre, passando prima per un rinforzo dello stesso nell’ultima decade del mese di novembre.
    Nel frattempo, la rottura d’onda prevista sul settore groenlandese lascerebbe pensare ad un sensibile calo dell’attività dei flussi prima di fine novembre. In questa direzione vanno anche altri segnali teleconnettivi come il GLAAM, previsto nuovamente negativo dopo la breve fase neutra attuale e il GWO in stage 4/1 (fasi 1 e 2/3)
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    Questi segnali denotano una cronica mancanza di energia, probabilmente figlia della fase ENSO negativa, che non pare sbloccarsi in tempi rapidi. Forse uno stage 2 (fasi 4/5) si potrebbe avere ad inizio dicembre, con la possibile attivazione di mountain e frictional torque, le basi iniziali per avere le possibilità di creare onde di Rossby forzanti, che poi necessiterebbero di uno stage 3 (fasi 6/7) per concretizzarsi.

    Possiamo quindi attenderci un’evoluzione contraddistinta da un dipolo artico pronunciato pure ai piani troposferici, con vorticità sbilanciate sul settore russo nel prossimo futuro. La rottura d’onda sul nord atlantico porterà verosimilmente ad un travaso di vorticità verso l’oceano con attivazione di un ramo del JS sull’Europa Centro-meridionale.
    Successivamente (intorno all’inizio della terza decade), in caso di conferma del t-s-t event, il rinforzo del VPT potrebbe portare ad un aumento dei principali indici teleconnettivi (ao e nao) e ,in questa fase, un blocco ad onda corta basterebbe a veicolare parte del freddo precedentemente affluito sull’Europa centro-settentrionale, brevemente fin sulle nostre regioni settentrionali.
    In questo caso, dopo una fase più zonale per fine mese, non è da escludere una nuova fase di blocco atlantico per inizio dicembre. Il tutto mentre in stratosfera si potrebbe andare verso un primo raffreddamento, con le vorticità precedentemente compresse sul settore eurasiatico che tornerebbero più vicine al polo geografico.

    Non mi pare vi sia una cronica mancanza d'energia, poiché l'anomalia dei flussi è nella norma (l'anno passato era ben più bassa) e, si, c'è una tendenza ad aumento sul forecast a 10 giorni.
    Sull'intensità dell'attività attesa forse è meglio aspettare qualche altro giorno per valutare meglio. A pelle direi che troppo forte non mi pare.


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  7. #67
    Vento fresco L'avatar di gianni56
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    non a caso si trova pure una puntuale corrispondenza nella distribuzione dell'ozono stratosferico sia a 30 che a 50 hpa
    Stanco delle solite proposte di climatizzazione? delle solite marche e dei soliti prezzi? Opta per MCS!! una garanzia per tutti gli ambienti, anche nel garage nuoterai nel fresco. MCS, il fresco più conveniente per la tua estate!

  8. #68
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Citazione Originariamente Scritto da bunicorn Visualizza Messaggio
    Non mi pare vi sia una cronica mancanza d'energia, poiché l'anomalia dei flussi è nella norma (l'anno passato era ben più bassa) e, si, c'è una tendenza ad aumento sul forecast a 10 giorni.
    Sull'intensità dell'attività attesa forse è meglio aspettare qualche altro giorno per valutare meglio. A pelle direi che troppo forte non mi pare.


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    Se guardiamo alle più basse quote stratosferiche, i flussi nelle ultime settimane sono rimasti sottomedia e su valori simili all’anno scorso
    IMG_4515.jpeg
    Il picco previsto è appunto quello che va a causare il disturbo ad 1 onda, assimilabile ad un CW ed è probabilmente figlio del temporaneo mutamento delle condizioni sul Pacifico, con calo sensibile del SOI e convezione tropicale in fase 6. Anche l’aumento del PNA denota questo cambiamento. Il tutto però non è abbinato a fasi forzanti del GWO e quindi potrebbe risultare alla fine un po’ troppo effimero

  9. #69
    Brezza leggera L'avatar di bunicorn
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
    Se guardiamo alle più basse quote stratosferiche, i flussi nelle ultime settimane sono rimasti sottomedia e su valori simili all’anno scorso
    IMG_4515.jpeg
    Il picco previsto è appunto quello che va a causare il disturbo ad 1 onda, assimilabile ad un CW ed è probabilmente figlio del temporaneo mutamento delle condizioni sul Pacifico, con calo sensibile del SOI e convezione tropicale in fase 6. Anche l’aumento del PNA denota questo cambiamento. Il tutto però non è abbinato a fasi forzanti del GWO e quindi potrebbe risultare alla fine un po’ troppo effimero
    Io guardo un po' più in alto e su un periodo appena più breve (mi sono basato sule specifiche di Waugh, e Polvani), ma cambia poco.Si, ricordavo male.L'anno passato si è avuta un'anomalia un po' più alta inizialmente, ma poi è crollata.Quest'anno è partito in norma e rispetto all'anno passato, però punta in alto e non in basso.Tuttavia, come giustamente dici, alla fine si propone essere un qualcosa al più moderato.

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  10. #70
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Citazione Originariamente Scritto da luca_mo Visualizza Messaggio
    Io non vedo nulla di diverso dagli ultimi anni sinceramente
    Mah insomma....un settembre che alla fine non è andato dalla normalità non solo dell'ultimo trentennio ma anche di quello precedente...un ottobre che al nord ha chiuso praticamente in media 71/2000 cosa che non succedeva da un lustro almeno...delle diversità per il momento ci sono state, che poi si possa incorrere nelle solite dinamiche dettate dal trend di fondo ci sta, però per ora che sia andata come gli scorsi anni anche no.

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