morte

**jacksinclaire** · 03/01/2006, 13:31

Originariamente Scritto da claudioricci

Un maestro Zen, quando gli chiesero sulla morte, rifiutÃ² di rispondere (stessa
cosa fece il Buddha...)... la gente diceva "tace perchÃ¨ non sa", e qualcuno
insistette con la domanda... alla fine sbottÃ² e disse "NON LO SO!" ... La gente
si meravigliava...."ma come, sei Maestro Illuminato e non sai ??!?" , e lui,
semplicemente "non lo so, perchÃ¨ non sono ancora morto!"

Ecco...sulla morte uno crede a un sacco di cose fideisticamente, senza sapere,
senza chiedersi nulla...

dire "E' la fine di tutto" Ã¨ dogmatico e ottuso quanto dire "si, dopo si
va in cielo fra nuvole, arpe e Angioletti..." perchÃ¨ cosÃ¬ dice qualche testo
sacro...

Cl.

sarÃ* anche da ottusi ma io personalmente sono convinto che al di lÃ* della morte non ci sia nulla,nessuno puÃ² sapere se Ã¨ vero o se Ã¨ vero il contrario
ma non ponendomi molti dei problemi che si pongono in vita molte persone,perchÃ¨ mai dovrei pormi il problema della morte?
anzi,da questo punto di vista sono anche piÃ¹ "generoso" di molti altri,dico "la terra ai vivi" ecco perchÃ¨ il mio corpo una volta morto non "assaggerÃ*" mai la nuda terra...un bello sfiammone e tanti saluti a tutti.

**C.R.** · 03/01/2006, 13:55

Originariamente Scritto da jacksinclaire

perchÃ¨ mai dovrei pormi il problema della morte?

Questo Ã¨ giusto; ma se dici "Ã¨ la fine di tutto" dici una cosa indimostrabile...
ripeto, Ã¨ bene che non sia un problema; meglio per te! Ma non puoi essere
certo che sia una "fine" se non la sperimenti!

...se per te Ã¨ la fine di tutto, non ha senso che ti preoccupi di cosa ne sarÃ*
delle tue spoglie mortali (cremate, seppellite o altro...)

Ah, inoltre; non Ã¨ che il problema uno se lo pone "Apposta"....Ã¨ che la questione
prima o poi si fa strada DA SE nella coscienza... vedi la morte accanto a te,
magari di persone care; o capita che essa ti sfiori, come un mostruoso
incidente stradale che ti accade davanti agli occhi sfiorandoti (mi Ã¨
successo...) e lasciandoti indenne quasi per miracolo, mentre il veicolo
davanti al tuo si sfracella e carambola in aria e di lato...

ALLORA, automaticamente pensi "EBBENE, UN GIORNO MORIRO'. DOVRO' MORIRE
ANCHE IO...NON "GLI ALTRI"...ma "IO"...."

beh...che la cosa, per la mente, sia un "PROBLEMA" da elaborare in qualche
modo, Ã¨ inevitabile!

Cl.

**Davide1987** · 03/01/2006, 18:11

io ci sono andato vicinissimo alla morte, bastava che la ruota dell'autobus andasse avanti di altri 30/40cm e mi schiacciava la schiena...

**Jadan** · 03/01/2006, 18:54

Originariamente Scritto da Valerio83

cari miei ragazzi e ragazze, ieri sera non sono riusciuto ad addormentarmi fino alle 4 di mattina e mi sono nati cosÃ¬ mille pensieri...

quello che piÃ¹ mi ha "sconvolto" Ã¨ stato l'idea della morte.

tralasciando il vostro credo religioso, qual Ã¨ la vostra idea di morte personale?

Ad una certa etÃ* (se sei dell''83, come il nick suggerisce) diventa naturale cominciare a chiedersi della morte. Ti posso solo anticipare che difficilmente smetterai.

Per me la morte (dal punto di vista teorico) la rappresenta bene la staffetta della fiamma olimpica che in questi giorni attraversa l'Italia. La vita Ã¨ quel breve momento, in tutta la staffetta, da Olimpia fino al luogo delle Olimpiadi, in cui tu possiedi la fiamma. Se tu ce l'hai Ã¨ perchÃ© altri l'hanno avuta prima di te e se arriverÃ* a destinazione Ã¨ perchÃ© altri la porteranno dopo di te. Noi, ora, qui e adesso, possediamo la vita: siamo solo una piccola tappa di una lunghissima staffetta. Se noi oggi possediamo la vita Ã¨ perchÃ© altri l'hanno persa in passato. La vita Ã¨ morte e la morte Ã¨ vita. Questo dal punto di vista teorico.

Dal punto di vista pratico le cose sono un po' piÃ¹ complicate, perchÃ© verrebbe da dire "sÃ¬, ho capito: bisogna morire perchÃ© la vita continui. Ma non si potrebbe fare un'eccezione, magari per ME?".

Ma sto leggendo le cronache di Narnia. Il piccolo protagonista oggi risponde "non mi importa di vivere in eterno, se intanto tutte le persone che conosco mi avranno lasciato. Io voglio una vita normale, voglio morire e andare in Paradiso". Forse in questa risposta c'Ã¨ molta piÃ¹ saggezza di quanto non paia a prima vista.

**pisanaccio** · 03/01/2006, 22:45

Ammazzateooo che tread scintillante......

da candele lumini???? o.....da farneticazioni esistenziali e/o mortuarie???

Io dico solo una cosa chi vivrÃ* vedrÃ* in che schifo di societÃ* vive. e chi un vivrÃ* .. a miglior vita senz' altro Ã¨ passato..perchÃ¨ un patirÃ* piÃ¹ ....se in alto sarÃ* andato..

me ga ve' capio fioli..\o\

pisanaccio

Visualizza Profilo · 03/01/2006, 22:49

Originariamente Scritto da pisanaccio

Ammazzateooo che tread scintillante......

da candele lumini???? o.....da farneticazioni esistenziali e/o mortuarie???

Io dico solo una cosa chi vivrÃ* vedrÃ* in che schifo di societÃ* vive. e chi un vivrÃ* .. a miglior vita senz' altro Ã¨ passato..perchÃ¨ un patirÃ* piÃ¹ ....se in alto sarÃ* andato..

me ga ve' capio fioli..\o\

pisanaccio

Ma che ne so... qui si e' aperto un filone cimiteriale.... Cerco di rispondere toccandomi tutto il toccabile

De gustibus.......

**Gdr** · 04/01/2006, 09:38

Originariamente Scritto da Jadan

... "non mi importa di vivere in eterno, se intanto tutte le persone che conosco mi avranno lasciato. Io voglio una vita normale, voglio morire e andare in Paradiso". Forse in questa risposta c'Ã¨ molta piÃ¹ saggezza di quanto non paia a prima vista.

Tema toccato in maniera sublime da Asimov e Silverberg nel libro "Robot NDR-113", poi uscito in film come "L'uomo del Bicentenario".