
Originariamente Scritto da
Cliff
Si tratta soltanto di mercato: se un kWh elettrico costasse 1 € piuttosto che 0.15 €, se il petrolio fosse scambiato a 1000 $ al barile, il gas alle stelle, ecc ecc..., probabilmente molti investitori privati si butterebbero a capofitto su progetti sperimentali come il kitegen, studi sulla fusione fredda (a proposito, entro poco tempo vedremo se sarà sbugiardata l'ennesima bufala o se ci saranno sviluppi interessanti), il fotovoltaico (senza incentivi) andrebbe a ruba, ecc ecc; probabilmente negli edifici pubblici, in inverno, la temperatura sarebbe di 18°C piuttosto che di 24°C; probabilmente l'illuminazione pubblica e privata sarebbe ridotta al minimo indispensabile e molte zone starebbero al buio; probabilmente la nostra qualità della vita peggiorerebbe in maniera inesorabile, con inflazione e disoccupazione alle stelle, difficoltà nel viaggiare, rinuncia a elettrodomestici, niente raffrescamento d'estate e riscaldamento in inverno, eccetera eccetera. L'unica soluzione per anticipare lo scenario di cui sopra è l'incentivazione, graduale, di tecnologie già collaudate con lo scopo di abbassarne il prezzo di mercato (come è successo il fotovoltaico, che comunque da solo non potrà mai risolvere i nostri problemi energetici, il cui prezzo di mercato si è più che dimezzato i 5 anni), senza buttare denaro in tecnologie di dubbio futuro/utilità o confidare in maniera del tutto utopistica nella speranza che, dall'oggi al domani, venga fuori qualche nuova tecnologia che ci risolva tutti i problemi (so bene che i cicli otto e diesel hanno rendimenti bassi, ma quale sarebbe l'alternativa oggi

?). Purtroppo i tempi sono lunghi, si parla di molti decenni; in tal senso il nucleare, avendo costi paragonabili all'energia fossile, poteva essere un buon palliativo per i prossimi decenni, specialmente per ridurre gli effetti di eventuali guerre/crisi energetiche, ecc ecc...

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