Si esatto:
Occitan-Dialects.png
Ultima modifica di the_pise; 07/01/2015 alle 20:38
Occorre un portafoglio molto largo, e di pazienza
Come Ponzio palato nessuno non ha la colpa, si lavano le mani.Le mie foto su Flickr:
http://www.flickr.com/photos/14667436@N02/
Il mio fotoalbum:
http://fotoalbum.virgilio.it/fabrizio.binello
Occorre un portafoglio molto largo, e di pazienza
Come Ponzio palato nessuno non ha la colpa, si lavano le mani.Le mie foto su Flickr:
http://www.flickr.com/photos/14667436@N02/
Il mio fotoalbum:
http://fotoalbum.virgilio.it/fabrizio.binello
In realtà de jure sarebbero tutelati anche in Francia, de facto sono massacrati.
E comunque sono parlati sempre meno anche da noi.
Ci sono miseri tentativi di standardizzazione e insegnamento, ma come si fa a standardizzare e insegnare dialetti che cambiano da paese a paese, talvolta alcuni sostantivi anche da frazione a frazione?
Difficile standardizzare parlate locali che non hanno nessuna tradizione scritta (per lo scritto tutti usano, da secoli, l'italiano)
Occorre un portafoglio molto largo, e di pazienza
Come Ponzio palato nessuno non ha la colpa, si lavano le mani.Le mie foto su Flickr:
http://www.flickr.com/photos/14667436@N02/
Il mio fotoalbum:
http://fotoalbum.virgilio.it/fabrizio.binello
Ebbene sì... fortunatamente al di qua delle Alpi la situazione è migliore
Ma anche nelle valli, prima e durante il Fascismo, c'è stata una bella italianizzazione di toponimi e cognomi, con risultati a dir poco ridicoli.
Il migliore penso sia stato Sauze d'Oulx, italianizzato in "Salice d'Ulzio" (e la cosa incredibile è che viene chiamato ancora così, alla maniera "italiana" perché "è in Italia") non capendo che "sauze" è una parola antichissima - dal significato di roccia, poggio - che nulla ha a che vedere con la pianta. E così Salbertrand diventò Salabertano, Roure diventò Roreto Chisone, Vayes divenne Vaie, Sampeyre divenne Sanpeire, ecc.ecc. ... Fortunatamente, dopo la Seconda Guerra Mondiale, gran parte dei comuni ha ripreso la toponomastica originaria.
Sull'uso della lingua, anche il Fascismo, ovviamente, scoraggiò il più possibile l'uso dei dialetti, che siano stati essi occitani o piemontesi. La cosa positiva è il fatto che non sia riuscito a cancellarli, e vi sia stata una grande rinascita culturale dagli anni Settanta![]()
Lou soulei nais per tuchi
Segnalibri