Everest

**giorgio1940** · 19/05/2009, 22:34

Originariamente Scritto da Matteo-CdP

Bene!

Se ti collegavi prima evitavamo 7 pagine di caz***!

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Son tornato ora dal CAI....

Thuban · 20/05/2009, 07:28

meno male...!!!!!

**Corry** · 20/05/2009, 08:52

**fabry72** · 20/05/2009, 08:55

Grazie a Dio!

**matteobg** · 20/05/2009, 13:07

Io rispetto la posizione di Claudio e di Luca, ma non la condivido.
Nella natura dell'uomo c'è la tendenza a migliorarsi continuamente, è in ognuno di noi, percepibile nella vita di tutti i giorni; cambiano solo i modi in cui questa si manifesta, per qualcuno può essere impegnarsi sempre di più nel lavoro, per uno nello studio, per uno sportivo nel fare sacrifici per migliorare la propria prestazione....in qualcuno tale desiderio di miglioramento, tale sfida raggiunge livelli che magari il 90% della popolazione nemmeno è in grado di comprendere, ma che solo lui può sentire, a cui solo lui non riesce a resistere..
Quello che per gli altri è un suicidio, per lui è un sogno, un sogno che se realizzato probabilmente avrà dato un senso alla sua intera esistenza, perchè sarà consapevole di essere entrato in quella ristrettissima cerchia di persone che hanno fatto qualcosa che gli altri 6 miliardi di persone non sono in grado di fare, sarà uno dei MIGLIORI, e chi non aspira ad essere il migliore nello sport/passioni che lo caratterizzano?
Non si può a mio parere criticare chi lo fa, perchè è un qualcosa che non si può comprendere, e la prima cosa che mi hanno insegnato è stato quello di parlare quando ho cognizione di causa; e che cognizione abbiamo noi seduti davanti ad un pc, noi che magari nn abbiamo mai passato i 2000 mt, a cui della montagna frega meno di un cazzo? Nessuna, perchè non conosciamo lo stimolo che loro hanno dentro loro stessi per fare un'impresa del genere

**roby4061** · 21/05/2009, 13:27

chi va in montagna mette in conto il rischio.

ma dovremmo metterlo in conto anche ogni volta che prendiamo l'auto per uscire di casa, visti i criminali che ci sono al volante in giro per le strade.

io, personalmente, accetto il rischio dell'andare in montagna, si sa che è un'attività potenzialmente rischiosa, sia per pericolo oggettivi che soggettivi. metto in conto che, specie per certe salite, basta una cazzata e potresti non tornare a casa.

ma, sempre personalmente, se proprio devo crepare prima del tempo, preferisco sia in montagna, nel mio mondo, e non per uno stupido incidente d'auto, magari causato da un potenziale assassino con patente di cui sono piene le nostre strade.