Donatori Avis a raccolta

[peppo]

primo atto concluso.
Questa mattina mi sono recato in ospedale per fare le analisi per l'idoneità.
In primis ,direttamente in sala d'aspetto, ho dovuto compilare un questionario con le classiche domande di rito.
Poi sono entrato dal dottore che dopo aver esaminato il mio questionario,
mi ha provato la pressione, e una volta constatato che andava bene sono entrato nella sala prelievi.
Mi sono seduto su una poltrona comodissima e hanno riempito 4 o 5 provette. Tra 3/4 settimane dovrei avere gli esiti direttamente a casa.
Infine ho fatto un'altra visita di controllo e in più un elettrocardiogramma.
Mi ha stupito di quanta gente faceva il controllo di idoneità come me ...molto bene.
Avevamo tutti il sorriso sulle labbra, eravamo consci di cominciare a fare qualcosa per gli altri.

Alla fine un ottimo panino con il salame, un succo di frutta e un caffè....
Sono davvero felice.

[peppo]

Ci siamo.
Tra un paio d'ore andrò a donare il sangue.
Fin'ora a casa mi sono arrivati solamente gli esiti dell'ECG e non quelli del sangue,
ma un SMS già tempo fa,mi ha avvisato che sono idoneo alla donazione.

[peppo]

tutto fatto. E' andata bene, nessuno svenimento o altro malessere.
un pò di male al braccio (anche perchè non riuscivano a trovarmi la vena), un pò di stanchezza ,ma ne vale la pena.
Subito dopo la donazione c'era un buon panino col salame ad aspettarmi .

[Gravin]

quoto il quoto.
Forse per alcuni è un problema psicologico, ma anche per me certamente no. L'ago non mi fa alcuna impressione. Ma sta di fatto che le due volte che ho dato il sangue, verso la fine del prelievo sono arrivati, nausea, senso di svenimento, mi sono ritrovato zuppo di sudore e mi hanno messo a gambe in su.
Ho una salute di ferro, ma evidentemente il mio sistema simpatico non apprezza la scomparsa improvvisa di mezzo litro di sangue.
Qualcuno del forum è esperto?
Perchè la prossima volta se succede ancora mi sa che sarà l'ultima, l'entusiasmo scappa.

Si tratta di una reazione vaso-vagale.
L'ago stimola i recettori del dolore (nocicettivi) presenti sulla parete del vaso, questo stimolo viene elaborato a livello sel SNC e si traduce in una eccitazione del decimo nervo cranico, il vago .
Il vago eccitato causa a sua volta bradicardia e rapida vasodilatazione arteriosa con ipotensione.
Da qui la possibile lipotima.
Non si tratta quindi di nulla di patologico nè, tantomeno, di qualcosa di pericoloso a meno che non si rischi di cadere .
E' sufficiente sdraiarsi su un lettino, gambe in aria, slacciare cinture e lacci, areare bene l'ambiente.

[leonex]

Si tratta di una reazione vaso-vagale.
L'ago stimola i recettori del dolore (nocicettivi) presenti sulla parete del vaso, questo stimolo viene elaborato a livello sel SNC e si traduce in una eccitazione del decimo nervo cranico, il vago .
Il vago eccitato causa a sua volta bradicardia e rapida vasodilatazione arteriosa con ipotensione.
Da qui la possibile lipotima.
Non si tratta quindi di nulla di patologico nè, tantomeno, di qualcosa di pericoloso a meno che non si rischi di cadere .
E' sufficiente sdraiarsi su un lettino, gambe in aria, slacciare cinture e lacci, areare bene l'ambiente.

Grazie per la spiegazione Doc.. Solo che almeno per quanto mi riguarda.. anche se è "sufficiente" fare quelle cose lì.. converrai con me che la sensazione non è affatto bella.. (quella di mancamento, sudore freddo, ecc..)

[ldanieli]

Si tratta di una reazione vaso-vagale.
L'ago stimola i recettori del dolore (nocicettivi) presenti sulla parete del vaso, questo stimolo viene elaborato a livello sel SNC e si traduce in una eccitazione del decimo nervo cranico, il vago .
Il vago eccitato causa a sua volta bradicardia e rapida vasodilatazione arteriosa con ipotensione.
Da qui la possibile lipotima.
Non si tratta quindi di nulla di patologico nè, tantomeno, di qualcosa di pericoloso a meno che non si rischi di cadere .
E' sufficiente sdraiarsi su un lettino, gambe in aria, slacciare cinture e lacci, areare bene l'ambiente.

grazie dutuur,

interessante la spiegazione: se ho capito, dunque, non è tanto la sottrazione di sangue che crea la spiacevole reazione ma è proprio l'ago. Va beh, vedrò come va le prossime volte.

Lorenzo D.

[Gravin]

grazie dutuur,

interessante la spiegazione: se ho capito, dunque, non è tanto la sottrazione di sangue che crea la spiacevole reazione ma è proprio l'ago. Va beh, vedrò come va le prossime volte.

Lorenzo D.

Di nulla.


L'ipotensione non è correlabile alla diminuzione della volemia (massa plasmatica circolante) indotta dal prelievo.
Essa deve essere ricondotta, come dicevo sopra, ad una stimolazione del vago.
E' una sorta di arco riflesso (vagale) con un'afferenza data per l'appunto dallo stimolo che viene generato dalla puntura e da un'efferenza data dalla risposta delle fibre vagali che si portano al cuore e alla parete dei vasi.


Michele

[peppo]

oggi molte associazioni Avis festeggiano la giornata mondiale del donatore che in realtà era il 14 giugno.

Avis Nazionale: Associazione Volontari Italiani Sangue

se a qualcuno interessa diventare donatore, questa è un'occasione da non perdere.
Io sono diventato donatore poco più di un anno fa, vado a donare regolarmente ,
non fa male, rimango quindi stracontrollato (gratuitamente) e sto benissimo, sotto tutti i punti di vista;
è un gesto che ci fa perdere poco tempo (in mezz'ora si fa tutto), ma che fa guadagnare davvero molto interiormente:
si aiuta qualcuno indistintamente dal colore della pelle, dal *****,dall'età dall'orientamento sessuale o politico è veramente un gesto che ripaga oltre che utile.
L'unico rimorso che ho è quello di aver cominciato a donare troppo tardi.

Non faccio parte dello Staff Avis,
sono un semplice donatore, ma se posso spronare qualcuno ben venga.

[Luca D'inverno]

Donatore dal 8 Febbraio 2009, ieri ho fatto la mia 13^ donazione.
Tenendo conto che non ho potuto donare per 6 mesi perchè ho fatto una colonscopia, sono piuttosto regolare per il momento.

Comunque condivido tutto ciò che ha detto Peppo.

[fabry72]

io dovrei andare in questi giorni... spero di trovare un paio d'ore per poterlo fare.