Citazione Originariamente Scritto da Andreas94 Visualizza Messaggio
Ma guarda che la lingua veneta è una lingua che è stata utilizzata da uno stato sovrano (la Serenissima) la parlavano nobili e non nobili. Dal Doge in persona. Ti dicono niente nomi di poeti tipo Luigi Meneghello? Carlo Goldoni?
A volte mi domando in certe zone che scuole ci siano...a me fin dalle elementari sono stati citati scrittori locali e non, venivano insegnati detti in lingua locale. Mi è stato insegnato il valore di tenere alla lingua locale pur imparandone altre.

Guarda che il tuo commento è dettato da quella retorica auto-referenziale tipica del ventennio fascista.
Ma su che base un "dialetto" è frutto di pigrizia?

Allora dovrei dire che l'italiano è frutto di imposizione fascista visto che potrei portarti innumerevoli esempi di come sia stato imposto in varie zone qua e anche altrove....

Ragazzuoli belli, usciamo per favore da certe mentalitá malsane e godiamoci tutte le lingue regionali che abbiamo!
Se il Veneto è ed era una lingua lascio ad altri giudicare.
Per me una lingua differisce da un dialetto per il fatto di essere stata costruita a tavolino intenzionalmente da poeti, drammaturghi, monaci, scienziati, politici, partendo dalla scrittura, dalle declinazioni, dalle coniugazioni, dall'analisi logica e grammaticale ed esigendo che la pronuncia si attenga a tutto ciò fedelmente, anche se costa fatica.
Infatti pronunciare bene le vere lingue, come in primis il Latino, il Tedesco, l'Italiano, costa molta più fatica, ginnastica orale, che i vari dialetti da esse derivati.
In Italiano le A devono pronunciarsi A aperte, senza tanti sconti; in molti dialetti italiani sia del Nord che del Sud le A delle stesse parole diventano E, più o meno aperte, semplicemente perchè costa fatica tenere aperta la bocca.
Laufen in Tedesco costringe ad aprire la bocca, mentre loebe in Danese può essere detto a bocca praticamente chiusa. Stessa cosa per Wagen (Tedesco) e vogn (Danese), che tra l'altro, come quasi tutto il Danese, si pronuncia con lo sconto rispetto allo scritto: voun.
Il Danese è una parte importantissima della mia vita, ad esso sono irrimediabilmente affezionato perchè è l'idioma dei miei figli e inoltre mi dà da vivere, ma non lo considero una lingua vera.
Sono contrario al modo corrente di dar dignità di lingue ai dialetti ... Il Ladino, il Retoromancio ecc. Mi sembrano nient'altro che dialetti galloromani come il Lombardo, l'Emiliono-Romagnolo. Sono il modo in cui i Galli pronunciavano il Latino, un modo in buona parte nato dalla pigrizia.