Il napoletano e il calabrese stretto (per intenderci quello della Sila, zona di Crotone/Cosenza) per me sono arabo.
E dire che una bella influenza di arabo ce l'hanno avuta per davvero.Battute a parte, per cadenza, vocabolario e articolazione stessa delle frasi, li trovo ostici. Ma perché sono cresciuto nel panorama delle lingue gallo-italiche del Nord, che bene o male sono discretamente intellegibili tra loro.
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