MOTORI
Una sentenza dichiara illegali le apparecchiature che vengono occultate
per 'incastrare' gli automobisti, ricordando che possono essere sequestrati
Cassazione: "Gli autovelox
siano segnalati e ben visibili"
Soddisfazione di Adusbef e Federconsumatori: "Finalmente la Suprema Corte
ha messo una pietra tombale sugli abusi dei Comuni per fare cassa"
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ROMA - Le postazioni di controllo della velocità attraverso autovelox devono essere "segnalate e ben visibili". Lo stabilisce una sentenza della Corte di Cassazione, che dichiara che devono pertanto considerarsi illegali gli autovelox utilizzati in maniera scorretta, "solo al fine di rispondere alle esigenze di cassa dei comuni e delle società private che hanno in appalto il servizio di rilevamento della velocità".
Secondo la Cassazione, gli apparecchi devono invece essere segnalati agli automobilisti almeno 400 metri prima dal punto della loro collocazione. Altrimenti gli stessi autovelox possono venire sequestrati dall'autorità giudiziaria e i titolari della società di rilevamento rischiano l'incriminazione per truffa.
E pertanto la Suprema Corte, con la sentenza 11131, ha confermato il sequestro di alcuni veicoli e autovelox della società 'Speed Control' attiva nei comuni calabresi di Fiumefreddo Bruzio, Belmonte Calabro e Longobardi (Cosenza), che non erano segnalati con chiarezza e in anticipo.
Secondo i giudici di Piazza Cavour è corretta la tesi accusatoria della Procura di Cosenza, in base alla quale l'attività di rilevamento così svolta "era intenzionalmente preordinata a trarre in inganno gli automobilisti, in contrasto con lo spirito della normativa in materia diretta a reprimere incidenti più che a reprimere".
Il titolare della 'Speed control' - Francesco L., che riceveva un compenso per ogni multa riscossa - occultava gli apparecchi a bordo di macchine di sua proprietà e, a tradimento, 'incastrava' gli automobilisti.
Soddisfatte le associazioni dei consumatori: "La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n.11131, ha messo una pietra tombale sui reiterati abusi dei comuni, che hanno disinvoltamente utilizzato gli autovelox negli ultimi cinque-sei anni, come strumenti di pronta cassa per ripianare i bilanci, e non come strumenti di prevenzione previsti dal Codice della Strada", affermano Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori).
si, sono contentissimo.... pare finisca un'era di odiosi abusi, un piccolo passo
verso un paese più civile. Vediamo se funziona.
C.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
un vigile di un paese (s giovanni lipioni) un paesello che confina con la ss650 trignina(chi viaggia in molise la conosce) è stato malmenato + volte per la sua usanza di imboscare l'autovelox...e nn solo...lui si appostava dietro gli alberi attendendo che l'autovelox facesse il suo dovere
[SIZE=2][B]Ciao Tub da Nuova Olonio, protettore della polenta taragna....ci mancherai
penso meno stress e più farfalle, meno chiacchiere alle spalle
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Non ho mai capito perché ti devono segnalare l'autovelox. Ma allora a cosa serve? Cioè, così uno fa i 200 all'ora fino a quando non gli segnalano l'autovelox, poi in corrispondenza degli sbirri va piano, poi appena scampato il pericolo multa ricomincia a correre... E così va a finire che investe persone, uccide bambini, si ammazza. Boh.
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
[SIZE=2][B]Ciao Tub da Nuova Olonio, protettore della polenta taragna....ci mancherai
penso meno stress e più farfalle, meno chiacchiere alle spalle
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La differenza tra la tua ipotesi e quella di autovelox non segnalato è che in questo secondo caso il "tuo" soggetto viaggia a 200 km/h anche nel tratto dove c'è l'autovelox (che teoricamente dovrebbe essere un tratto che presenta una qualche forma di pericolosità).
Ergo rischia di investire persone, uccidere bambini e ammazzarsi pure in quei 400 + X metri (+ spazio di accelerazione e decelarazione).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
Ci sono tratti dove il rispetto del limite è fattore fondamentale che determina la sicurezza della circolazione mentre in altri il fattore fondamentale è un altro.
Esempio.
Curva a raggio non costante al termine di un lungo rettilineo. Limite 70km/h, se la fai più forte, quando la curva stringe, vai fuori. Qui il limite deve essere perentoriamente rispettato, pena l'incidente quasi sicuro. In questo caso non ha senso dire "forse c'è il velox" per fare sicurezza; per ottenere davvero sicurezza tu metti un bel velox segnalato il più possibile prima della curva: scommettiamo che di gente che fa la curva troppo forte ce ne sarà molta molta meno?
Indubbiamente il velox renderà poco al Comune perchè ben segnalato, ma l'obiettivo di aumentare la sicurezza sarà raggiunto.
Facciamo ora il caso di un bel rettilineo senza intersezioni pericolose, che scorre fuori dal centro urbano, ove statisticamente si verificano pochi incidenti. Indubbiamente sarebbe un tratto di strada molto appetibile per una postazione nascosta, magari in un tratto casualmente limitato a 70. Ma in tal caso, in termini pratici, chi ne gioverebbe di più tra sicurezza e casse comunali?
Posso confermare personalmente l'efficacia di questo dispositivo.
Prima di Granarolo (venendo da Bologna, e viversa) c'è un bellissimo ampio curvone di poco più di 90°.
Tale curvone è stato teatro di numerosi incidenti con il guard rail esterno che non ha mai fatto in tempo ad arrugginirsi.
Tutto questo fino a quando in nome di "Granarolo sicura" sono state montate 2 postazioni fisse (ovviamente non sempre "piene"), prima e dopo il curvone. Limite invariato e autovelox ben segnalato in entrambe le direzioni.
Non ricordo più un busso uno. E oramai si parla di anni.
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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