più ne stampi e...il due di briscola come mezzo di pagamento rischia di valere di più della dracma.
Ultima modifica di asxo.; 07/07/2015 alle 10:07
Inverno 2016/17
16/1 Fiocchi
Con il risultato di far crollare il valore della moneta e allontanare tutti gli investitori (chi è il masochista che investe in un Paese - sia nel pubblico sia nel privato - che stampa moneta all'occorrenza, ripagando con valuta dimezzata?).
Qui nessuno vuole strozzare la Grecia, si tratta semplicemente di fare le cose nel modo giusto: mezzucci per evitarlo non ci sono.
C'è un debito e va ripagato.
Lo stampare moneta è un mezzuccio, non è una soluzione e non è un pagamento.
Il debito va ripagato e dunque servono soldi (veri, non "finti" con la stampa di moneta). Per avere i soldi bisogna ridurre la spesa pubblica. Punto.
Si può discutere del quando, di come ridurre la spesa pubblica, di come ridurre gli sprechi, come ridurre la corruzione, ecc.ecc.ecc. e va benissimo, ma il punto fondamentale è solo quello: bisogna ridurre la spesa pubblica per ripagare il debito. Ogni altro discorso è aria fritta.![]()
Lou soulei nais per tuchi
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Il fatto è che nel caso della Grecia, e secondo me anche dell'Italia, il debito pubblico ha raggiunto livelli tali da essere totalmente impagabile. Con quale austerità puoi ripagare un debito che è oltre 1 volta e mezzo il PIL prodotto? E' impossibile, letteralmente impossibile, ed ecco perchè dico che se fossi stato greco avrei votato senza dubbio per il NO, in quanto non ha senso che gli altri Paesi europei continuino a sostenere con fondi un Paese che in realtà ha un elettroencefalogramma piatto.
Non ha senso per gli altri europei che continueranno a gettare denaro alle ortiche, e non ha senso nemmeno per il Paese greco che si trova così a rinviare più avanti la resa dei conti inevitabile, e di conseguenza a pagare un conto ancora più doloroso quando giungerà il momento, perchè la teoria e la storia insegnano che con più si rimanda in avanti la liquidazione degli errori più forte e traumatico è l'aggiustamento che ne deriva.
Non capisco perchè, sinceramente, il default degli Stati così come quello delle banche sia considerato, in modo del tutto dogmatico, come qualcosa che debba essere evitato a ogni costo. Se uno Stato o una grande banca come quelle che negli USA si sono ingozzate di titoli tossici con leve finanziarie di 50 a 1, falliscono se ne dovrebbe prendere atto e farlo fallire. Il debitore pagherà nel senso che dovrà rimboccarsi le maniche per convincere di nuovo il mercato della sua credibilità e il creditore pagherà per aver dato dei soldi a un soggetto del quale ha sovrastimato l'affidabilità. Il mercato funziona così. Oggi invece, in epoca di "neoliberismo" imperante (LOL), non si concede ne che falliscano le banche, ne che falliscano gli Stati; piuttosto si tassa a morte i contribuenti per far loro pagare le perdite di terzi soggetti dai quali al contrario, invece, non ricavano alcun profitto. E il caso della Grecia, per come sta andando non da oggi ma da 5 (CINQUE) anni a questa parte è esattamente questo.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Analisi che mi trova perfettamente d'accordo e di cui riporto alcuni punti salienti:
Vaffa Europa
""Finalmente abbiamo l'opportunità di capire come il problema economico delle ultime due decadi sia il socialismo monetario, non importa se nazionale o europeo, finalmente potremo capire come i banchieri centrali di tutto il mondo siano impazziti dal 2009 a oggi cercando di salvare un sistema fallito ricorrendo agli stessi strumenti che l'avevano portato al fallimento: debito e consumi non sostenuti da risparmi. Finalmente il progetto europeo sostenuto contro ogni norma dal bluff di tutti i bluff (il whatever it takes) comincerà a fare i conti con la realtà.
Finalmente vedremo tutti i buffoni che osannavano Draghi (chiunque, CHIUNQUE in questa europa fallita, pure i blogger indipendenti che stimavo!) e quelli che osannavano le valute nazionali (cialtroni locali fanatici della svalutazione come rimedio a tutti i mali) perdere entrambi, perché da ignoranti economici non hanno capito che il problema è il socialismo monetario, non importa se esso sia nazionale, europeo o mondiale.
Finalmente la gente, grazie al caso greco, ha la possibilità di riflettere, e non più grazie a un libro pubblicato dal signor nessuno io sottoscritto, ma grazie a immagini di gente in coda agli atm, davanti a banche chiuse, con gli scaffali dei supermercati vuoti. E se credete che tutto questo non possa capitare in Italia, Francia, Giappone, o anche Stati Uniti, allora siete degli emeriti zucconi e vi meritate di fare la coda al primo ATM quando lo stesso destino toccherà a un altro paese fallito che ancora sta in piedi grazie all'illusionismo monetario di una banca centrale.""
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Io continuo a dire che le crisi economiche erano anche più numerose, più profonde e perfino più globali prima dell'introduzione dell'attuale sistema monetario.
Poi insomma converrai con me che l'idea che un giorno i giapponesi si ritroveranno a fare la fila ai bancomat causa rischio default è un po' ridicola.![]()
Ultima modifica di nevearoma; 07/07/2015 alle 16:58
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Lou soulei nais per tuchi
Dopo la vittoria del no in Grecia noto un gran fermento specialmente sui social dei "rivoglio la lira" ... definirli masochisti mi sembra persino un complimento.![]()
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Segnalibri