E quella unita? Staremo a vedere. La Storia si sta costruendo...i prossimi 10-20 anni saranno cruciali.
Ci sono milioni di persone che dall'Africa e in parte dal Medio Oriente tenteranno (e in parte riusciranno) ad entrare in Europa nei prossimi anni e decenni. C'è una crisi economica dovuta anche all'incapacità gestionale dell'Unione Europea (di fatto spaccata in due, con Nord Europa contro Sud Europa). C'è un mercato globale in cui stare e cercare di dare il meglio.
Riuscirà un governo europeo ad affrontare tutto questo? Mah. Io ho come la sensazione che, finchè tutto va bene, siamo tutti amici e tutti felici. Quando iniziano i problemi c'è da ridere. E parliamo di cose recenti, degli ultimi 10-15 anni...
Lou soulei nais per tuchi
Diciamo che l'egoismo delle persone (e degli stati), in parte affatica il progetto europeo
Sul problema del parassitaggio concordo, pur relativamente. In questi giorni, per lavori, sto elaborando i modelli 730, e ho imparato una regola aurea: se la certificazione unica (ex cud) riporta un reddito superiore ai 24.000 euro circa, è un dipendente pubblico o pensionato pubblico. Al di sotto, spesso di molto, sono tutti dipendenti privati o pensionati privati, con rare eccezioni. C'è un divario abnorme e ingiustificato, se consideriamo persone che vivono e lavorano tutte nella stessa area geografica, certamente finanziato sottraendo risorse ad altre zone del paese. Tuttavia ritengo che la cosa vada vista anche al contrario: lo stesso privato avrebbe ben altro reddito, a parità di impegno e di lavoro, se si trovasse al nord italia. Voglio dire: le zone sono improduttive, le singole persone non sempre.
Fatta questa premessa, penso che sano progresso ci sia solo se riduciamo le sacche di arretratezza, garantiamo condizioni dignitose al maggior numero di persone (non uguali, ma dignitose per tutti, al massimo livello possibile) riducendo al contempo ogni forma di conflittualità interna ed esterna. In tal senso l'idea di singoli Stati, in cui ciascuno percepisca la propria individualità e la propria roccaforte da tutelare, debba essere superata prima o poi dalla storia (men che meno, quindi, posso accettare l'idea di scissioni drastiche e anacronistiche). Diverso il discorso identitario o etnico: in uno stato federale puoi benissimo mantenere e coltivare le tue caratteristiche peculiari, nonché un tuo stile di vita diverso e più o meno opulento (il pensiero va inevitabilmente ai soliti Stati Uniti). Inoltre, l'esistenza di un soggetto federato come l'Europa, affiancato agli altri colossi mondiali, non potrebbe che far bene al mondo intero, come contrappeso da un lato, come promotore di sviluppo e di valori universali dall'altro.
Ovviamente, ad oggi, i miei sono sogni.
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Always looking at the sky
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WEBCAM MEZZOGORO (FE): http://meteomezzogoro.altervista.org/mezzogoro-1.html
Rete MyMNW: http://my.meteonetwork.it/station/ero148/index.php
Bei tempi quando la meteorologia non si era ancora trasformata in metopolitica. Gran bei tempi...........
Non é questione di generosità, casomai il contrario: facendo massa critica siamo più forti e ricchi; idealmente eliminando gli Stati nazionali, che sono un residuato ottocentesco ed introducono solo un inutile livello burocratico aggiuntivo, e lasciando solo regioni ed EU potremmo fare tutti davvero bene. Invece...
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