Non lo e' se il quantitativo totale evaso cala (o calera' nei prossimi anni).
Non lo e' se il quantitativo percentuale evaso cala (o calera' nei prossimi anni).
Io dico che un governo serio, credibile, con una visione almeno a medio termine abbia buone possibilita' di raggiungere l'obiettivo, magari anche lasciandosi andare a qualche blitz televisivo.
#NousAvonsDéjàGagné
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Per carità, tutto giusto e l'evasione è un grosso problema; ma il primo ladro (lo stato italiano) chi lo controlla? Un ladro che intermedia ormai il 55% del PIL?
L'Italia anche con evasione zero del privato cittadino avrebbe gli stessi problemi, solo un po' meno urgenti. Si puó e si deve lavorare sull'evasione, ma se non si riduce l'invadenza dello stato sia economico/finanziaria sia morale allora posticiperemo forse il declino, ma non ci riprenderemo comunque. L'evasione è un GRANDE problema, ma chi la fa passare come il primo e principale problema soffia solo fumo negli occhi.
Non sono d'accordo. Magari sarò un sognatore anch'io...
Un cittadino che non evade dimostra di avere una coscienza civica BEN diversa dalla media attuale, e nulla vieta di pensare che questa coscienza lo guidi nel voto di forze politiche meno propense ad intascarsi i soldini (e dico meno propense a, non totalmente esenti da).
Non ci sto al "i politici sono tutti uguali". Prendasi ad esempio il disegno di legge anti-corruzione, che non è neanche 'sta gran meraviglia, né l'ultimo passo verso la polizia tributaria....................
Non parlo di politica. Parlo di sistema stato: un sistema nel quale esistono poteri immensi e conservatori *fuori* dal sistema politico, come ad esempio nel caso della Corte dei Conti, organo con un potere immenso e contro le cui decisioni si può fare ricorso presso... la Corte dei Conti stessa.
Non parlo solo di privato cittadino Ale. Parlo dell'innumerevole spreco di denaro dovuto a corruzione e clientelismo nel pubblico. E' quello che fa lievitare i costi da morire. Qui in Francia c'e' molto piu' pubblico, ma si spende molto meno.
EDIT: non credo (magari in futuro cambiero' idea come hanno fatto in molti) che esista un'equazione ladro = governo.
#NousAvonsDéjàGagné
Già, ora ricordo, anche altre volte avevi linkato articoli di Giannino in cui il suddetto si scagliava contro la Corte dei Conti.Ora, che io ricordi la Corte dei Conti valuta se le proposte legislative abbiano copertura economica; forse fa anche altro, ma non saprei dire... Non mi sembra comunque il peggior ricettacolo di conservatorismi...
Ad ogni modo, che ci sia un sistema-stato pachidermico, chiuso nella tutela di suoi molteplici interessi, locali e non, è fuor di dubbio. Il punto è come tentare la difficilissima impresa di rendere efficace il tutto: e così, su due piedi, il primo strumento a disposizione dei cittadini che mi viene in mente, è il voto. Certo, col voto non cambi la Corte dei Conti, e non eleggerai neanche un Parlamento (e non un governo) di santi - qui conveniamo.
O stai scherzando o ti stai francesizzando. La media di spesa pubblica in relazione al PIL nei paesi OCSE è al 44%, in Francia invece al 56% (con ulteriori aumenti in vista), superiore anche all'Italia, nonostante la spesa per interessi nettamente inferiore (almeno 3% del PIL).
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