Guarda, sono del parere che la variabilità solare sul lungo possa ben poco direttamente, ma probabilmente la chiave sta nel modo in cui tende a influenzare la variabilità interna, per es. i modi di circolazione atmosferica.
Un paio di studi:
Could a future []Grand Solar Minimum[] like the Maunder Minimum stop global warming? - Meehl - 2013 - Geophysical Research Letters - Wiley Online Library
http://www.pik-potsdam.de/~stefan/Pu...storf_2010.pdf
Interactions between externally forced climate signals from sunspot peaks and the internally generated Pacific Decadal and North Atlantic Oscillations - Loon - 2014 - Geophysical Research Letters - Wiley Online Library
Tenere anche conto che le ricostruzioni solari sono in continuo aggiornamento, per es. parlare oggi di gran massimo solare moderno non ha più alcun senso.
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~~~ Always looking at the sky~~~
Anch'io, per quanto possa valere, tendo a pensarla sempre più così
Fino a qualche anno fa ero uno strenuo sostenitore del global cooling solare...ma poi mi sono reso conto di aver sposato questa campana per pura speranza personale
Probabilmente il Sole era il principale motore del clima prima che questo venisse devastato dalla forzante antropica. Il calo dell'attività solare potrebbe solo mascherare il trend, ma difficilmente invertirlo
Poi per carità...la speranza c'è, ma è sempre più flebile di anno in anno
Più nina like(lasciando perdere i singoli episodi che sono un pò random) di questi ultimi anni non c'è mai stato niente nell'era strumentale, le sst non sono il metodo più appropriato per vederlo poichè coinvolgono sempre un mix di trend globale e variabilità interna che non è semplice separare specie in aree ad alta varianza come l'area enso; ma lo si vede bene guardando ai venti zonali nelle aree del pacifico occidentale equatoriale dove è più forte il segnale dell'IPO:
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A fine anni '90 siamo tornati su valori pre shift del 1976, negli ultimi anni la media mobile su 5 anni è ai massimi storici ed è il motivo percui non abbiamo più nino EP e in due(?) episodi promettenti recenti(2012 e quest'anno) le notevoli anomalie subsuperficiali sono state progressivamente erose.
Come scritto sopra da variabilità extratropicale + variabilità generata nei tropici + meccanismi innescati da questi due fattori e che sono in grado di dare maggiore persistenza rispetto alle cause che ne sono all'origine.Se il PDO è la conseguenza e non la causa, allora questo fenomeno da cosa dipende?
Se invece la questione è cosa causa la variabilità tropicale quello è ancora terreno incerto, ci sono alcune teorie percui variabilità stocastica può generare variabilità sia su scale interannuali che decennali attraverso i modi meridionali , parte può essere una risposta a forcing radiativi; il fatto che in questi anni ci sia questa grossa anomalia nei venti zonali è anche possibilmente in parte legato al anomalo riscaldamento dell'oceano indiano che dopo aver fluttuato nell'ultimo secolo in sincrono con l'IPO è invece rimasto insolitamente caldo da fine anni '90.
http://www.esrl.noaa.gov/psd/people/...e.Dyn.2013.pdf
A proposito di sunspot, una buona lettura:
http://arxiv.org/pdf/1407.3231.pdf
C'è un nuovo lavoro che imputa al riscaldamento dell'oceano atlantico parte del rinforzo della cella di Walker ed il rafreddamento dell'est pacifico:
http://www.nature.com/nclimate/journ...imate2330.html
Non è del tutto una novità(ad esempio:ftp://ftp.ictp.it/k/kucharsk/YESTERD...l_grl_2011.pdf) ne esclude l'oceano indiano e la variabilità interna come concause ma è interessante anche perchè potrebbe spiegare i pattern ricostruiti per l'MCA...
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