
Originariamente Scritto da
and1966
Secondo me, e solo secondo me:
- Meno idrocarburi.
- Paese multiconfessionale, con equilibri già delicatissimi di suo ed un raìs despota ed oppressore. Troppo simile all' Iraq di Saddam (e stiamo tutti vedendo cosa ha significato entrare mani e piedi in Iraq).
- Paese che logisticamente ricopre un ruolo troppo strategico, crocevia (dal punto di vista prettamente fisico ...) di realtà diversissime: praticamente si trova a ridosso di Turchia, Israele ed Iran (i primi due confinanti, l' ultimo a poco più di 200 km di distanza).
- Le cosidette superpotenze adesso hanno il fiatone per conto loro, quindi, come si dice dalle mie parti "chi vole 'l pan se 'l fetti", detto brutalmente.
- Sia l' intervento in Iraq che quello attuale in Libia si stanno dimostrando sostanzialmente degli errori. Quindi ....

Il problema é che adesso Assad si sente autorizzato ad utilizzare ogni mezzo, vista la debolezza del consesso internazionale. I risultati sono i tank fra la folla, stile Tien An Men. Con la differenza che allora non si intervenne perché la Cina, data la sua potenza ed influenza, poteva (e puo' ) fare cio' che vuole, mentre la Siria potrebbe essere indotta a più miti consigli ma, ripeto, il consesso internazionale ora come ora fa pena, sia in termini di credibilità che di effettiva forza (anche millitare).

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