Sia chiaro. L'informazione, come detto, esiste per forza.
Ergo ... Se uno vuole saperlo può saperlo.
E di conseguenza il capo può mettere in atto azioni "persuasive" nei confronti di colui che sta 8 ore a navigare su FB o su siti *****.
Ma nessuna azienda può formalmente presentarsi ad un dipendente dicendo "ti licenzio (o anche solo ti richiamo) perchè nei giorni X, Y e Z hai navigato su FB o su youporn"perchè legalmente non può disporre di quell'informazione quindi, tantomeno, usarla contro il dipendente stesso.
Va detto che se uno passa 8 ore al giorno su FB ragionevolmente non concluderà mai una fava quindi non c'è bisogno di sapere dove naviga per fargli un culo a capanna.
Da notare quanto sia diverso il mondo anglosassone (leggasi inglese o peggio americano) dove, per esempio, purchè sia informato della loro esistenza, il dipendente può persino essere controllato in quello che fa tramite telecamere nascoste.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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