Ci sono spunti interessanti ma,con riferimento all'articolo della Ghizzoni,non credo che una crescita a debito dell'economia dell'Europa occidentale-stile anni 60'-70'-sia replicabile.
Per un motivo molto semplice:allora si faceva debito per distribuire il benessere e rinforzare lo Stato sociale ma partendo da una condizione di non accesso ai beni di consumo tipici dell'economia moderna da parte di una fetta importante della popolazione,per cui,partendo da condizioni di base di generale arretratezza,la crescita tirava per il sol fatto di ampliare l'accesso allo Stato sociale alla vasta platea degli esclusi.
Oggi,quando,nonostante la crisi,la soglia di povertà è situata diversamente ed i poveri di oggi non sono quelli del 1950(sia come numero,sia perchè poverta oggi non significa SEMPRE E COMUNQUE indigenza assoluta,contrariamente a quello che succedeva nel dopoguerra),una crescita basata sulla sola redistribuzione non la ipotizza neanche un economista neokeynesiano puro.E,senza super-crescita e partendo da condizioni di indebitamento già elevato,pensare di poter fare ulteriore debito è utopistico.
P.s.En passant...sia io che il Bassini,su questo post,imprecammo in turco quando si decise l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione.In tempi non sospetti.
Infatti, imprecavate (imprecavamo) a ragione. Perchè in quella norma si giunge a stabilire una follia come il dover PER LEGGE fare una manovra economica nel caso i conti pubblici peggiorino in corso d'anno rispetto al DEF di primavera. Ed invece questa è proprio la cosa da NON fare, per cercare di uscire dalla spirale crisi=calo pil=più tasse=ulteriore calo pil che ci attanaglia da tre anni. Quando in questi giorni leggo che, visti i prevedibili dati negativi ISTAT sul pil del 2° trimestre, il governo "sarà costretto" ad una nota di aggiornamento del DEF e quindi, di conseguenza, a una nuova, ennesima, manovra regressiva, impreco in turco.
Renzi o Padoan o chi per loro devono imporsi coi FATTI, non coi giochini ai vertici europei. Il che significa: il PIL è peggio del previsto e quindi non "tornano i conti" a breve termine? Bene, pace, pazienza, non tocchiamo un euro, non mettiamo una sola tassa o taglio in più e aspettiamo di vedere il medio termine, invece di spalare una nuova vagonata di tasse o tagli recessivi ai primi dati TRIMESTRALI (!) peggiori del previsto. Ma attualmente, al di là delle frasi di facciata, non c'è né la forza politica, né la volontà per un'operazione del genere.
Questo perchè l'austerità che sta venendo applicata, in maniera peraltro molto più blanda in Italia rispetto ad altri Paesi, sta venendo applicata, specialmente in Italia solo e soltanto tramite tassazione aggiuntiva. La spesa pubblica non è mai veramente stata tagliata, anzi non sta facendo altro che crescere come dimostrato qui: Johnny Cloaca's Freedonia: "L'Austerità" è Responsabile per la Crisi in Europa? e come si può vedere anche dal DEF stilato quest'anno a pagina 21, dove i numeri smentiscono la bugia che ci sta venendo raccontata secondo cui i famosi 80 euro saranno finanziati con tagli di spesa.
Lo Stato non sta riducendo se stesso ma sta aumentando continuamente e ulteriormente la sua dimensione: prima del 1992 (ma non per tutto il tempo...la svolta è stata con la fine di Bretton Woods nel 1971, da quel maledetto anno l'Italia ha iniziato a diventare un Paese socialista e stampatore) ovviamente lo faceva a suon di debito pubblico e inflazione elevata, quindi era un inganno più sottile e anzi nel breve termine consentì di superare molto meglio di altri la fase del 1973-82 della cosiddetta stagflazione...ma per quanto Keynes e i suoi discepoli abbiano ormai indottrinato tutte le istituzioni con il dogma del lungo periodo che non arriva mai, invece il lungo periodo prima o dopo arriva, e il conto da pagare è ovviamente più salato con più posticipi il suo pagamento.
Quanto al pareggio di bilancio però, come ho già scritto a suo tempo, io sono molto meno rigido sotto questo aspetto rispetto ad altri liberisti/libertari che vedono l'indebitamento dello Stato malissimo, come un tabù. Io ho un'idea personale: che lo Stato possa contrarre, come qualunque persona sulla Terra, dei debiti. Però quando contrae tali debiti deve poi sapere che sarà solo egli a doverli pagare,e che non potrà chiedere un soldo alle tasche dei contribuenti.
Ergo: vuoi contrarre debiti, vuoi fare deficit? Bene, ma sappi che ne pagherai di tasca tua le conseguenze. Ok al deficit, no alla stampa di moneta (che è un altro modo di tassare) e no al mettere ulteriori tasse sui contribuenti per pagare debiti che non si sa come pagare. Se lo Stato non riesce a pagare i suoi debiti deve tagliare la spesa, non può tassare o stampare denaro.
Questa è la mia visione personale ed è una visione perfettamente coerente col diritto che regola le s.p.a. e anche col comune buon senso. Se io, s.p.a., faccio dei debiti e non riesco poi a ripagarli, non posso chiedere ai soci i soldi. Li devo trovare io per i cavoli miei in qualche modo. Tagliando le spese. Idem dovrebbe funzionare per lo Stato. Ergo: d'accordo sul togliere il pareggio di bilancio, ma io lo sostituirei con un'altra regola: ossia quella che da adesso in poi lo Stato non può più aumentare le tasse NE stampare moneta (quello non può più farlo da un pezzo) ma solo tagliare la spesa come misura restrittiva.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Tagliare solo la spesa vuol dire (più) strade rovinate, sanità che non offre più nulla, meno sicurezza, meno controlli, ecc, ecc
Io sarei curioso di sapere quanto incida percentualmente la voce "emolumenti del personale" per quanto riguarda lo Stato e le sue emanazioni .... secondo me é lì la chiave di tutto. \as\ Il che non vuol dire sempre e comunque prebende laute (quello vale solo per i dirigenti statali), ma anche quantità strabordanti di personale dove non ne occorre. Pagato magari poco, ma quando poi sei in tanti, o meglio troppi, il conto alla fine lo paghi.
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
Intanto non so se trattasi solo di schermaglia politica o se sia l' ineluttabile ....
Padoan: nessuna manovra correttiva - Rai News
Ue: Brunetta, si prospetta necessitÃ* manovra correttiva
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Non è detto.
tagliare la spesa vuol dire altre cose (x come la intenda Federico credo, e che io sottoscrivo).
Ad esempio: riduzione degli sprechi non vuol dire tagli lineari ma riduzione dei centri di costo, riduzione di competenze sovrapponibili, riduzioni di "eccessivi" controlli sulla spesa che comportano un aumento delle potenzialità corruttive, ecc..
Pochi controlli, ma serissimi.
Mobilità del personale (in ambiti anche ridotti)
Riduzione delle voci di costo del personale che spesso non hanno ragione di esistere (straordinari in vari settori del "pubblico" sono considerati una voce accessoria e non una reale necessità..).
Se si taglia in maniera intelligente, i servizi alla collettività non è assolutamente detto che peggiorino, anzi.
Questa è la solita "leggenda" messa in giro da chi ha soltanto da perderci....
leggasi associazioni sindacali, amministratori tutt'altro che virtuosi, ecc..
Il problema è che da alcuni decenni non ho ancora visto un taglio della spesa "intelligente".
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Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
Difficile poi pensare che non si debba intervenire DRASTICAMENTE sul sistema scolastico nazionale.
Alcuni risultati freschi dell'ultimo INVALSI: differenze dalla media nazionale nei vari livelli d'istruzione divise per aree geografiche, in questo caso per le discipline matematiche.
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https://twitter.com/marcocampione/st...035584/photo/1
Pensiamo davvero di poter proseguire con un paese cosi' divergente?
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
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