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  1. #4601
    Tempesta violenta L'avatar di Gio
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da alle Visualizza Messaggio
    E porca miseria se ti quoto.
    Stavo proprio per postare l'articolo del CorSera.
    Secondo me, stiamo andando oltre il limite. L'IVA, le polizze vita (poco consolante il fatto che anche Passera ci rimetta - mi sembra avesse qualche milione in polizze vita), le pensioni di reversibilità, e non so che altro.
    Per carità, si paga tutto, ma credo che si stia avvicinando il non plus ultra.
    Secondo me ci siamo già.
    Giovanni Tesauro
    Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it


    Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm

  2. #4602
    Vento teso L'avatar di belli83
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Gio Visualizza Messaggio
    Secondo me ci siamo già.
    Al di là dei risvolti individuali sul piano economico, è un peccato perchè a questo governo è proprio mancato il guizzo per sbaragliare i rapporti di forza in essere e intervenire con la maggiore equità possibile.
    Come dici tu, mazzuolare chi percepisce giustamente una pensione di invalidità senza intervenire su chi non ne ha titolo è un abominio. Inoltre va detto che tale provvedimento porterà un ritorno d'immagine ancor peggiore degli svantaggi che realmente provocherà
    Ciao Tub!

    Le mie foto su flickr: http://www.flickr.com/photos/belli83/

  3. #4603
    Mad
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Gio Visualizza Messaggio
    Ma non solo: ma in un Paese dove ci sono migliaia e migliaia di indennità e accompagnamento FALSI, non è meglio recuperare i soldi da lì invece che tassare tutti, compresi i poveri sfigati che ne avrebbero tutti i diritti e le necessità?
    Boh.
    Sarebbe meglio sì; non basterebbe di certo, ma sarebbe già qualcosa. Il problema è che, ahimè, non le vai a sgamare tutte dall'oggi al domani.

  4. #4604
    Vento teso L'avatar di xwus
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da xwus Visualizza Messaggio
    TOGLIERE AI POVERI PER DARE AI RICCHI - RIGOR MONTIS DÀ UN’ULTERIORE AIUTO ALLE FONDAZIONI BANCARIE - COMPLETANDO IL PROCESSO INIZIATO DA GIULIO TREMENDINO NEL 2003, TRASFERISCE TRE CONTROLLATE DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA (FINTECNA, SACE E SIMEST) ALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI SPA - IN PRATICA LE FONDAZIONI ACQUISIRANNO IL 30% DI QUESTE SOCIETÀ SENZA CACCIARE UN EURO E GUADAGNERANNO UN SACCO DI SOLDI RISCHIANDO I RISPARMI DEGLI ITALIANI…

    Marco Lillo per il "Fatto quotidiano"

    Qualcuno nei piani alti delle partecipazioni statali già la chiama "operazione Robin Hood al contrario": come portare parte dei risparmi di milioni di italiani dalle Poste pubbliche (dove vecchine e famiglie li hanno depositati seguendo una tradizione centenaria) alle banche private, peggio: alle fondazioni bancarie, quei carrozzoni condizionati dalla politica che controllano gli istituti di credito.
    A giugno il governo Monti ha avviato con un decreto le pratiche per trasferire alla Cassa Depositi e Prestiti Spa, che già controlla quote di Eni, Terna e Snam Rete gas, altre tre controllate del ministero dell'Economia: Fintecna (che a sua volta controlla Fincantieri, 10 mila dipendenti e 2,4 miliardi di fatturato), la Sace (che assicura le esportazioni all'estero, riserve per 2,3 miliardi e 680 dipendenti) e la Simest (che finanzia e partecipa 230 società per favorirne l'internazionalizzazione).
    L'operazione non ha una logica industriale ma puramente contabile. La CdP, guidata da Giovanni Gorno Tempini e presieduta da Franco Bassanini, gestisce il risparmio postale e lo impiega sul conto di tesoreria e offrendo mutui agli enti locali, ma non appartiene interamente allo Stato: il 30 per cento del suo capitale è delle Fondazioni bancarie. Cdp pagherà per le tre spa pubbliche un prezzo intorno ai 10 miliardi di euro e, come per magia, dal giorno dopo il debito pubblico scenderà grazie a una partita di giro permessa dalla classificazione della Cassa fuori dal perimetro della pubblica amministrazione secondo Eurostat.
    Questa operazione ha tre effetti: 1) trasferisce tre società pubbliche a una Spa che appartiene al privato per il 30 per cento; 2) carica di rischi aggiuntivi (Fincantieri, spa controllata da Fintecna, per tutti) una società come la Cdp che dovrebbe tutelare il risparmio delle famiglie italiane; 3) permette alle fondazioni bancarie di acquisire indirettamente il 30 per cento di queste tre società, senza tirare fuori un euro. Il trasferimento indiretto alle fondazioni private del 30 per cento delle tre società pubbliche fa leva sui risparmi delle famiglie e avviene prima ancora che le Fondazioni abbiano pagato il conguaglio dovuto per convertire la propria quota della Cassa.
    Per capire l'importanza del favore che il ministro dell'Economia Vittorio Grilli e il premier Mario Monti stanno per fare alle fondazioni bisogna partire dal dicembre 2003: il governo decide di trasferire il risparmio postale raccolto attraverso 14 mila uffici postali alla neonata Cassa Depositi e Prestiti Spa.
    L'allora ministro Giulio Tremonti, per dare una patina di privato alla Cdp, chiede alle Fondazioni bancarie (private) di sottoscrivere il 30 per cento del capitale allettandole con condizioni vantaggiose di ingresso. Salvo poi prevedere un conguaglio da versare entro il 2006, termine sempre spostato da Cdp con cambiamenti dello statuto fino all'attuale, dicembre 2012.
    Alla sua nascita nel 2004 il patrimonio netto della Cdp, ammontava a 3,5 miliardi mentre oggi vale 14,5 miliardi. Le Fondazioni che hanno versato 1 miliardo e 50 milioni per sottoscrivere il loro 30 per cento di azioni privilegiate hanno riavuto tutti i loro soldi incassando in questi anni dividendi per 1 miliardo e 76 milioni. Mai visto un affare migliore. La Cassa si è rivelata una gallina dalle uova d'oro e ha realizzato 12,1 miliardi di euro di utile distribuendone 3,2 miliardi, dei quali, circa un terzo è finito alle fondazioni senza che muovessero un dito. Il conguaglio dovrebbe essere il momento in cui finalmente le fondazioni metteranno mano al portafoglio per pagare il reale valore di questa partecipazione svenduta loro nel 2004.
    Al momento dell'ingresso in Cdp le fondazioni bancarie, infatti, hanno avuto la facoltà di convertire le azioni privilegiate in ordinarie pagando un conguaglio commisurato al valore effettivo del patrimonio netto. In pratica il matrimonio tra le fondazioni e il governo è a un bivio: per continuare a restare nella Cassa e per diventare così azionisti a pieno titolo delle tre società che la stessa Cassa sta comprando dal Tesoro, le fondazioni dovrebbero sborsare almeno 4 miliardi, una somma pari alla differenza tra il valore del 30 per cento del patrimonio netto di Cdp e il miliardo già versato nel 2004.
    Un prezzo ottimo: non è facile trovare società in grado di garantire un utile annuo di 1,5 miliardi con un patrimonio netto di 14,5 miliardi. Eppure le 66 Fondazioni non hanno alcuna intenzione di pagare una simile somma né vogliono rinunciare alle loro azioni e hanno chiesto un parere a Giuseppe Portale per sostenere la loro tesi: restare sul treno della Cdp ma pagando un biglietto con lo sconto. In questa situazione, con le fondazioni che non vogliono pagare il dovuto per restare nella Cassa, lo Stato sta per cedere a Cdp anche Fintecna Simest e Sace.
    Il rischio di questa cessione graverà soprattutto sulle famiglie italiane che hanno depositato i risparmi all'ufficio postale. La Cassa ha già oggi circa 20 miliardi di partecipazioni societarie in attivo (un po' troppi visto che dovrebbero garantire il pagamento dei buoni fruttiferi degli italiani) e sta per comprare azioni di tre società per ulteriori 10 miliardi. La Cdp gestisce il risparmio di milioni di italiani e nessuna banca potrebbe permettersi un investimento in capitale di rischio pari al doppio del patrimonio netto. La Corte dei Conti e la Banca d'Italia non hanno nulla da dire?
    Questa non è una vergogna?
    -----------------------------------

    CIAO TUB!

    -----------------------------------

  5. #4605
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da xwus Visualizza Messaggio
    Questa non è una vergogna?
    Una vergogna è dire poco, si capisce benissimo a chi siamo in mano!!!!!
    ___________________________________
    [I].......un inverno senza neve è un come un bel fiore che non sboccia mai.......[/I]

  6. #4606
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Mad Visualizza Messaggio
    Sarebbe meglio sì; non basterebbe di certo, ma sarebbe già qualcosa. Il problema è che, ahimè, non le vai a sgamare tutte dall'oggi al domani.
    Si, ma non mi interessa più socialmente questa scusa. Siamo uno stato di disonesti in cui i pochi onesti vengono letteralmente massacrati. Si spera che, almeno dallo Stato, qualche segnale di apprezzamento verso gli onesti (che vuol dire pestare sui disonesti), arrivi. Non si può far cassa sui ciechi e sugli zoppi, solo perchè "ci si mette un pò a trovare i disonesti".
    Giovanni Tesauro
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  7. #4607
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da the_pise Visualizza Messaggio
    a me preoccupa il costante aumento del rapporto interessi passivi/pil
    dovrebbe scendere, non salire...
    Dovrebbe sì.
    Però così è chiaro che cosa indichi davvero il famigerato spread se resta su valori alti a lungo.
    Ed è chiaro cosa significa godere di poca o nessuna fiducia sul mercato.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  8. #4608
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Gio Visualizza Messaggio
    Ma non solo: ma in un Paese dove ci sono migliaia e migliaia di indennità e accompagnamento FALSI, non è meglio recuperare i soldi da lì invece che tassare tutti, compresi i poveri sfigati che ne avrebbero tutti i diritti e le necessità?
    Boh.
    A domanda volutamente retorica risposta volutamente retorica: stanare i falsi costa lavoro e fatica, quindi prima di recuperarli costa soldi e basta.
    Tassare tutti, anche i "poveracci" (che sono tanti), porta soldi subito.
    Certo, così facendo la parola equità la stampiamo sulla carta igienica...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  9. #4609
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    L'Italia scende dal 26° al 30° posto e viene superata dalla Spagna
    Che scendiamo ci sta eccome; che saremo superati dalla Spagna nel 2013 non ci credo manco se lo vedo...

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Si parla di decrescita felice...non so che significhi l'aggettivo ma per il sostantivo CHIEDETE A NOI.
    La decrescita per essere felice dovrebbe implicare che ad un calo della ricchezza globale corrisponda un numero proporzionalmente maggiore di persone in meno tra cui dividerla.
    Se cala la torta e il numero di fette resta uguale è decrescita, ma tutt'altro che felice: è decrescita affamata...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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  10. #4610
    Tempesta L'avatar di Fede85
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    A domanda volutamente retorica risposta volutamente retorica: stanare i falsi costa lavoro e fatica, quindi prima di recuperarli costa soldi e basta.
    Tassare tutti, anche i "poveracci" (che sono tanti), porta soldi subito.
    Certo, così facendo la parola equità la stampiamo sulla carta igienica...
    Io vorrei capire cosa vuole lo stato da questi "poveracci"
    Mi sembra che di tasse se ne stanno versando a sufficienza e persino troppe nelle casse dello Stato e non vedo il frutto di tutti questi sforzi
    Ci sarà da aspettare
    Il miglioramento del Pil previsto in quell'articolo mi fa ben sperare anche se vedo davvero mesi duri davanti a noi

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