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  1. #71
    Burrasca L'avatar di luca_mo
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Mah insomma....un settembre che alla fine non è andato dalla normalità non solo dell'ultimo trentennio ma anche di quello precedente...un ottobre che al nord ha chiuso praticamente in media 71/2000 cosa che non succedeva da un lustro almeno...delle diversità per il momento ci sono state, che poi si possa incorrere nelle solite dinamiche dettate dal trend di fondo ci sta, però per ora che sia andata come gli scorsi anni anche no.
    Mi spieghi cosa c'entra l'autunno in Italia con le vicende del VP nel trimestre invernale?
    "Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."

  2. #72
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
    Siamo alle porte di un forte disturbo al VPS, che porterà un sensibile rallentamento delle velocità zonali che si porteranno fin verso valori inusuali per questo periodo
    Allegato 646006
    Questo disturbo, principalmente canalizzato sulla prima onda, trova molto probabilmente origine dall’evoluzione della convezione tropicale verso il settore Pacifico, nonostante il segnale a bassa frequenza rimanga improntato verso una Madden stazionaria sul continente marittimo
    Allegato 646007
    Un altro fattore che potrebbe aver favorito un disturbo così intenso e ficcante con la scarsa energia presente attualmente, è la QBO negativa. Come ben spiegato dal nostro @mat69 durante il webinar, recenti studi hanno illustrato come una QBO orientale vada a spostare verso nord la linea di “surf” mediana delle
    onde di Rossby, che hanno quindi bisogno di meno energia per creare ondulazioni capaci di disturbare l’evoluzione del VP.

    Le caratteristiche di questo Warming potrebbero alla fine rientrare nella casistica dei Canadian Warming, tra cui il riscaldamento più intenso in media stratosfera (30 hPa) rispetto all’alta stratosfera (10 hPa e oltre) come indicato dal paper di Labitzke del 1977, una pietra miliare degli studi su questo fenomeno.
    Allegato 646008Allegato 646009
    Rimane qualche dubbio in merito, in quanto abbiamo comunque una modesta attività anche del pattern a 2 onde, seppur nettamente minoritario
    Allegato 646010Allegato 646011
    Un altro aspetto che potrebbe concretizzarsi in questo passaggio è la possibilità di t-s-t event, in cui la propagazione verticale dell’onda proseguirebbe fino alla sua rifrazione in stratosfera e il segnale verrebbe nuovamente trasmesso verso la troposfera. Questa dinamica richiederebbe tempo e per avere nuovi effetti sul
    VPT si dovrebbe attendere probabilmente inizio dicembre, passando prima per un rinforzo dello stesso nell’ultima decade del mese di novembre.
    Nel frattempo, la rottura d’onda prevista sul settore groenlandese lascerebbe pensare ad un sensibile calo dell’attività dei flussi prima di fine novembre. In questa direzione vanno anche altri segnali teleconnettivi come il GLAAM, previsto nuovamente negativo dopo la breve fase neutra attuale e il GWO in stage 4/1 (fasi 1 e 2/3)
    Allegato 646012Allegato 646013
    Questi segnali denotano una cronica mancanza di energia, probabilmente figlia della fase ENSO negativa, che non pare sbloccarsi in tempi rapidi. Forse uno stage 2 (fasi 4/5) si potrebbe avere ad inizio dicembre, con la possibile attivazione di mountain e frictional torque, le basi iniziali per avere le possibilità di creare onde di Rossby forzanti, che poi necessiterebbero di uno stage 3 (fasi 6/7) per concretizzarsi.

    Possiamo quindi attenderci un’evoluzione contraddistinta da un dipolo artico pronunciato pure ai piani troposferici, con vorticità sbilanciate sul settore russo nel prossimo futuro. La rottura d’onda sul nord atlantico porterà verosimilmente ad un travaso di vorticità verso l’oceano con attivazione di un ramo del JS sull’Europa Centro-meridionale.
    Successivamente (intorno all’inizio della terza decade), in caso di conferma del t-s-t event, il rinforzo del VPT potrebbe portare ad un aumento dei principali indici teleconnettivi (ao e nao) e ,in questa fase, un blocco ad onda corta basterebbe a veicolare parte del freddo precedentemente affluito sull’Europa centro-settentrionale, brevemente fin sulle nostre regioni settentrionali.
    In questo caso, dopo una fase più zonale per fine mese, non è da escludere una nuova fase di blocco atlantico per inizio dicembre. Il tutto mentre in stratosfera si potrebbe andare verso un primo raffreddamento, con le vorticità precedentemente compresse sul settore eurasiatico che tornerebbero più vicine al polo geografico.
    Ripartiamo da qui, andando a riprendere i punti cardine dell’analisi.
    Il Warming di cui avevo parlato, pare confermare le caratteristiche di un CW. In particolare, possiamo
    notare come la quota più interessata dal riscaldamento sia quella dei 30hPa, dove si raggiunge addirittura l’inversione di gradiente
    IMG_4569.jpg
    mentre sopra il disturbo perde gradualmente d’importanza
    IMG_4571.jpgIMG_4570.jpgIMG_4568.jpg
    Per maggiori conferme attendiamo la classificazione del FU berlin ma in caso venisse confermato, si parlerebbe di un evento che manca ormai da 25 anni.
    Pare confermata anche la dinamica classica da t-s-t event, dove durante la trasmissione del segnale t-s, in troposfera si va incontro ad una temporanea ripresa del VPT
    IMG_4572.jpeg
    La dinamica sposa in pieno anche l’andamento delle fasi del GWO
    IMG_4573.png
    dove l’attuale stage 4 si nota bene nel determinismo
    IMG_4574.png
    con la rottura d’onda nel Nord Atlantico che è un chiaro segnale.
    Pure il successivo stage 1 (fasi 2-3) trova conferma nei modelli attuali e rappresenta il rinforzo zonale previsto in ultima decade
    IMG_4575.png
    Rimane invece da capire se riusciremo tra fine mese ed inizio dicembre ad avanzare fino allo stage 2 che è composto dalle fasi di frictional e mountain torque. Due fasi quindi forzanti che possono gettare le basi per ondulazioni più energiche.

    In questo quadro teleconnettivo, mi sentirei di confermare la linea di tendenza esposta nel messaggio precedente. Un possibile stage 2 del GWO potrebbe portare ad una temporanea elevazione di un promontorio anticiclonico sul cuore dell’Europa tra fine mese ed inizio dicembre. La nuova trasmissione del segnale s-t andrebbe a destrutturare nuovamente il VPT con possibile elevazione verso nord del suddetto promontorio

  3. #73
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Buonasera,
    volevo fare una domanda ai più esperti

    Con l'attuale regime di Nina e con la PDO negativa questo CW potrebbe risultare non precondizionante, con zona aleutinica che si approfondirebbe poco e una zona canadese che rimane svuotata, ma non troppo? Oltre a un vp che resta sbilanciato verso l'eurasia?

    La Qbo negativa e l'High Solar Flux potrebbero, al contrario, essere penalizzanti?

  4. #74
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Citazione Originariamente Scritto da Giacomo89 Visualizza Messaggio
    Buonasera,
    volevo fare una domanda ai più esperti

    Con l'attuale regime di Nina e con la PDO negativa questo CW potrebbe risultare non precondizionante, con zona aleutinica che si approfondirebbe poco e una zona canadese che rimane svuotata, ma non troppo? Oltre a un vp che resta sbilanciato verso l'eurasia?

    La Qbo negativa e l'High Solar Flux potrebbero, al contrario, essere penalizzanti?
    Il CW è di fatto un displacement, quindi già di suo poco condizionante sulle vicende troposferiche. Può esserci una trasmissione del segnale (vorticità) che può portare ad un AD anche in troposfera, con VPT sbilanciato sull’Eurasia ma poco di più.
    Diversi invece, in questo caso ad esempio, gli effetti del t-s-t event dove si ha rottura d’onda in stratosfera e ritrasmissione del segnale verso la troposfera. Avevo un bello schemino una volta ma non riesco più a trovarlo

  5. #75
    Calma di vento
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Grazie mille per i chiarimenti.

    Effettivamente l'ultimo CW ufficiale mi sembra fosse del 2000 e il precedente nel 1996, ma ricordo che ci fu un periodo dal 2005 al 2008 e forse anche nel 2010, dove ogni anno ci furono dei CW novembrini non "ufficiali". Forse nel 2005 accadde addirittura ad ottobre. Allora erano eventi visti sempre con un certo timore. Tuttavia, tornare a vederne uno dopo quasi 20 anni potrebbe rappresentare una sorta di discontinuità con quello che stiamo vedendo negli ultimi 12 anni.

  6. #76
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Citazione Originariamente Scritto da Giacomo89 Visualizza Messaggio
    Grazie mille per i chiarimenti.

    Effettivamente l'ultimo CW ufficiale mi sembra fosse del 2000 e il precedente nel 1996, ma ricordo che ci fu un periodo dal 2005 al 2008 e forse anche nel 2010, dove ogni anno ci furono dei CW novembrini non "ufficiali". Forse nel 2005 accadde addirittura ad ottobre. Allora erano eventi visti sempre con un certo timore. Tuttavia, tornare a vederne uno dopo quasi 20 anni potrebbe rappresentare una sorta di discontinuità con quello che stiamo vedendo negli ultimi 12 anni.
    Il CW più precoce, per ora, è quello del novembre 1968

  7. #77
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Proviamo a capire assieme come sia nato e come si sia sviluppato questo CW.

    Intanto 1) la componente stratosferica iniziale ovvero la EQbo che porta l'area di flusso zero ove interferiscono i venti stratosferici equatoriali più a nord (40/60°N) e più in alto (30/10 hpa) che costituisce un elemento di rilevante disturbo all'attività del vps per la maggior parte dei casi tra la fase avanzata autunnale e l'early winter.
    Da qui passiamo all'analisi dei fattori dinamici che hanno messo in evidenza un vortice sottotono in media e bassa stratosfera.
    Un insolito libero passaggio dei vettori degli Ep flux convergenti verso il polo fino alle quote medio alte è indice di una colonna dove il vps fino almeno a 20 hPa presenta i propri massimi di Vorticita' potenziale al di sotto della media climatologia soprattutto nel Pacifico ove il gradiente di PV risulta particolarmente basso e dove si stabilisce la più ampia waveguide verso la stratosfera.
    IMG_20251116_214044.jpg
    Ed ecco che W1 si genera e si rinforza per una concomitanza di fattori.
    2) Il consueto "tilting" di w1 (arretramento verso ovest della Rossby all'interno del flusso medio che incontra salendo di quota).
    wave1_2025111612_8.png
    Il blocco troposferico che sfila verso la Groenlandia da' un parziale contributo alla wave stratosferica.
    3) la fase 6 della mjo che contribuisce ad ampliare il lavoro fatto nel Pacifico dalla concomitanza dei due precedenti fattori.
    Questa situazione, che rientra nello schema di un Canadian Warming, mostra il suo confine nella quota corrispondente all'alta stratosfera ove il segnale si attenua pur risentendo per assonanza del disturbo alle quote inferiori.
    In questi casi anche un eventuale (occasionale) inversione dei venti zonali non muta la definizione di questa dinamica.
    Matteo



  8. #78
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Gli effetti dislocativi imposti da w1 restano nel lungo confinati alla stratosfera medio alta ma si risolvono dalla media altezza verso la troposfera.
    È il segnale di un riallineamento verso il polo da parte del vortice polare.
    Gli heat flux perderanno intanto forza in troposfera in attesa di sviluppi.
    Lo sfondo rosso è il segnale di una fase di rinforzo delle velocità zonali lungo la colonna
    IMG_20251123_110720.jpg

    Qui si vede meglio quanto detto.
    Aggiungo che alle quote alte fino circa a 3hpa agira' ancora il forcing dislocativo di w1 che concentra le PV nel bordo del vps (colore rosso magenta )e le delocalizza rispetto al polo dove gli Eddy interagiscono con il flusso medio togliendo forza ( colore blu)
    Matteo



  9. #79
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Gli effetti dislocativi imposti da w1 restano nel lungo confinati alla stratosfera medio alta ma si risolvono dalla media altezza verso la troposfera.
    È il segnale di un riallineamento verso il polo da parte del vortice polare.
    Gli heat flux perderanno intanto forza in troposfera in attesa di sviluppi.
    Lo sfondo rosso è il segnale di una fase di rinforzo delle velocità zonali lungo la colonna
    IMG_20251123_110720.jpg

    Qui si vede meglio quanto detto.
    Aggiungo che alle quote alte fino circa a 3hpa agira' ancora il forcing dislocativo di w1 che concentra le PV nel bordo del vps (colore rosso magenta )e le delocalizza rispetto al polo dove gli Eddy interagiscono con il flusso medio togliendo forza ( colore blu)
    Direi che una bella fase zonale senza eccessi non ce la leva nessuno..
    vediamo se magari riesce in seconda decade a far aumentare i gtp in area scandinava


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  10. #80
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    Predefinito Re: Sogno di un bianco inverno.. analisi e prospettive del VPS/VPT 2025/26

    Buona domenica! Ho letto post su X che parlano di un evento di riflessione d'onda. Questo aumento zonale in troposfera può essere legato a questa dinamica?

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