La classificazione viene data il giorno in cui si completa la dinamica dell'MMW (inversione dei venti 90-60N ecc...). Per esempio ti cito una data NON a caso: il 9 febbraio 2010 ci fu effettivamente un MMW displacement (wave1). Il 24 gennaio 2009 ci fu un MMW di tipo split (wave2).
il primo forum non si scorda mai...[B]
Daniele Campello[/B]
nel caso del prossimo, in sostanza, è dovuto al ritardo con cui parte la Wave2 che va a splittare, quando la wave1 ha già da sola compiuto l'opera.
correggimi se sbaglio, nel caso particolare in fieri, sarebbe piu una distinzione formale, che non di sostanza, nel senso che, evolvendo, e mi pare anche rapidamente, in split sarò poi questo ad avere un peso nei possibili effetti di propagazione
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Ottimo, ora abbiamo chiara la situazione
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Notevoli gli aggiornamenti con crollo delle velocità zonali ed inversione anche a 30hPa piuttosto rapido, veloce propagazione isobarica del MMW.
E-P flux convergente ed attivazione della wave2, nuova probabile pulsazione dell'Heat-flux.
Interessante anche l'attivazione di una wave1 troposferica.
In linea di massima l'evoluzione troposferica la immagino sempre contraddistinta da un'iniziale impulso continentale con partenza della wave2 , mentre la wave1 risulterà in un primo momento soppressa (asse maggiore),ma ritengo probabile nel secondo step anche la ripartenza della wave1.
Chiariamo subito che stiamo parlando di una dinamica molto, molto lenta nel riassorbirsi. Non è la classica sciabolata da est che si risolve in 48/36h .
Il rapido decremento delle velocità zonali andrà infatti a favorire la stazionarietà del weather regime, vale a dire che dove inizierà a "picchiare forte" continuerà a farlo anche nelle fasi successive, seguendo una logica dettata dalle interazioni tropo-stratosferiche.
La forte espansione dello snowcover:
che come vedete si estende ad una latitudine molto bassa, tenderà ad incrementarsi ancora ad inizio Gennaio, grazie all'isolamento di un nucleo di vorticità potenziale sull'est Europa e Russia.
A questo punto il gradiente termodinamico sarà elevatissimo, l'EA/WR+ tenderà a respirare a pieni polmoni , con il pattern in progressivo mutamento.
Il forcing stratosferico, unitamente alla disposizione teleconnettiva a livello troposferico, andranno ad indebolire il VP Canadese che tenderà ad arricciarsi su se stesso provocando drammatiche(per il VP stesso) intrusioni di calore sul Polo geografico e favorendo così una rapida ellitticizzazione di tutta la struttura.
A questo punto si attiverà la wave2 e avrà inizio l'effetto domino a livello emisferico.........
Cloover
Filippo Casciani membro del CSCT TEAM
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