scusa, ma tu hai bisogno di togliere il crocefisso per sentirti "libero" nella tua laicità?
E' la stessa cosa: vuol dire che i tuoi principi hanno bisogno di annullare i simboli altrui per essere "consolidati".
in ogni caso sono e sarò assolutamente contrario a questa sentenza, proprio in nome della laicità dello stato italiano.
In questo momento in ufficio ho davanti a me un piccolo crocifisso costruito da bambini orfani in Ruanda ai quali tramite preti coraggiosi, (simbolo di quella religione che tu contrasti, assolutamente legittimamente...), vengono inviati e continueranno a essere inviati aiuti sotto varie formma per cercare di dar loro una speranza per il futuro.
con questo piccolo omaggio, questi bambini hanno voluto ringraziare chi li aiuta anche con pochi euro...
e io dovrei togliere questo simbolo?
da qui non sparirà mai....
e come me lo pensa il mio collega d'ufficio. un vecchio compagno del vecchio PCI, assolutamente un mangiapreti, ma tanto rispettoso di questo simbolo da non aver mai pensato che potesse offenderlo nella sua laicità..
Anche questa è l'Italia, per fortuna.
senza polemica, lo sai.
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Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
Mi sembra di essere stato chiarissimo: a me, personalmente, non frega una mazza, ci sia o non ci sia. E' la prima cosa che ho scritto.
Ma se vogliamo giudicare la vicenda bisogna astrarre dal giudizio personale; un tribunale come quello in oggetto non si esprime sul caso singolo.
Non ti seguo: in nome della laicità sei favorevole all'esposizione dei simboli religiosi (nota che uso il plurale) nei luoghi pubblici?
Ripeto ... A me non frega una mazza, ma me lo vedo l'ufficio anagrafe con il banner di tutte le religioni ...
P.S.
Comprendo perfettamente l'esempio che hai fatto (quello cuttato).
Ma, come detto, nel caso il ricorso venga respinto la sentenza diviene esecutiva.
E come tale va rispettata.
Condivido pienamente il tuo Post e assolutamente inamissibile che persone estranee alla n/s cultura senonchè tradizioni vengano ad imporci le loro decisioni.
ma che discorsi sono?qualcuno ha per caso parlato di togliere il crocifisso e di mettere il burqua alle donne?
Nessuno ci impone nulla,anche se molti si sentono minacciati,mi sembra solo che venirsi incontro in un processo come l'integrazione culturale possa essere un fattore positivo.
Porto un esempio semplice:qui ad Edimburgo abbiamo una delle moschee esattamente appiccicata all'università,la fermata della navetta per il campus è esattamente lì davanti,all'interno dell'università esiste la "Islamic Society",così come la "Catholic Society",ecc. e non c'è nessun crocifisso in nessun aula,così come nessun altro simbolo religioso.
Bene:nessuno si è mai lamentato,la cosa non crea problemi a nessuno e ti assicuro che la Scozia è molto più attaccata alla sua identità e alle sue tradizioni che non l'Italia.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
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