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Risultati da 1 a 10 di 38
  1. #1
    marvel.
    Ospite

    Predefinito IPCC-Global Warming l'affare del secolo... e noi paghiamo

    Il problema è che tutti noi siamo e saremo sempre più vittime di un raggiro senza precedenti!
    Semplici cittadini, piccole società, ambientalisti (quelli veri) e amanti della natura, tutti imbrogliati ed abbagliati dalla favola dell'uomo nero!

    Non voglio dilungarmi sull'IPCC, l'ente che "dovrebbe" rappresentare il mondo scientifico esperto su clima ed ambiente, ma ho già detto che è composto solamente dagli scienziati che, più o meno disinteressatamente e convintamente, lavorano per dimostrare che l'uomo è artefice del mutamento climatico.
    Tutti gli altri, quelli che, ricerche alla mano, sostenevano il contrario, si sono dovuti dimettere (sostituiti prontamente da scienziati consenzienti) o hanno dovuto piegare la testa e adattarsi a vedersi strumentalizzare le proprie ricerche.
    Vedi anche : http://www.umbriameteo.com/editoriale.php?id=109

    (nella ricerca in esame, poi, sono stati scoperte manipolazioni e falsificazioni dei dati, che ne hanno decretato la completa invalidità)

    Ma veniamo all'imbroglio:
    se il clima stesse davvero cambiando per responsabilità umane, allora la decisione più ovvia sarebe quella di investire su fonti energetiche e tecnologie meno impattanti.
    Tecnologicamente saremmo già in grado di produrre, da subito, auto elettriche, auto ad idrogeno, impianti industriali a basso impatto.
    Inoltre la strategia migliore dovrebbe essere quella improntata al risparmio energetico.

    Secondo voi, spendere miliardi di ¤ e $ per aggiornare il parco macchine da euro 1 ad euro 4, che poi diveà euro 5, 6,... non farà altro che far aumentare i consumi energetici per produrre questo continuo ricambio, mantenendo contemporaneamente i consumi di combustbili fossili necessari per mandare avanti i mezzi in questione?
    E secondo voi le emissioni diminuiranno?
    Chi ci guadagnerà?
    Chi dovrà spendere necessariamente di più, anche perchè se non ti aggiorni ti tartassano.

    Se avessimo prodotto subito auto elettriche (le tecnologie restano costose solo perchè il mercato è volutamente osteggiato) avremmo potuto drasticamente ridurre le emissioni, e l'energia avrebbe potuto essere fornita da centrali tradizionali che, in vista di nuove centrali nucleari (osteggiate da molti ambientalisti), nel frattempo si sarebbero potute
    riammodernare per renderle inquinanti al minimo (inquinano molto più 100.000 auto a combustibile fossile che una centrale per mandarle ad energia elettrica o idrogeno).

    Ma se così fosse addio soldi per i petrolieri, addio mega affare per le industrie auto e per tutto l'indotto, addio overplus di tasse sui veicoli inquinanti e gli icentivi per acquistarne di nuovi... e così via.
    Per loro va molto meglio così, il petrolio verà bruiato fino ll'ultima goccia, e nel frattempo potranno investire su settori "ecologici", un po' come sta facendo la Shell, che producendo piccole e controllate quantità di pannelli fotovoltaici per mantenerne il prezzo alto... comprandosi la concorrenza) si sta assicurando un futuro controllo del settore dell'energia... per quando, fra molto tempo, finalmente i poteri economici decideranno che, finito il petrolio, è ora di guadagnare sull'elettrico (il discorso può essere esteso, oltre algi autoveicoli, praticamente a tutti i settori).

    Così invece oltre a fare del male al nostro pianeta, stiamo alimentando, grazie al catastrofismo dei suddetti signori, un mercato falso-ecologico, una nuova economia che frutterà miliardi e miliardi di euro ai gruppi industriali.
    La complicità irresponsabile dei media e dei politici sta letteralemente portandoci sull'orlo del baratro.
    La fretta di "fare" sta favorendo scelte ecologicamente sbagliate, che alla lunga porteranno ancor più danni.

    La complicità dei politici è assicurata, infatti questi, incapaci di opporsi a sedicenti scienziati detentori della verità, preferiscono far proprio il cavallo di battaglia e salire sul carro dei buonisti, assicurandosi i voti dei poveri cittadini.
    I voti pro-ambiente sono un boccone facile essendo estraneo ad ideologie prettamente politiche.

    I giornalisti stessi, poi, approfittano di questo allarme, per loro non fa differenza tra emergenza terrorismo ed emergenza ecologica, l'importante è aprofittarne.

    Infine, bisogna ammetterlo, la responsabilità della massa è solo una, essersi disinteressata alla scienza, così che ormai gli scienziati e le loro argomentazioni sono incomprensibili ai più, e bisogna prender per buono tutto quello che dicono... soprattutto se formano un bel gruppo che, con la compiacenza di organi politici, si autoproclamano " l'intera comunità scientifica".

    Ma la scienza vera è altro, la scienza vera non può essere strumentalizzata in questo modo.

    Se ora qualcuno mi accoppa sapete il perchè

  2. #2
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: IPCC-Global Warming l'affare del secolo... e noi paghiamo

    Mi piace il tuo senso critico, e la tua capacità di osservazione della situazione attuale. Penso che l'allarmismo che stanno creando avrà l'effetto perverso di dividere i cittadini in superecologisti terrorizzati e strumentalizzati, e gente che non potendone più manderà tutti a quel paese con comportamenti opposti e deleteri comunque. Manca proprio il senso della misura. Bisogna far capire che la necessità di non inquinare è dovuta soprattutto ai danni immediati alle vie respiratorie, all'estetica della città...ecc. e le scelte vanno fatte in base alle problematiche attuali. Se pensiamo di guarire la malattia che verrà e non ci accorgiamo di quella che ci sta uccidendo allora davvero moriremo. Ma oggi pensare con la propria testa è molto faticoso...e si delega tutto a enti preposti, che pensao e scelgono al posto nostro, ma certo non per noi. Perchè l'uomo non capirà mai che decidendo per il bene della collettività si fa il più bel regalo a se stessi. PS...posso citare la tua lettera sul mio blog?

  3. #3
    andrea.corigliano
    Ospite

    Predefinito Re: IPCC-Global Warming l'affare del secolo... e noi paghiamo

    Citazione Originariamente Scritto da marvel. Visualizza Messaggio
    ...Infine, bisogna ammetterlo, la responsabilità della massa è solo una, essersi disinteressata alla scienza, così che ormai gli scienziati e le loro argomentazioni sono incomprensibili ai più, e bisogna prender per buono tutto quello che dicono... soprattutto se formano un bel gruppo che, con la compiacenza di organi politici, si autoproclamano " l'intera comunità scientifica".

    Ma la scienza vera è altro, la scienza vera non può essere strumentalizzata in questo modo.

    Se ora qualcuno mi accoppa sapete il perchè
    Condivido quello che dici, ma in modo particolare la parte che ho quotato. Il problema di fondo è proprio questo. La massa è un branco di ignoranti e l'informazione aiuta solo a peggiorare le cose. Per quanto riguarda noi italiani, poi, la cultura è il Grande Fratello, i reality e tutte le schifezze che la tv deficiente sa produrre.

  4. #4
    marvel.
    Ospite

    Predefinito Re: IPCC-Global Warming l'affare del secolo... e noi paghiamo

    Citazione Originariamente Scritto da Malveolus Visualizza Messaggio
    PS...posso citare la tua lettera sul mio blog?
    Naturalmente si... qual'è il tuo blog?

  5. #5
    Brezza leggera L'avatar di nemo65
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    Predefinito Re: IPCC-Global Warming l'affare del secolo... e noi paghiamo

    proposito di global warming, leggete qui:
    http://www.corriere.it/Primo_Piano/S...2/newton.shtml

    per il resto quoto in tutto

  6. #6
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: IPCC-Global Warming l'affare del secolo... e noi paghiamo

    Citazione Originariamente Scritto da marvel. Visualizza Messaggio
    Vedi anche : http://www.umbriameteo.com/editoriale.php?id=109

    (nella ricerca in esame, poi, sono stati scoperte manipolazioni e falsificazioni dei dati, che ne hanno decretato la completa invalidità)

    Ma veniamo all'imbroglio:
    se il clima stesse davvero cambiando per responsabilità umane, allora la decisione più ovvia sarebe quella di investire su fonti energetiche e tecnologie meno impattanti.
    Tecnologicamente saremmo già in grado di produrre, da subito, auto elettriche, auto ad idrogeno, impianti industriali a basso impatto.
    Inoltre la strategia migliore dovrebbe essere quella improntata al risparmio energetico.
    Con tutta sincerità il tuo discorso mi sembra un po' confuso.

    Partiamo però dal famigerato bastone da hockey. Francamente non capisco (anzi: lo capisco benissimo) perché ci si continua ad attaccare a questo problema. Le ricostruzioni di Mann sono del 1998, fecero parte del terzo rapporto IPCC del 2001 e non costituivano per nulla l'asse fondante di quel rapporto. Successivamente quel lavoro originario di Mann fu critcato, lo stesso Mann ha pubblicato altre ricostruzioni che, mi pare, non sono più state criticate e, da ultimo, ieri l'IPCC ha cominciato a sfornare il quarto rapporto.
    Come dire: capisco che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma a questo punto attaccarsi a un lavoro di quasi 10 anni fa, fare il pelo ad un rapporto di 6 anni fa quando abbiamo avuto, nel frattempo, una quantità maggiore di informazioni a nostra disposizione mi sembra sinceramente tempo perso. Partiamo dal rapporto di ieri. Partiamo dalla relazione dell'accademia delle scienze americana di 6 mesi fa. Poi ne riparliamo. Ma evitiamo di attacarci a questioni stravecchie e strasuperate.

    veniamo poi agli impatti economici. Qui non ti capisco: dire che le tecnologie sono disponibili non vuol dire che siano realizzabili. Passare ad un sistema di macchine a idrogeno e centrali a monte prive di emissioni (a energia alternativa o nucleare che siano) è un'impresa di tale mostruoso costo economico da sfiancare le prossime generazioni. Anche la realizzabilità tecnica è ancora da discutere. Perché se è possibile avere un'automobile a idrogeno, il sistema prospettato nell'economia a idrogeno contempla, di fatto, una colonnina di idrogeno per ogni posto macchina. Molto carino nelle villette monofamiliari americane: uno scende e ha la colonnina in garage. Nella realtà di una città con alcuni milioni di autovetture, avere una rete di milioni di colonnine la vedo un po' più complicata.
    Centrali nucleari. Qualche tempo fa feci un calcolo. Se, per pura ipotesi e accidente, decidessimo di andare SOLO a nucleare, dovremmo, solo in Italia, costruire circa 130 centrali nucleari per avere una potenza pari a tutta l'energia che oggi consumiamo in varie forme. Qualcuno ha idea di quanto costi UNA centrale nucleare? Chi le paga?
    Insomma: che i petrolieri abbiano interessi a continuare così fino a che possono è indubbio. Ma la tragica realtà è che i combustibili fossili sono mostruosamente convenienti e diabolicamente efficienti. Passare ad un sistema che consumi fonti non fossili, senza abbandonare il nostro standard di consumi di energia richiede investimenti pluri (ma molto pluri) decennali. Richiede, è inutile farsi illusioni, un drastico abbassamento del nostro standard di vita, richiede un enorme aumento di tassazione per poter attivare quei giganteschi investimenti che possano permetterci di non avere emissioni.
    Ovvio, quindi, che i politici tendano a non fare molto. Perché fare la faccia buona può far guadagnare voti, dire "da domani ti aumento le tasse del 50% perché ho bisogno, entro 20 anni, di 30 centrali nucleari" te li fa perdere di sicuro.
    Oppure c'è il risparmio energetico. Anche qui: il sistema più sicuro per riparmiare è quello di aumentare i costi: se domani quadruplicasse il prezzo dell'energia elettrica e la benzina cosatasse 5 euro al litro (di cui almeno 4,50 tasse) allora arriveremmo a consumare di meno. Ma chi è il politico che, proponendo questo, potrà sperare di essere eletto?

    Insomma: non ci sono ricette facili e non ci sono pasti gratis. A parte l'interesse dei petrolieri o di chi per loro, la maggiore difficoltà che abbiamo è che uscire da questo sistema a combustione fossile è un'impresa titanica dal punto di vista economico. Richiede investimenti massicci che non possono essere finanziati se non con aumenti (enormi) di tassazione. Questo è ciò che ci frena e ci frenerà.

    Infine: le fonti di informazione. Ma insomma, perché continuate con questo chiodo fisso. Abbiamo internet, abbiamo i documenti originali. Abbiamo la possibilità di seguire il dibattito in diretta. Abbiamo bisogno, noi di questo forum, di aspettare il TG per sapre come stanno le cose? Sinceramente non capisco: è un non problema. Perché, statene certi, alla fine la verità viene a galla. All'inizio ci potrà essere catastrofismo quanto ne volete. Ma alla fine la voce degli esperti, la voce degli scienziati che hanno studiato questi problemi, la realtà dei fatti, si imporranno.

    E quello sarà, temo, un brutto giorno. Perché ci accorgeremo che le cose stanno peggio di quanto ci illudiamo.
    Maurizio
    Rome, Italy
    41:53:22N, 12:29:53E

  7. #7
    Brezza tesa L'avatar di guid49
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    Predefinito Re: IPCC-Global Warming l'affare del secolo... e noi paghiamo

    Anche i sismologi vogliono stare al centro dell'attenzione:

    http://www.corriere.it/ultima_ora/ag...3-AEDB9B8B7230}

    Saluti, Guido

  8. #8
    Brezza tesa L'avatar di guid49
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    Predefinito Re: IPCC-Global Warming l'affare del secolo... e noi paghiamo

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Ma alla fine la voce degli esperti, la voce degli scienziati che hanno studiato questi problemi, la realtà dei fatti, si imporranno.

    E quello sarà, temo, un brutto giorno. Perché ci accorgeremo che le cose stanno peggio di quanto ci illudiamo.
    Sono d'accordo, la verità viene sempre a galla, basta aspettare.

    Saluti, Guido

  9. #9
    Brezza leggera L'avatar di fedex
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    Predefinito Re: IPCC-Global Warming l'affare del secolo... e noi paghiamo

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio

    E quello sarà, temo, un brutto giorno. Perché ci accorgeremo che le cose stanno peggio di quanto ci illudiamo.
    l'importante è che a farne le spese siano i miei figli e non il sottoscritto.
    Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre. W.Churchill


    Federico Rubagotti
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  10. #10
    Vento moderato L'avatar di soleneve
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    Predefinito Re: IPCC-Global Warming l'affare del secolo... e noi paghiamo

    E' tutta politica, quindi grandi bugie e prese x i fondelli.
    Non parliamo poi dei media, tutti corrotti e scrivono quello che gli vien detto , e qualcuno che esce fuori dal coro viene tagliato fuori. Ma la vera cosa allarmante è che purtroppo la massa crede a quello che sente.

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