Certo. Chi lo nega! E' da circa qualche migliaio di anni che i pensatori (e PS, piaccia o meno, lo e' stato, e di altissimo livello) ci hanno insegnato che la cosa importante e' ascoltare cio' che dicono, non fare le pulci a cio' che fanno.
Quando l'ho fatta io, l'Universita' piu' prestigiosa d'Italia, aveva tasse scaglionate per diverse fasi di reddito. La mia ex, figlia di un operaio e di una casalinga, pagava poco, altroche'.
Cio' che non e' stato compreso, e che solo ad una prima osservazione sembra OT, e' che dappertutto al di fuori di un paio di Paesi Latini, chiunque esce di casa a 18 anni, che sia il figlio di Obama o l'ultimo pezzente.
La gente qua in USA sorrideva quando mi bullavo del fatto di essere indipendente ed avere imparato molto perche' uscito di casa a 19 anni.
Lasciare cio' che si ha e' sempre rischioso. Non puoi sapere a cosa vai incontro. Ma non pensare nemmeno a cambiare e' frutto di una cultura alla quale appartengo ma che ho cercato di abbandonare. Avendo provato cosa vuol dire fare le cose "alla anglosassone", sono sempre piu' convinto che molti possibili artisti, imprenditori, e ricercatori siano tarpati nella loro crescita dalla struttura di vita che hanno.
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#NousAvonsDéjàGagné
Sicuramente, ma rimane (ad esempio) la necessità di vivere fuori sede per qualcuno che non sia di Milano, il che richiederebbe lavorare sempre lungo tutta la durata degli studi, il che implicherebbe con alta probabilità un certo abbassamento del tempo a disposizione per lo studio (e anche per il tempo libero: non siamo in un paese del terzo mondo, sarebbe irrealistico prentendere un focus continuo studio-lavoro). Comunque, anche a me piaceva molto padoa-schioppa, penso sia stato il miglior ministro delle finanze che abbiamo avuto negli ultimi 20 anni. Però sarebbe stato meglio per lui riflettere ulteriormente sul privilegio derivante dalla sua condizione economica di provenienza, che chiaramente non può essere condivisa da tutti.Quando l'ho fatta io, l'Universita' piu' prestigiosa d'Italia, aveva tasse scaglionate per diverse fasi di reddito.
Sì, e magari si indebita fino al collo per completare i 4+2 di bachelor's e masters'. Diciamo che ci sono pregi e difetti in entrambi gli approcci. Probabilmente la scelta migliore (per una persona di grande talento e con grande voglia di fare, chiaramente) sarebbe poter fare l'università qui e poi trasferirsi lì, senza debiti. Ma ci vuole anche molta determinazione, e non è detto nè necessario che la maggior parte della popolazione umana possieda queste due caratteristiche, perché ci sono molte situazioni evolutive in cui possono risultare svantaggiose.
Ultima modifica di Fdg; 20/01/2011 alle 23:12
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Non è impossibile con una buona scelta della città universitaria (scegliendo dunque un posto dove gli alloggi costino poco) e supponendo di lavorare d'estate + part-time durante il resto dell'anno. Certamente è palloso e può azzerare la vita sociale.
Eh sì hai ragione, però non so, penso che dopo un po' mediterei il suicidio, anche magari con un buono stipendio e tutte le garanzie di questo mondo. Penso che comunque tu abbia ragione, Ginevra e Losanna sono più francesi dunque la mentalità sarà leggermente più aperta.Non posso negare che in parte hai ragione, però dipende dove vai... se ti trasferisci in un città (ad esempio Ginevra o Losanna) non avresti grossi problemi neanche dal punto di vista sociale.
E in ogni caso è meglio vivere in paese che "funziona" (serietà, rispetto delle regole, meritocrazia, senso civico ecc) anche se non troppo "sociale" (come la Svizzera) piuttosto che il contrario.
E comunque una mentalità simile si riscontra anche in Germania.
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
...chat con James Reynolds, www.typhoonfury.com
Always looking at the sky...James says:
http://www.wmo.int/pages/mediacentre...nfo_58_en.html
Simone says:
holy s**t....
James says:
now that's something I'd like to film!!
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
Se proprio dovessi trasferirmi in futuro, che sia uno stato UE mi sono detto.
Fdg ha cetrato un punto notevole, gli USA con il sistema che hanno, sono per chi ha molto talento, allora si che riuscirà e troverà molte occasioni, se uno non ha 1000 capacità, starà male pure lì
Infatti non vedo perché ci sia questo mito degli USA (che poi, come dici giustamente Stefano, o hai mille talenti o finisci direttamente sotto un ponte)
per trovare un paese un tantino più serio e meritocratico dell'Italia basta varcare i confini nazionali o comunque rimanere in Europa (e non solo nei paesi UE ma tipo anche in Svizzera).
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
La Svizzera non accetta facilmente stranieri. Mi è stato detto che per ottenere la cittadinanza svizzera devi apportare grandi capitali monetari o grandi capitali intellettuali. In pratica devi essere genio o ricco. Ma comunque se ha una cosa come il 20% di residenti stranieri vuol dire che esiste anche il "mito" della SvizzeraComunque esiste anche il mito della Gran Bretagna, il mito della Germania, il mito della Scandinavia, per non parlare del mito della Spagna (...) ecc.ecc.
Poi gli US sono un "pentolone" di culture non indifferente, quindi la gente pensa che sia più facile ambientarsi. Inoltre si parla inglese, che è una lingua che si studia a scuola già da qualche generazione.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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