Seguirò il tuo consiglio e mi leggerò tutto il thread (un po' lunghetto, però).
Cmq ci tengo a precisare che la mia opinione è spinta dal pensiero che ogni fallimento è uno stimolo in più a migliorare, mentre il vero fallimento è rinunciare.
Questo è lo spirito che ha portato avanti gli uomini di scienza nel corso dei secoli ed è lo stesso spirito che ha portato l'umanità all'attuale stato tecnologico e non solo.
Non sono insensibile alle tragedie e sono io stesso preoccupato nell'avere le centrali nucleari francesi a poca distanza, ma so che fermarsi produrrebbe un danno ancora più grande.
Ciao![]()
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
se lo leggevi il 3d evitavi queste considerazioni su cui già si è discusso.
Tra l'altro:
nessuno ha detto di interrompere la ricerca scientifica, anzi se ne fa troppo poca in Italia, ma non è che dobbiamo far costruire più centrali atomiche che non sono sicure al momento, per fare ricerca. Si pensi alle centrali di IV generazione e alle centrali al torio e non a quelle di III o III+che si vogliono realizzare in Italia.Non si rischiano di contaminare migliaia e migliaia di kmq per decine di anni ed evacuare anche milioni di persone per chissà quanto tempo, per fare ricerca, quella si fa in laboratorio.Le persone non si utilizzano come cavie costruendogli vicino delle centrali al momento insicure con le attuali tecnologie e poi si misura su di loro e sul cibo la radioattività che hanno raggiunto, in caso di incidente. Oltretutto le negligenze sono dietro l'angolo.......come vediamo nell'integerrimo Giappone. Sono per te rischi da soppoortare in nome di uno sviluppo frenetico senza rispetto dei diritti umani e delle loro vite stesse? Si possono sviluppare le tecnologie anche più accortamente senza mettere a rischio intere popolazioni perchè bisogna progredire nelle scoperte scientifiche, secondo il tuo ragionamento, in modo frettoloso. Con buona pace del benessere delle popolazioni a cui occorresse un incidente grave sempre possibile data la tecnologia non matura. Secondo te è vero sviluppo questo? Se non si tiene conto delle persone ma perlopiù degli interessi. E che ce ne facciamo di tanta ricchezza se poi è contaminata e non possiamo usufruirne?
Ed in prospettiva è la fusione fredda l'unica soluzione senza rischi per l'uomo e l'ambiente, si lavori di più in quella direzione.E non si buttino soldi pubblici per costruire 4-5 o più centrali atomiche già obsolete sul nascere.
Ultima modifica di domenicix; 27/03/2011 alle 19:10
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attualmente l'Italia sta rispettando la riduzione delle emissioni di gas serra secondo il protocollo di Kyoto.La tendenza è quella negli ultimi anni a partire dal 2004:
A livello europeo si fa anche meglio perchè lì l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili è maggiore che in Italia, dove invece per il Sole soprattuto batterebbe tutte le altre nazioni europee.......
La spinta alle energie rinnovabili da parte di Germania,Spagna e Paesi Bassi , il recupero di efficienza dei processi produttivi con conseguente minor consumo di quantità aggiuntive di e. elettrica anche proveniente da centrali termoelettriche, in aggiunta alla coibentazione delle abitazioni ed uffici e financo case passive ( nel Centro e nel Nord Europa ) , sta dando i suoi frutti:
Per cui si possono abbattere le emissioni senza rinunciare al benessere, dato che parliamo di nazioni con un pil pro-capite mediamente maggiore del nostro e con un tasso di crescita sempre mediamente doppio rispetto al nostro
Abbiamo già parlato inoltre che possiamo renderci autonomi ( dall'e. elettrica proveniente dalle centrali nucleari francesi,svizzere e slovene) riducendo gli sprechi senza danneggiare l'economia del pil che non tiene conto dei veri livelli di benessere della popolazione, in quanto vi si annovera il valore dell'energia utilizzata per tenere accese luci inutili dove e quando non servono, i costi di viaggi a vuoto con i tir, i maggiori costi per le industrie (anche relativi alla componente dell'e. elettrica) per mancata sinergia tra le stesse, il valore di beni usa e getta che sono prodotti o che si guastano continuamente e che determinano un forte spreco di materie prime ed energia el. per produrli nuovamente o per produrre un gran numero di ricambi e inoltre spreco di reddito per i cittadini a vantaggio solo di una stretta cerchia di produttori di beni non di qualità.
Proseguendo.....
Riscaldamento e condizionamento eccessivo di ambienti di uffici pubblici e privati, enti pubblici in genere, abitazioni, che oltre ad essere superfluo risulta anche nocivo per la salute delle persone tant'è che si tengono le finestre aperte per ridurre i danni ......
Le energie rinnovabili hanno grandi potenzialità soprattutto nel Sud Italia e il lavoro e la produzione ed installazione di pannelli e pale di tutti i tipi e il loro indotto darebbero impulso all'economia nazionale e i vantaggi sarebbero molto più distribuiti che con la costruzione di grandi centrali a beneficio di grandi capitalisti anche esteri, che porterebbero i loro guadagni anche all'estero sottraendoli al reddito nazionale. Inoltre ho già parlato delle bollette più basse per i tantissimi italiani che facessero installare, anche in società tra loro, impianti di energia rinnovabile, fino anche ad avere un ritorno dalla vendita di corrente elettrica in eccesso rispetto al loro fabbisogno. Quindi vantaggi economici diffusi e non per poche persone e pochi gruppi industriali che investono neanche con i loro soldi ma facendoseli prestare dalle banche, cioè i nostri soldi!!!!!
Ancora una volta!!! oltre a quelli pubblici!!!!!
Nessuna favoletta quindi ma questioni reali su cui c'è chi sorvola
Ultima modifica di domenicix; 27/03/2011 alle 21:03
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La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
Però la contrazione delle emissioni di GHG è iniziata (2004-2005) prima della crisi economica del 2008, e questo lo si può imputare anche alla sempre maggiore installazione negli ultimi anni di impianti di produzione di e. rinnovabile e alle isolazioni termiche degli edifici sempre più diffuse![]()
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Non ci dimentichiamo che Carlo Rubbia premio nobel per la fisica è stato costretto
(a dimettersi da presidente dell'Enea) ad esportare la tecnologia solare
termodinamica in Spagna e in California.
Infatti gli specchi parabolici di Rubbia avrebbero potuto diminuire il
consumo di carbone della famosissima CENTRALE TERMOELETTRICA DI
BRINDISI SUD la più inquinante centrale termoelettrica italiana.
Continua ad essere una vergogna italiana...
Intervengo in questa discussione (molto interessante e che si è svolta per fortuna con pacatezza) per porre un quesito che sembra non interessare ai più (visto che va oltre l'orticello "Italia").
La domanda di energia mondiale entro il 2050 è prevista salire del 60% rispetto al valore attuale. Secondo voi, è possibile soddisfarla senza il ricorso alle centrali nucleari? Poniamo il caso sfortunato che i tempi per la realizzazione di una centrale a fusione si allunghino ulteriormente, a quel punto con le rinnovabili è plausibile riuscire a coprire completamente il fabbisogno?
Non ritengo realistica una risposta che punti sulla riduzione dei consumi, giacchè a livello globale questo incremento proverrà in gran parte dai paesi in via di sviluppo (solo Cina e India sommano 2.5 miliardi di abitanti) e per questi è impensabile "tagliare" le gambe al proprio sviluppo riducendo la domanda di energia![]()
Scusatemi nel caso fosse stata già postata questa immagine, mappa globale centrali nucleari:
Schermata 2011-03-23 a 20_47_36.jpg
Il prezzo dell'uranio è aumentato negli ultimi anni in quanto aumentano i costi di estrazione dell'uranio che per essere economicamente conveniente estrarre deve essere contenuto nelle rocce in una percentuale di circa il 0,04%
Il picco dell'uranio è stato raggiunto nel lontano 1980, quindi come potremo mai aumentare la quantità di energia e. a livello mondiale proveniente dalle centrali nucleari (attualmente intorno al 15%), solo con le testate nucleari dismesse?
Un pò tanto difficile dato che si sta utilizzando l'uranio estratto negli anni '50 e '60 che era stato immagazzinato nelle bombe e missili nucleari di cui all'accordo sulla riduzione degli armamenti nucleari USA - ex URSS. Questo uranio non potra' durare ancora a lungo, anche ammesso che i Paesi che hanno armi nucleari vogliano liberarsene totalmente. Cosa sta succedendo? Perché non si riesce a produrre uranio dalle miniere in quantità tali da soddisfare la domanda? L'andamento dei prezzi e della produzione suggerisce che i giacimenti di uranio concentrato siano stati in gran parte sfruttati e che ora sia necessario estrarre da giacimenti piu' diluiti. Questo richiede forti investimenti, il che spiega l'andamento dei prezzi, sui quali appunto si riflettono i maggiori costi di estrazione.
Andamento dell'estraziuone di uranio:
Quindi se viene previsto un aumento futuro di energia ( se solo elettrica o anche di altro tipo è da chiarire ) si deve anche tener conto del livello di prezzo del combustibile nucleare che potrà raggiungere in futuro, se si andasse incontro al suo sovrasfruttamento producendo così il tipico grafico a campana.
Se i prezzi saranno elevati la domanda effettiva sarà inferiore a quella potenziale con un fenomeno di demand destruction. Con buonapace delle previsioni o dei desideri(?) di crescita
A questo si aggiunga la produzione che tende a decrescere......
Ultima modifica di domenicix; 27/03/2011 alle 23:01
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