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  1. #1
    TT-chaser L'avatar di Tormenta
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    Predefinito L'Europa al centro dei cambiamenti climatici: modifica del getto nell'ultimo ventennio

    Questa che vi propongo è una breve analisi che spero venga presa in considerazione per trarre importanti conclusioni sulle cause di un cambiamento avvenuto nel getto in uscita dal comparto americano. Tale cambiamento avvenuto sia in inclinazione , sia in magnitudine è forse da ricercare più ad ovest, magari i più esperti possono dare una mano a capire come.

    Lo studio è suddiviso per il trimestre invernale(DJF) ed estivo(JJA)

    In questo primo post e nei prossimi analizzerò il cambio circolatorio partendo dall'alto per il trimestre DJF:

    Partiamo dallo studio Estivo in quanto possiamo toccare con mano quanto stà accadendo in questi giorni.
    Nelle mappe allegate troviamo la posizione e la direzione del getto (vettore vento a 200hPa) attorno al globo, sia per quanto riguarda il trentennio 61-90 (rispetto al quale ho voluto vedere il cambiamento) sia il periodo 1991-2007.
    Consideriamo i punti salienti del getto in uscita nordamericano nel trentennio di riferimento. La zona di uscita è quella delle coste orientali canadesi e del Labrador, diretto verso le isole britanniche con vettori inclinati di qualche grado a nord rispetto alla direzione dei paralleli. Questo getto è dovuto alle differenze termiche tra il mar dei caraibi e la zona polare canadese. Noteremo come in inverno questo getto si sposti verso sud.
    Altro punto focale sono i getti subtropicali collocati ad ovest del centro america nel pacifico ed ad ovest del continente africano. E' proprio in queste due tasche che si vengono solitamente a formare, tra i getti superiori (polari) e quelli subtropicali, onde corte cutoffate (buche di geopotenziale) caratteristiche. Nella climatologia 61-90 le ritroviamo a circa 20°N e rispettivamente a 160° e 30° W. Sull'Europa le perturbazioni scorrono alle alte latitudini passando sulla gran Bretagna, Francia e paesi Europei e Alpi. Sull'Italia ci troviamo esattamente al ricongiungimento dei due getti con la possibilità di essere interessati a fasi alterne da onde atlantiche e africane ciclicamente.

    Andiamo ad analizzare ora gli ultimi 18 anni.
    La media del vettore vento a 200 hPa per il periodo 1991-2007 è notevolmente cambiata in uscita dal comparto americano, sia in direzione di uscita che in intensità. Il core del getto non si è spostato di latitudine (sempre posizionato est canada Labrador) ma si è rinforzato e soprattutto nella zona 45/50° N 50-20°W zona medio atlantica. La direzione è molto più meridionale come potete osservare dalla mappa delle anomalie.
    Ne risulta una componente maggiormente zonale e una ripercussione sul getto subtropicale che risulta spostato tutto verso ovest rispetto alla climatologia di riferimento.
    La "tasca" che si trova tra i due getti è indebolita (correnti ovest est meno forti) ma si viene a trovare ora proprio a ridosso delle coste marocchine portoghesi. Questa zona ricordo è sede di correnti ascensionali e di tanto in tanto appena il getto atlantico si inclina verso nord appena uscito sull'atlantico (come in questi giorni) "acchiappa" refoli di aria fresca atlantica in discesa da nord dando inizio alla ciclogenesi marocchina. L'Italia e in generale l'Europa ovest si vengono a trovare molto più interessate dal getto subtropicale e molto meno a tiro di quello atlantico che scorre più intenso e che quindi fatica a rallentare curvando verso sud in prossimità delle Alpi. In quesa maniera ritarda la sua discesa verso sud centinaia di km più ad est.
    Se osserviamo l'anomalia del getto in pieno mediterraneo notiamo un generale rallentamento delle correnti da ovest ad indicare una zona di subsidenza dove le correnti fresche oceaniche vengono a mancare.

    Riassumendo, i punti cruciali di questa analisi sono l'incremento della forza del getto in uscita dal comparto nordamericano con particolare riferimento alla zona medioatlantica che produce uno spostamento verso est di tutta la struttra circolatoria con particolare riferimento alla "falla barica" traslata dal medio basso atlantico fino alle coste marocchino-portoghesi, la quale aumenta l'intensità e la frequenza delle ondate di calore.

    Ora, la questione pricipale è, e qui a questo punto avrei bisogno dei vostri pareri: a cosa è dovuta questa fluttuazione? Il jet stream si genera grazie alle differenze di spessore (tamparatura della colonna d'aria) tra una zona e l'altra, tra un tipo di troposfera ed un' altra. E' possibile che le differenze in medio atlantico tra il polo e la zona "temperata" si siano accentuate proprio sul medio atlantico? Le anomalie SST in tal senso potrebbero dare una spiegazione?
    Altra ipotesi: se guardiamo più ad ovest il getto in uscita dal comparto asiatico presenta anche esso delle anomalie di rilievo. Poichè è questo che direttamente va ad alimentare poi quello nordamericano, è possibile che le sue variazioni si ripercuotano in maniera significativa sul secondo?
    La PDO può aver modificato questo getto e a valle quello nordamericano?

    Grazie.

    P.S: se avete un programma che vi fa vedere le immagini montate come fosse una gif animata provate a montare le due immagini principali e salteranno subito all'occhio le anomalie.
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    Ultima modifica di Tormenta; 27/08/2007 alle 12:55

  2. #2
    Enrico_3bmeteo
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    Predefinito Re: L'Europa al centro dei cambiamenti climatici: modifica del getto nell'ultimo ventennio

    Citazione Originariamente Scritto da Tormenta Visualizza Messaggio
    Questo che vi propongo è una breve analisi che spero venga presa in considerazione per trarre importanti conclusioni sulle cause di un cambiamento avvenuto nel getto in uscita dal comparto americano. Tale cambiamento avvenuto sia in inclinazione , sia in magnitudine è forse da ricercare più ad ovest, magari i più esperti possono dare una mano a capire come.

    Lo studio è suddiviso per il trimestre invernale(DJF) ed estivo(JJA)

    In questo primo post e nei prossimi analizzerò il cambio circolatorio partendo dall'alto per il trimestre DJF:

    Partiamo dallo studio Estivo in quanto possiamo toccare con mano quanto stà accadendo in questi giorni.
    Nelle mappe allegate troviamo la posizione e la direzione del getto (vettore vento a 200hPa) attorno al globo, sia per quanto riguarda il trentennio 61-90 (rispetto al quale ho voluto vedere il cambiamento) sia il periodo 1991-2007.
    Consideriamo i punti salienti del getto in uscita nordamericano nel trentennio di riferimento. La zona di uscita è quella delle coste orientali canadesi e del Labrador, diretto verso le isole britanniche con vettori inclinati di qualche grado a nord rispetto alla direzione dei paralleli. Questo getto è dovuto alle differenze termiche tra il mar dei caraibi e la zona polare canadese. Noteremo come in inverno questo getto si sposti verso sud.
    Altro punto focale sono i getti subtropicali collocati ad ovest del centro america nel pacifico ed ad ovest del continente africano. E' proprio in queste due tasche che si vengono solitamente a formare, tra i getti superiori (polari) e quelli subtropicali, onde corte cutoffate (buche di geopotenziale) caratteristiche. Nella climatologia 61-90 le ritroviamo a circa 20°N e rispettivamente a 160° e 30° W. Sull'Europa le perturbazioni scorrono alle alte latitudini passando sulla gran Bretagna, Francia e paesi Europei e Alpi. Sull'Italia ci troviamo esattamente al ricongiungimento dei due getti con la possibilità di essere interessati a fasi alterne da onde atlantiche e africane ciclicamente.

    Andiamo ad analizzare ora gli ultimi 18 anni.
    La media del vettore vento a 200 hPa per il periodo 1991-2007 è notevolmente cambiata in uscita dal comparto americano, sia in direzione di uscita che in intensità. Il core del getto non si è spostato di latitudine (sempre posizionato est canada Labrador) ma si è rinforzato e soprattutto nella zona 45/50° N 50-20°W zona medio atlantica. La direzione è molto più meridionale come potete osservare dalla mappa delle anomalie.
    Ne risulta una componente maggiormente zonale e una ripercussione sul getto subtropicale che risulta spostato tutto verso ovest rispetto alla climatologia di riferimento.
    La "tasca" che si trova tra i due getti è indebolita (correnti ovest est meno forti) ma si viene a trovare ora proprio a ridosso delle coste marocchine portoghesi. Questa zona ricordo è sede di correnti ascensionali e di tanto in tanto appena il getto atlantico si ritira verso nord "acchiappa" refoli di aria fresca dando inizio alla ciclogenesi. L'Italia e in generale l'Europa ovest si vengono a trovare molto più interessate dal getto subtropicale e molto meno a tiro di quello atlantico che scorre più intenso e che quindi fatica a rallentare curvando verso sud in prossimità delle Alpi. In quesa maniera ritarda la sua discesa verso sud centinaia di km più ad est.
    Se osserviamo l'anomalia del getto in pieno mediterraneo notiamo un generale rallentamento delle correnti da ovest ad indicare una zona di subsidenza dove le correnti fresche oceaniche vengono a mancare.

    Riassumendo, i punti cruciali di questa analisi sono l'incremento della forza del getto in uscita dal comparto nordamericano con particolare riferimento alla zona medioatlantica che produce uno spostamento verso est di tutta la struttra circolatoria con particolare riferimento alla "falla barica" traslata dal medio basso atlantico fino alle coste marocchino-portoghesi, la quale aumenta l'intensità e la frequenza delle ondate di calore.

    Ora, la questione pricipale è, e qui a questo punto avrei bisogno dei vostri pareri: a cosa è dovuta questa fluttuazione? Il jet stream si genera grazie alle differenze di spessore (tamparatura della colonna d'aria) tra una zona e l'altra, tra un tipo di troposfera ed un' altra. E' possibile che le differenze in medio atlantico tra il polo e la zona "temperata" si siano accentuate proprio sul medio atlantico? Le anomalie SST in tal senso potrebbero dare una spiegazione?
    Altra ipotesi: se guardiamo più ad ovest il getto in uscita dal comparto asiatico presenta anche esso delle anomalie di rilievo. Poichè è questo che direttamente va ad alimentare poi quello nordamericano, è possibile che le sue variazioni si ripercuotano in maniera significativa sul secondo?
    La PDO può aver modificato questo getto e a valle quello nordamericano?

    Grazie.

    P.S: se avete un programma che vi fa vedere le immagini montate come fosse una gif animata provate a montare le due immagini principali e salteranno subito all'occhio le anomalie.
    Molto interessante !!!!

    Domanda:
    se il tutto si è spostato più ad est significa che qualcuno si dovrebbe trovare con maggiori apporti precipitativi, o no ??

  3. #3
    TT-chaser L'avatar di Tormenta
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    Predefinito Re: L'Europa al centro dei cambiamenti climatici: modifica del getto nell'ultimo ventennio

    Citazione Originariamente Scritto da Enrico_3bmeteo Visualizza Messaggio
    Molto interessante !!!!

    Domanda:
    se il tutto si è spostato più ad est significa che qualcuno si dovrebbe trovare con maggiori apporti precipitativi, o no ??
    Dunque, si in parte ed esattamente laddove si è rafforzato il flusso da sudovest atlantico.

    Se facciamo uno zoom questa è la variazione del getto in Europa, in pratica è molto più forte e ruotato da sudovest su isole britanniche e sud ovest scandinavia,segnatamente sud norvegia e sud svezia, a cui corrisponde un aumento di circa 0.5/1 mm al giorno per 90 giorni, cioè circa 45/90 mm in più per il trimestre mediati sul 18ennio.

    Si sarebbe avuto un aumento più marcato se fosse stato un pattern invernale in quanto una anomalia del genere ha innalzato i geopotenziali su tutta Europa (terza figura), comunque, richiamando ingenti masse d'aria calda africane a tutte le quote e quindi tendenti a subsidere.

    Notare che con l'allentamento delle correnti in zona atlantica "marocchina" ,come si vede nella prima figura qui sotto, qualsiasi processo ciclogenetico li in atto tenda molto più di prima a rimanere in loco, mancando di evolvere naturalmente verso ovest come una normale ondata calda.
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    Ultima modifica di Tormenta; 27/08/2007 alle 12:17

  4. #4
    TT-chaser L'avatar di Tormenta
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    Predefinito Re: L'Europa al centro dei cambiamenti climatici: modifica del getto nell'ultimo ventennio

    Uno zoom sull'Europa ci permette di notare ancora nel dettaglio: getto atlantico rafforzato zonalmente ed entrata dello stesso sull'Europa più ad est. Indebolimento del getto subtropicale sull'atlantico medio con onde calde subtropicali che faticano ad evolvere verso est e rimanenti più stazionarie a ridosso del mediterraneo occidentale. Formazione di cutoff più a ridosso della penisola iberica di quanto avveniva in precedenza.
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  5. #5
    Burrasca L'avatar di digitos
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    Predefinito Re: L'Europa al centro dei cambiamenti climatici: modifica del getto nell'ultimo ventennio

    Grazie. Molto interessante.

  6. #6
    TT-chaser L'avatar di Tormenta
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    Predefinito Re: L'Europa al centro dei cambiamenti climatici: modifica del getto nell'ultimo ventennio

    Citazione Originariamente Scritto da digitos Visualizza Messaggio
    Grazie. Molto interessante.
    Grazie a te, sono contento ti sia piaciuto.

  7. #7
    Vento forte L'avatar di Alessandro86
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    Predefinito Re: L'Europa al centro dei cambiamenti climatici: modifica del getto nell'ultimo ventennio

    bell'analisi paolo!
    stazione meteo :
    Davis vantage PRO2wireless ventilata 24h in giardino:http://casalbrunori.altervista.org/G...antage_Pro.htm

    Davis sul tetto online: http://www.viverein.org/meteo/index.htm

  8. #8
    Burrasca forte L'avatar di Franzoso
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    Predefinito Re: L'Europa al centro dei cambiamenti climatici: modifica del getto nell'ultimo ventennio

    ottima analisi Pà!

  9. #9
    Vento moderato L'avatar di Antonio Ostia
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    Predefinito Re: L'Europa al centro dei cambiamenti climatici: modifica del getto nell'ultimo ventennio

    Citazione Originariamente Scritto da Tormenta Visualizza Messaggio
    Questo che vi propongo è una breve analisi che spero venga presa in considerazione per trarre importanti conclusioni sulle cause di un cambiamento avvenuto nel getto in uscita dal comparto americano. Tale cambiamento avvenuto sia in inclinazione , sia in magnitudine è forse da ricercare più ad ovest, magari i più esperti possono dare una mano a capire come.

    Lo studio è suddiviso per il trimestre invernale(DJF) ed estivo(JJA)

    In questo primo post e nei prossimi analizzerò il cambio circolatorio partendo dall'alto per il trimestre DJF:

    Partiamo dallo studio Estivo in quanto possiamo toccare con mano quanto stà accadendo in questi giorni.
    Nelle mappe allegate troviamo la posizione e la direzione del getto (vettore vento a 200hPa) attorno al globo, sia per quanto riguarda il trentennio 61-90 (rispetto al quale ho voluto vedere il cambiamento) sia il periodo 1991-2007.
    Consideriamo i punti salienti del getto in uscita nordamericano nel trentennio di riferimento. La zona di uscita è quella delle coste orientali canadesi e del Labrador, diretto verso le isole britanniche con vettori inclinati di qualche grado a nord rispetto alla direzione dei paralleli. Questo getto è dovuto alle differenze termiche tra il mar dei caraibi e la zona polare canadese. Noteremo come in inverno questo getto si sposti verso sud.
    Altro punto focale sono i getti subtropicali collocati ad ovest del centro america nel pacifico ed ad ovest del continente africano. E' proprio in queste due tasche che si vengono solitamente a formare, tra i getti superiori (polari) e quelli subtropicali, onde corte cutoffate (buche di geopotenziale) caratteristiche. Nella climatologia 61-90 le ritroviamo a circa 20°N e rispettivamente a 160° e 30° W. Sull'Europa le perturbazioni scorrono alle alte latitudini passando sulla gran Bretagna, Francia e paesi Europei e Alpi. Sull'Italia ci troviamo esattamente al ricongiungimento dei due getti con la possibilità di essere interessati a fasi alterne da onde atlantiche e africane ciclicamente.

    Andiamo ad analizzare ora gli ultimi 18 anni.
    La media del vettore vento a 200 hPa per il periodo 1991-2007 è notevolmente cambiata in uscita dal comparto americano, sia in direzione di uscita che in intensità. Il core del getto non si è spostato di latitudine (sempre posizionato est canada Labrador) ma si è rinforzato e soprattutto nella zona 45/50° N 50-20°W zona medio atlantica. La direzione è molto più meridionale come potete osservare dalla mappa delle anomalie.
    Ne risulta una componente maggiormente zonale e una ripercussione sul getto subtropicale che risulta spostato tutto verso ovest rispetto alla climatologia di riferimento.
    La "tasca" che si trova tra i due getti è indebolita (correnti ovest est meno forti) ma si viene a trovare ora proprio a ridosso delle coste marocchine portoghesi. Questa zona ricordo è sede di correnti ascensionali e di tanto in tanto appena il getto atlantico si inclina verso nord appena uscito sull'atlantico (come in questi giorni) "acchiappa" refoli di aria fresca atlantica in discesa da nord dando inizio alla ciclogenesi marocchina. L'Italia e in generale l'Europa ovest si vengono a trovare molto più interessate dal getto subtropicale e molto meno a tiro di quello atlantico che scorre più intenso e che quindi fatica a rallentare curvando verso sud in prossimità delle Alpi. In quesa maniera ritarda la sua discesa verso sud centinaia di km più ad est.
    Se osserviamo l'anomalia del getto in pieno mediterraneo notiamo un generale rallentamento delle correnti da ovest ad indicare una zona di subsidenza dove le correnti fresche oceaniche vengono a mancare.

    Riassumendo, i punti cruciali di questa analisi sono l'incremento della forza del getto in uscita dal comparto nordamericano con particolare riferimento alla zona medioatlantica che produce uno spostamento verso est di tutta la struttra circolatoria con particolare riferimento alla "falla barica" traslata dal medio basso atlantico fino alle coste marocchino-portoghesi, la quale aumenta l'intensità e la frequenza delle ondate di calore.

    Ora, la questione pricipale è, e qui a questo punto avrei bisogno dei vostri pareri: a cosa è dovuta questa fluttuazione? Il jet stream si genera grazie alle differenze di spessore (tamparatura della colonna d'aria) tra una zona e l'altra, tra un tipo di troposfera ed un' altra. E' possibile che le differenze in medio atlantico tra il polo e la zona "temperata" si siano accentuate proprio sul medio atlantico? Le anomalie SST in tal senso potrebbero dare una spiegazione?
    Altra ipotesi: se guardiamo più ad ovest il getto in uscita dal comparto asiatico presenta anche esso delle anomalie di rilievo. Poichè è questo che direttamente va ad alimentare poi quello nordamericano, è possibile che le sue variazioni si ripercuotano in maniera significativa sul secondo?
    La PDO può aver modificato questo getto e a valle quello nordamericano?

    Grazie.

    P.S: se avete un programma che vi fa vedere le immagini montate come fosse una gif animata provate a montare le due immagini principali e salteranno subito all'occhio le anomalie.
    Analisi molto complessa e interessante!
    Complimenti Paolo
    I punti interrogativi in questione,avrebbero più elementi per essere valutati se fossero state disponibili delle eleborazioni sul jet stream anche degli anni precedenti a quelli analizzati,che ne pensi?

  10. #10
    TT-chaser L'avatar di Tormenta
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    Predefinito Re: L'Europa al centro dei cambiamenti climatici: modifica del getto nell'ultimo ventennio

    Citazione Originariamente Scritto da Antonio Ostia Visualizza Messaggio
    Analisi molto complessa e interessante!
    Complimenti Paolo
    I punti interrogativi in questione,avrebbero più elementi per essere valutati se fossero state disponibili delle eleborazioni sul jet stream anche degli anni precedenti a quelli analizzati,che ne pensi?
    sicuramente Antonio, nell'ottica di evitare di considerare anomalo un comportamento che magari si è ripresentato moltissimi anni fa certamente si.


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