Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
Non mi troverai tra codesti. Facebook sta diventando uno strumento di marketing sempre più importante per le mie attività, altro che spiare le bacheche.

Tra l'altro, qual è il concetto che proprio non ti va giù di FB, Filippo? Devi avere avuto qualche cattiva esperienza ad esso correlata, altrimenti non si spiega il tuo astio. Nè si capisce cosa ci sia di strano che si comunichi un po' più spesso solo con alcuni. Personalmente è uno strumento che non uso quasi per nulla per comunicare con le altre persone (e peraltro solo una ventina possono vedere i miei dati personali, su 250 contatti o giù di lì), ma moltissimo per l'organizzazione di eventi (prevalentemente professionali) e appunto per il marketing. L'appunto principale che posso muovere a FB è il fatto di avere un business model davvero malfatto, semmai.
Tu sei un figo, perché stai sfruttando facebook per fare marketing. E fai bene ad approfittarne finché sarà possibile violare la privacy di chiunque gratuitamente. Lo farei anch'io se avessi un'attività da promuovere, il problema è che io sto dall'altra parte. Voglio dire... Almeno fino a quando non mi capiterà di ricorrere a FB per fare marketing, io lì dentro sarò oggetto del marketing altrui, in altre parole sarò costantemente bombardato di input inutili. Voglio dire: così come a casa mia sono stufo delle quintalate di depliant pubblicitari che mi ritrovo costantemente nella cassetta della posta, o così come non sopporto le interruzioni pubblicitarie in TV o lo spam nella mia casella di posta elettronica, allo stesso modo quando ero iscritto a FB ero diventato insofferente nei confronti della montagna di cazzate cui mi sottoponeva, distraendomi dalla sua unica funzione: mantenermi in contatto con le persone che mi interessano. E per quello mi basta e avanza un messenger.

Quello che poi a me non va giù di Facebook è il fatto d'essere costantemente sotto controllo da persone sostanzialmente estranee, che magari ho accettato tra i miei contatti per non far loro un torto ma che di fatto conosco a malapena. Alche tu mi potrai dire: basta non accettare cani e porci, ma solo i veri amici. E io ti risponderei: allora il concetto di social network verrebbe meno. Mi spiego meglio: se accettassi solo le amicizie di quelli che Albedo, amichevolmente, chiama i soliti 4 *******... Non avrei motivo di utilizzare un social network, perché quei 4 ******* sono le persone a cui voglio bene e che di conseguenza vedo e sento anche senza il bisogno di ricorrere a FB.

Ma tornando alla privacy... E' lo stesso discorso che l'altro giorno facevo riguardo alle telecamere di controllo sul posto di lavoro: io non ho niente da nascondere, ma mi infastidisce "l'occhio del Grande Fratello". Per principio. Ti piacerebbe sederti a tavola e mangiare di fronte ad uno che non partecipa al pasto, ma sta lì solo per osservarti, studiare come mastichi, che espressioni fai quando senti il dolce, il salato, il piccante? A me no. Perchè il mio capo, con cui sono entrato in confidenza e che magari accetto tra i miei contatti per ragioni tattiche (che qualcuno potrebbe definire "leccaculismo" e qualcun altro "furbizia"), deve vedere le mie foto delle feste universitarie dove mi sbronzavo ed esibivo le natiche ai miei amici? Perchè mio padre deve leggere i commenti della mia ragazza sotto le foto che qualche mio amico ha pubblicato su FB e che magari mi ritraggono con tanto di cannone in bocca nell'estate del 2000? Cioè... Non sopporto questa cultura del voyerismo e questa logica del mettersi al centro dell'attenzione a tutti i costi. E' proprio il concedere che chiunque abbia la possibilità di sapere immediatamente tutto di me, che mi sta sulle palle: FB fa leva sull'innocente e genuina voglia di socialità che c'è in ognuno di noi, per far sì che chiunque possa farsi i cazzi nostri.

Inoltre non accetto che Facebook si arricchisca sfruttando e cedendo a terzi informazioni sensibili quali: come mi chiamo, quanti anni ho, chi sono i miei amici, quali sono i miei gusti musicali, come mi vesto, qual'è il mio livello di studio, il mio lavoro, le mie convinzioni religiose, politiche, sessuali...

Poi, come ho già detto, mettici che un social network per essere accattivante deve costantemente metterti sotto pressione, costringendoti a partecipare a gruppi inutili, giochini e quiz che oltre a intasare la posta elettronica sono mediamente idioti... E questo è il quadro.

Per non parlare poi del lato politico di Facebook: a cosa serve raccogliere firme a favore dei terremotati o contro la fame nel mondo su FB, se non a lavarsi la coscienza senza muovere un dito?